Corpi Freddi: Parecchi articoli, hai curato un’antologia noir, hai organizzato un festival letterario in Calabria. Insomma, un anno da ricordare.
Cristina Marra: Sì, il 2012 è stato per me un anno ricco di impegni e di soddisfazioni. Ho recensito parecchi noir e intervistato importanti scrittori alcuni dei quali hanno partecipato all’antologia “Vento noir” che ho curato per Falco editore. Certamente l’organizzazione della prima edizione del Festival del giallo di Cosenza è stata l’impegno maggiore ma soprattutto una sfida con me stessa: organizzare un evento di tre giorni con appuntamenti dal mattino fino a sera con scrittori italiani e stranieri ( Maurizio de Giovanni, Petros Markaris, Francesco Recami, Alessia Gazzola, Diego Zandel, Paolo Roversi, Andrea Carlo Cappi, Carlo A. Martigli, Susana Fortes, Margherita Oggero, Marco Polillo, Gianmauro Costa, Bruno Morchio, Patrizia Debicke van der Noot) e con gli attori di fiction poliziesche Flavio Insinna, Nino Frassica, Guido Caprino e Giampaolo Morelli. Tre sezioni al giorno con incontri e presentazioni dedicati ai lettori di tutte le età con un ospite d’onore: il cinquantenne Diabolik, protagonista della mostra “Una vita in nero”. Insomma con questi “ingredienti” prelibati ho realizzato il festival!
CF: Dicci innanzitutto com’è andato il festival del giallo organizzato a Cosenza.
CM: È andato benissimo, con oltre 4000 presenze, esclusi i visitatori della mostra che è rimasta aperta al pubblico per un’intera settimana nella Sala degli Stemmi del Palazzo della Provincia. La soddisfazione maggiore è stata vedere tanti giovani affollare la Sala delle presentazioni e seguire le Lezioni di Giallo tenute al mattino da Patrizia Debicke van der Noot e Marco Polillo.
CF: Cosenza come ha recepito questo primo appuntamento letterario?
CM: La città di Cosenza per tre giorni si è immersa nel giallo ed ha ospitato anche numerosi ambient a tema installati nelle principali piazze. I cosentini hanno apprezzato l’iniziativa voluta dall’assessorato alla Cultura Maria Francesca Corigliano ed, essendo Cosenza stessa una città ricca di storia che conserva anche qualche mistero leggendario, il festival è stato accolto con entusiasmo oltre che con partecipazione e oltretutto ha portato a Cosenza tanti lettori provenienti dal resto della Calabria e non solo.
CF: Le tre difficoltà che hai avuto nell’organizzarlo.
CM: Devo ammettere di non averne avute, tranne piccoli problemi logistici o tecnici dell’ultim’ora. Ho lavorato con uno staff competente, motivato e con la passione per i gialli. Forse l’unico rammarico è stato non avere avuto alcuni scrittori già impegnati per le date del festival ma sono invitati alla seconda edizione, già ci sto lavorando.
CF: I tre episodi più belli e indimenticabili del festival.
CM: Il festival mi ha emozionata perché mi ha permesso di avere insieme tanti scrittori soprattutto amici che mi hanno supportata e a volte incoraggiata. Ringrazio particolarmente la disponibilità di Patrizia Debicke van der Noot e Andrea Carlo Cappi, presenti sin dal primo giorno della manifestazione e nominati madrina e padrino del festival. Emozionante e stimolante anche l’incontro con Marina Fabbri del Courmayeur Noir Festival che ha sancito la nascita di un “ponte noir” tra Cosenza e Courmayeur, due città geograficamente distanti ma accomunate dalla passione per questo genere letterario che diventa anche cinema e fiction televisiva. Infine ricordo con piacere l’ultimo appuntamento del festival, il talk show con l’attore Giampaolo Morelli che ha concluso gli incontri “Gialli in TV” ed ho condotto con Mariuccia de Vincenti. Tra battute e aneddoti col simpatico interprete dell’Ispettore Coliandro abbiamo celebrato i romanzi di Carlo Lucarelli. Il festival del Giallo si è aperto con un libro e con un libro ha dato l’arrivederci alla seconda edizione ad ottobre 2013.
CF: Quindi ci sarà una seconda edizione? Vuoi anticiparci qualcosa? Ci sarà anche una seconda antologia?
CM: Sì,ci sarà la seconda edizione sempre a ottobre. Tante novità e soprattutto ancora il coinvolgimento dei giovani e una mostra dedicata stavolta agli scrittori. Di più non posso anticipare. Quanto alla nuova antologia ci sto lavorando.
CF: Parliamo adesso dell’antologia Vento Noir. Il vento come ingrediente principale del mistero.
CM: Sì, il vento è un fenomeno atmosferico misterioso, si genera all’improvviso e durante il suo tragitto oltre ad effetti benefici può seminare anche terrore o morte. Il vento è l’ingrediente principale di quattordici racconti noir scritti da Maurizio de Giovanni, Carlo A. Martigli, Patrizia Debicke van der Noot, Andrea Carlo Cappi, Diego Zandel, Roberto La Forgia, Fabio Sanvitale, Cinzia Marra, Marilù Oliva, Mario Dentone, Aldo Iozzi, Assunta Morrone, Filippo Ambroggio, Enzo Restivo. Dalla tramontana fredda e tagliente, allo scirocco caldo e soffocante, il vento si fa personaggio letterario e diventa investigatore, amico, antagonista o alleato. Ogni racconto con stili differenti celebra la caratteristica più noir di ogni vento che porta con sè storie, leggende, misteri, enigmi o delitti.
CF: Senza peli sulla lingua secondo te i migliori racconti dell’antologia?
CM: Domanda tremenda, a me piacciono tutti! Li ho scelti considerandoli dei gioiellini noir scritti da autori noti ed esordienti. Tra scirocco, tramontana, maestrale, lascio portare al vento le mie preferenze. Verrò però segnalare il vento feroce del racconto “Lo scirocco di Francofonte” di Maurizio de Giovanni e il mistero echeggiato in “Lorenzo il ventoso” di Carlo Martigli, che devolverà il ricavato del racconto ad Amnesty International.
CF: Unico neo presente nell’antologia è proprio nella tua nota biografica... ma non sveliamo nulla :P
CM: Il neo non può mancare e come disse qualcuno:”nessuno è perfetto!” Complimenti a te che sei un insuperabile detective dei refusi.
Intervista di Enzo "BodyCold" Carcello
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