“Siamo dei totali sconosciuti di noi stessi e solo quando lo specchio dove ci guardiamo ogni mattina va in mille pezzi, solo allora, solo nel non riconoscimento di un presunto intero inizia la vera conoscenza delle parti e l'eventuale riassemblaggio. Ma molto più spesso capita che ogni volta che si rompe lo specchio ne cerchiamo subito un altro e non ci diamo, per lo più per paura, il tempo di ricostruirci.”
Tre parroci vengono brutalmente uccisi e sodomizzati. Sul loro corpo una scritta, “porco”, che fa intuire subito di cosa l'assassino li accusa: pedofilia. Una parola che fa paura, ribrezzo. Che non fa provare pena per le atrocità inflitte alle vittime e che insinua dubbi anche su cosa sia più giusto: incriminare il colpevole o tirare un sospiro di sollievo per la feccia che con il suo gesto disperato elimina?
“E' lui, l'ho trovato, so chi è, perché non esulto? Perché non sono felice?”
Questo mormora Brando al gatto Holmes nelle ultime pagine del secondo libro di Ilaria Milandri che come il primo, La visione cieca, lo vede protagonista.
Sempre in compagnia del fidato e ironico Ogiva, Brando si sposterà sui luoghi dei delitti, intuendo subito che gli omicidi hanno a che fare con avvenimenti legati al passato dell'assassino.
Non è facile portare avanti le indagini. La Chiesa stessa sembra fare ostruzionismo. I panni sporchi si sa, si lavano in famiglia. E i due investigatori non sono visti di buon grado dai loro colleghi, figuriamoci dalle alte cariche ecclesiastiche.
Anche il meteo non è dalla loro parte. Nevica copiosamente. Le strade sono quasi impraticabili, e il bianco sembra avvolgere tutto. “Le condizioni climatiche erano la notizia del giorno e Brando appurò, nuovamente, come la messa a repentaglio del tran tran quotidiano fosse avvertita come un problema più grave di un serial killer che ammazzava preti. La gente parlava della neve e dei disagi che questa stava causando, che evidentemente erano molto più preoccupanti della mancanza di un prete e delle sue prediche quotidiane.”
Una piacevole conferma Amen, il secondo libro di Ilaria Milandri pubblicato come il precedente da Foschi editore.
Non è solo il mistero intorno alla morte dei tre sacerdoti ad avermi coinvolto tanto, ma anche la capacità con cui l’autrice mi ha spinta a riflessioni più profonde senza mai cadere nella retorica. Il linguaggio, vero marchio di fabbrica di Ilaria Milandri, è predominante in questa storia. Ogni scena, ogni emozione, ogni colore prende forma e cambia prospettiva aderendo perfettamente al personaggio a cui si riferisce. Sarà la magia della neve, bianca come nessun'altra cosa può esserlo, che cade silenziosa e sembra fermare il tempo però questa storia seppure realista sembra sospesa a qualche centimetro da terra.
Articolo di Marianna "mari" De Rossi
Dettaglio del libro
- Titolo del Libro: Amen
- Autore : Ilaria Milandri
- Editore: Foschi
- Data di Pubblicazione: 2012
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 389
- ISBN-10: 8866010332
- ISBN-13: 9788866010333
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