Un’esilarante caccia all’uomo, anzi, al demone divora-uomini che tiene in scacco una sonnacchiosa cittadina turistica della California.
Chi volesse leggere Christopher Moore in Italia ha da qualche settimana una possibilità in più.
Il primo romanzo del geniaccio americano, "Practical Demonkeeping", era infatti da tempo reperibile soltanto in lingua originale o nella versione elettronica di un adattamento italiano ormai introvabile; ci ha pensato la Elliott a riproporlo in una nuova, splendida edizione, intitolata "Demoni: istruzioni per l'uso" e segnalatami dalla casa editrice stessa pochi giorni prima dell'uscita. Per questa recensione devo, però, ammettere di avere un filo barato: amo tanto l'autore che mi sono procurato tutti i suoi inediti in originale, sebbene mi sia comunque recipitato a recuperare anche la nuova traduzione, anche per la curiosità di vedere come certi termini e giochi di parole fossero stati resi.
Italiano o Inglese, comunque, Christopher Moore non si smentisce, o forse dovrei dire che qui mette le basi del suo futuro successo, dato che, come dicevamo, questo è in assoluto il suo primo romanzo.
Com’è, quindi, quest’opera prima di Moore? Forse meno esilarante del solito, meno dirompente, ma tutti gli ingredienti che ne faranno il grande autore che ho già più volte esaltato ci sono eccome: Moore prende un tema classico dei film horror (la possessione demoniaca o, meglio ancora, l’evocazione di un demone) e la plasma a sua immagine e somiglianza; ecco quindi che l’autore ci racconta cosa può succedere se un demone, evocato accidentalmente 90 anni prima, giunge al seguito del suo riluttante “padrone” in una tranquilla cittadina come Pine Cove, stravolgendo le vite più o meno originali di chi ci vive.
Faremo così la conoscenza di un demone dalle sembianze di rettile che si nutre di esseri umani, di un jinn suo avversario piuttosto presuntuoso e codardo, di un fotografo ubriacone, di una strega che scambia un demone per uno spirito della terra, di un contabile che si fa chiamare Roxanne e via dicendo in questo modo. Scenette geniali, battute sarcastiche, scene macabre, il tutto shakerato a-la-Moore.
Sicuramente il meglio dell’autore doveva ancora venire (qualcuno ha detto “Biff”?), ma è un libro che si legge volentieri, fa sorridere e fa passare bene il tempo. Una nota curiosa: nei libri successivi l'autore prenderà l'abitudine di iniziare a costruire un proprio universo narrativo coerente, in cui i protagonisti di un libro possono comparire come comprimari di un altro (cross-over che avviene ad esempio tra "Suck" e "Un lavoro sporco", in cui addirittura la stessa scena viene narrata da due punti di vista differenti) o in cui nuove vicende si svolgono in luoghi già sfruttati in precedenza; è il caso della Pine Cove di questo romanzo, che tornerà "protagonista" del divertentissimo "Sesso e Lucertole a Melancholy Cove", già pubblicato da Elliot.
Articolo di Sergio "Aries1974" Ferragina
Dettagli del libro
- Formato: Brossura
- Editore: Elliot Edizioni
- Anno di pubblicazione 2011
- Collana: Scatti
- Lingua: Italiano
- Titolo originale: Practical Demonkeeping
- Lingua originale: Inglese
- Pagine: 256
- Traduttore: L. Fusari
- Codice EAN: 9788861922266
- Curatore: L. Fusari
2 commenti:
Bellissimo. L'ho letto secoli fa nella prima edizione italiana, il titolo era "La commedia degli orrori" :)
Ah la Commedia degli Orrori! Ce l'ho ancora (con tanto di pagine ingiallite) nella mia libreria :D
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