Corpi Freddi: Ciao Giovanna. La tua esperienza decennale nel campo dell’ editoria l’ha vista sia autrice di saggi, che di romanzi, sia editor di note case editrici italiane da Einaudi Stile Libero a Fazi fino all’ ultimo approdo in Fanucci. Ci parli delle sue esperienze passate e dell’ arrivo in Fanucci.
Giovanna De Angelis: Si tratta di esperienze molto diverse: tra l’editoria e l’accademia c’è un fossato - ed è un peccato - difficile da colmare. Io ho scritto diversi libri e saggi sulla letteratura del Novecento, oltre a uno studio sulle donne e la Shoah, ma ho sempre svolto, al contempo, il mio lavoro di editor. Ed è per questo che ritengo, credo a ragion veduta, che il lavoro in una casa editrice e l’attività di critico letterari siano due mestieri che hanno in realtà ben pochi punti di contatto.
Quanto ai romanzi, no, non ne ho scritti e non so nemmeno se ne sarei capace: guardo perfino con un po’ di sospetto, lo ammetto, chi valuta (e spesso boccia) i libri altrui e si concede poi di scrivere romanzi. Lo trovo un po’ arrogante. Sempre che un giorno non cambi idea…
Quanto alle precedenti case editrici per le quali ho lavorato, l’Einaudi è stata certamente una grande scuola, la migliore; ma devo molto anche al pragmatismo della Fazi, che mi ha insegnato a lavorare, per così dire, con i piedi ben piantati per terra. Fanucci è il presente e , soprattutto, il futuro: è un po’ presto per parlarne, ma l’impegno e la serietà con cui stiamo lavorando a Timecrime è un dato di fatto fin d’ora.
CF: Quanto ci sarà di suo in questo nuovo progetto rispetto ai suoi precedenti lavori? Ha carta bianca sui romanzi da pubblicare?
GDA: Di mio ci sarà il gusto, l’esperienza, e una certa visione del mondo editoriale. Il tutto in pieno accordo, com’è ovvio che sia, con l’editore, Sergio Fanucci, con il quale c’è una piena condivisione di obiettivi e di intenti.
CF: Visto che ci avete stuzzicato con i primi 3 titoli, vogliamo anticipare gli altri 3 e il periodo d’uscita?
GDA: Le prossime tre uscite, in libreria a fine febbraio, saranno “Ogni goccia di sangue” del maestro del crime Michael Robotham, lo scatenato, vertiginoso “Tre giorni al nulla” di Tim Powers e un sorprendente psicothriller del grandissimo Ryan David Jahn, “Sottoghiaccio”.
CF: Un enorme in bocca al lupo dalla nostra redazione.
GDA: Grazie, e crepi il lupo!!
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