“Quando un uomo viene ritrovato con due fori nella nuca dentro l'ascensore di casa sua, senza che nessuno dei vicini abbia sentito o visto nulla, possiamo essere certi di una cosa: l'ultima persona che quell'uomo ha incontrato nella sua vita era un professionista. Per un investigatore della Omicidi il dato è rilevante, ma non nel senso che può pensare un profano. A seconda delle circostanze e degli altri elementi del delitto, può essere un invito a mettere il massimo dell'impegno nell'indagine, ma anche un motivo per non avere voglia di occuparsene. D'altra parte, lo sa bene chi, come me, ha accumulato qualche scatto di anzianità, sul fattore entusiasmo pesano molto l'umore del giorno, la novità della sfida e, in definitiva, quale stadio della vita sta attraversando la persona cui viene assegnato il compito. Tenendo conto di tutto ciò, confesso senza orgoglio che quando mi informarono delle circostanze della morte di oscar Santacruz, la mia risposta automatica e insulsa fu: E non si poteva rifilarla a un altro idiota 'sta rottura di palle?"
Chi parla è Ruben Bevilacqua, detto Vila, brigadiere della Guardia Civil Spagnola ( un po' i nostri carabinieri), protagonista dell'ultimo romanzo dello scrittore madrileno Lorenzo Silva. Personaggio unico nel suo genere, Vila è un amante della filosofia e al tempo stesso dei telefilm polizieschi americani (nello specifico “The wire” serie durissima e realistica) e dei dibattiti politici che a suo parere, la sera davanti alla televisione, conciliano il sonno come niente altro. Uomo ironico ma anche disilluso. Incazzato con la magistratura che gli ha lasciato a piede libero l'assassino che prima di questa vicenda, dopo averlo inseguito per dieci anni, era finalmente riuscito a catturare. Uomo che ha capito che il gruppo è tutto nella conduzione di un indagine e sa quindi come responsabilizzare i propri collaboratori tenendoli d'occhio a distanza ma stuzzicandoli immancabilmente con una vivace vena umoristica. Uomo intelligente che conosce gli uomini con le loro mancanze e sa riconoscere l'odio nei loro occhi.
Il libro. più imperniato sulla parte procedural e di rivelazione psicologica dei personaggi che sul piano mistery e dell'azione, è scorrevole senza per questo risultare ordinario. Silva scrive dialoghi sferzanti e brillanti che tengono il ritmo della lettura sempre molto alto.
La storia è reale ma quasi passa in secondo piano di fronte ai sentimenti dei vari personaggi. Un padre separato viene ucciso a Madrid con due pallottole in testa. Chi ha voluto porre termine alla sua esistenza. Quale vita conduceva, quali vizi, quali segreti nascondeva la vittima, perchè sul suo comodino stavano affiancati ed entrambi sottolineati i libri del filosofo stoico Epitteto e “L'arte della guerra” di Sunzi? Piano piano Vila e la sua assistente Chamorro, con un'attenta e meticolosa ricostruzione degli indizi, arriveranno a scoprire le risposte a tutte queste domande.
Libro molto consigliato.
Articolo di Roberto "lofi" Lofino
Dettagli del libro
- Formato: Brossura
- Editore: Guanda
- Anno di pubblicazione 2011
- Collana: Narratori della Fenice
- Lingua: Italiano
- Titolo originale: La estrategia del agua
- Lingua originale: Spagnolo
- Pagine: 342
- Traduttore: S. Sichel
- Codice EAN: 9788860884718
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