“Quel giorno sembrava peggiore del
solito. Aveva già perso tre esche e di trote neppure l’ombra, quando decise di
risalire il torrente alla ricerca di acque più tranquille. Camminava nell’acqua
bassa, vicino all’argine, quando, superata una curva, vide aprirsi l’ansa che
gli parve una benedizione.
[…] Era controluce e solo dopo
qualche minuto si accorse di quella macchia gialla che spiccava tra le foglie.
Imprecò contro chi non si faceva scrupolo di insozzare anche le acque di
montagna e, arrancando con gli stivaloni, risalì per una decina di metri,
incurante del fondale che si stava abbassando, fino a rendersi conto che quella
macchia gialla era una vesticciola da cui sporgevano due gambe e due braccia.
Il cuore prese a battergli forte…”
Tavernole sul Mella, alta val Trompia. Una mattina di settembre l’ex
giudice Carlo Petri si dedica ad una delle sue più recenti attività, la pesca
della trota di montagna. Purtroppo, invece che riempire di pesci il cesto che porta
a tracolla, si imbatte nel corpo di una ragazza che, come verrà accertato in
seguito, giace nell’acqua del torrente da almeno due giorni.
E’ senza dubbio un suicidio, ma il gesto della ragazza sembra inspiegabile,
anche perché avrebbe dovuto sposarsi poco tempo dopo.
Mentre si cercano di capire le motivazioni del suicidio, due sacerdoti
vengono uccisi dalla stessa arma: il primo, giovane prete del paese dove
abitava la ragazza, dopo aver ottenuto una dispensa dal vescovo ed essere
andato dalla sorella in val di Ledro, viene ucciso a Idro, sotto gli occhi
della polizia; il secondo prete, dopo avere ricevuto due biglietti anonimi con
minacce di morte, viene assassinato in strada a Brescia. Un’indagine difficile
per la squadra guidata dal commissario Miceli…
“Miceli e Martinelli restarono a
discutere per mezza mattinata, formulando le ipotesi più disparate. Alla fine
del colloquio erano in stato di totale confusione.”
Giunti alla quinta indagine, l’ex giudice Petri e il commissario Miceli si
trovano ancora una volta ad indagare insieme per cercare il movente ad una
serie di delitti che sembrano non avere niente in comune. La squadra al
completo dovrà indagare tra Tavernole, Idro, la Val di Ledro, Brescia e, grazie anche alle
intuizioni dell’ispettrice Grazia Bruni, scoprirà che le apparenze possono
facilmente ingannare anche degli investigatori con notevole esperienza.
Qualche novità nei rapporti tra i membri della quadra e qualche sorpresa,
anche riguardo al Procuratore capo Martinelli, caratterizzano questo ulteriore
episodio di quella che, nell’evolversi delle storie dei personaggi, ormai può
essere definita una serie.
Petri sembra forse un po’ troppo sicuro di sé e perfino più determinato di
Miceli, che in qualche occasione subisce gli eventi più che cercare di
determinarne il corso.
Sono soprattutto due elementi della squadra i veri protagonisti
dell’indagine: le loro intuizioni, unite all’esperienza dell’ex giudice Petri,
riusciranno non senza difficoltà ad arrivare alla soluzione di una storia dove
non tutte le vittime sono innocenti e dove i colpevoli non sono solo gli
esecutori materiali degli omicidi.
Articolo di Paolo "carrfinder" Umbriano
Dettagli del libro
- Formato: Tascabile
- Editore: Tea
- Anno di pubblicazione 2012
- Collana: Narrativa Tea
- Lingua: Italiano
- Pagine: 307
- Codice EAN: 9788850225941
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