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mercoledì 8 febbraio 2012

Massacro all'anisette – André Héléna (Aìsara Ed. 2011)


In fondo al suo cuore Justin non vedeva nessuna soluzione. Era convinto che fossero tutti in trappola, come topi. No, non avevano nessuna possibilità di cavarsela. Ci sarebbe voluto un miracolo, e raramente il buon Dio sta dalla parte dei gangster.

Barcellona come Parigi, calle del Tibidabo come Pigalle ed Héléna si muove perfettamente a suo agio, nei vicoli, nei bistrot fumosi dove tutti bevono anisette, nei porti frequentati da un'accozzaglia umana che va dalle prostitute agli spacciatori dai contrabbandieri ai marinai agli imboscati senza un identità. Lascia Parigi dove sono ambientati i suoi precedenti lavori e sceglie Barcellona, che Héléna conosce per il suo passato da Repubblicano durante la Guerra Civile, per dar vita ad un noir che a ragione viene definito un'opera minore rispetto alla sua produzione, meno coinvolgente rispetto a quelli che a mio avviso sono rappresentativi di quel genio che è Héléna, capolavori come Il ricettatore, Gli sbirri hanno sempre ragione, Divieto di soggiorno e Il bacio della vedova, ma nonostante questo una lettura piacevole ed interessante in cui lo stile di Héléna è riconoscibile sin dalle prime pagine, secco, tagliente e diretto, personaggi vivi con i loro timori e le loro paure, smarriti in quella città che non conoscono e alla mercè di chiunque, un po' più sveglio e furbo di loro, può fargli le scarpe.
Gregoire, Justin, Riton e Manuel hanno trovato la gallina dalle uovo d'oro, un grosso affare con la malavita spagnola, cocaina dalla Francia ad arricchire lo spaccio in Spagna, denaro sonante dalla Spagna ad arricchire, e non poco, i loro conti in Francia. Ma qualcosa va storto, gli spagnoli sono bastardi e traditori, l'affare salta, la cocaina sparisce e i soldi pure. Ci scappa il primo morto e Justin e Riton presi da panico reagiscono come non dovrebbero, invece di coalizzarsi contro il nemico, tirano i remi in barca e tentano la fuga, lasciando da solo Gregoire, l'unico ad aver dimostrato un minimo di coraggio e sangue freddo andando a cercare le armi per affrontare la banda spagnola in una necessaria resa dei conti: è in gioco loro faccia e nessun malavitoso accetta di essere fregato.
Gregoire è incazzato nero, tradito dai suoi amici e complici, dalla sua donna che se ne è andata con loro ha mille motivi per vendicarsi e far fuori uno ad uno tutta la banda degli spagnoli nonostante quella morsa allo stomaco, presagio di sventura e di morte. Linguaggio sciolto e molto attuale, ironia noir tagliente, ambientazione post bellica anni 50 onesti e lavoratori da una parte, ricchi e malavitosi dall'altra e una Barcellona calda e asfissiante, rendono questo romanzo godibile anche se come scritto qualche riga più su, non all'altezza del migliore Héléna.
Ve ne consiglio comunque la lettura come consiglio a chi non conosce questo autore di inizare a leggerlo, non si può amare il noir e non conoscere André Hèléna, considerato uno fra i massimi esponenti del noir francese.

Basta aprire uno dei suoi libri per sentire la musica delle sue frasi, furiosa come il fragore di un Mauser, dolce come la più letale delle carezze. (Raphael Sorin – Le matin de Paris 8 Aprile 1986)

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Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura

Dettagli del libro

  • Collana: Narrativa
  • ISBN: 9788861040861
  • Traduzione: Barbara Anzivino
  • Pagine: 220
  • Formato: 13,5x21
  • Veste editoriale: cucito e brossurato
  • Data di uscita: ottobre 2011
  • Prezzo: € 16,00
  • Traduttore: B. Anzivino

1 commento:

Anonimo ha detto...

E pensare che c'è gente che non sa chi sia.... Anche io lo trovo geniale, questo ancora non l'ho letto ma Gli sbirri hanno sempre ragione e il bacio della vedova sono dei veri capolavori noir