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martedì 31 gennaio 2012

Il silenzio dell'onda – Gianrico Carofiglio (Rizzoli 2011)


Càpita. A volte càpita di entrare in libreria e posare l'occhio su un titolo o una copertina che cattura la tua attenzione, a prescindere dall'autore che è bravo e chè già conosci, è proprio quel titolo che ti colpisce. Poi però si rimanda l'acquisto perchè sono già tanti i libri in lista d'attesa da leggere. Ma quel titolo ti gira in testa, il libro lo vedi continuamente e alla fine lo compri, vai alla cassa con quel luccichio di soddisfazione negli occhi, come un bimbo che ha appena comprato il più bello dei giocattoli. E inizi a leggerlo. 50, 100, 150 pagine e ti rendi conto di non riuscire a fermarti, l'eleganza dello stile, la scrittura scorrevole, il ritmo teso e drammatico ti impediscono di chiudere quel libro, e vai avanti inesorabilmente con le parole che ti entrano dentro e ci rimangono, un occhio alle pagine e uno a quella maledetta sveglia che di li a poche ore suonerà. Lo chiudi ma la mattina quelle parole sono ancora li e ti chiamano come le sirene di Ulisse. Riprendi in mano il romanzo, quella storia così emozionante e coinvolgente, quei personaggi vivi e vividi, importanti, e riprendi la lettura, avidamente, fino a poche pagine dalla fine, quando rallenti, vai avanti piano piano, fai delle pause, non vuoi più finirlo, vuoi trattenere quell'emozione ancora per un pò. E poi finisce, lo chiudi e pensi che a volte capita di vivere un'esperienza del genere. Capita, e stavolta è capitato a me. Fate in modo che capiti anche a voi, Il silenzio dell'onda è un libro da non perdere.

Le settimane di Roberto sono scandite dagli appuntamenti dallo psichiatra, il lunedi e il giovedi pomeriggio. Le giornate invece sono scandite da quelle lunghe passeggiate che gli servono come l'aria, per rilassarsi e per distrarsi, per fare andare via i pensieri …... Ma come si fa a lasciarli andare via i pensieri? Quando quelli sono piantati nella tua testa come chiodi che più cerchi di tirarli fuori e più ti lacerano l'anima? Quando camminava e si concentrava su un passo dopo l'altro, gli pareva che quei grumi adesivi di sofferenza diventassero meno tenaci e per qualche momento addirittura si sciogliessero e la testa diventasse deliziosamente libera. Succedeva quello che diceva il dottore e i pensieri, quelle entità concrete fatte di ricordi, recriminazioni e sogni sbriciolati, scivolavano via, anche se solo per poco. Bastava, per capire che era possibile. Ma prima non era così. Roberto era un agente sotto copertura, alle spalle una vita come infiltrato tra i comuni delinquenti prima e tra i narcotrafficanti colombiani poi, i continui viaggi in sudamerica tanto da sentirsi più a casa sua a Bogotà o Candelaria che a Roma, la città in cui vive ma che non ha mai vissuto, osservato. Nelle due ore settimanali dallo psichiatra, Roberto torna indietro nel tempo fino a rivivere le violenze a cui ha dovuto assistere senza muovere un dito per non compromettere la riuscita dell'operazione, una vita fatta di menzogne, a incamerare rabbia e dolore, una vita che lo ha distrutto fino a che qualcosa si è incrinato nella sua mente, è crollato sotto il peso delle proprie responsabilità e il peso di dover sopportare e vivere due vite completamente diverse e non riuscire più a capire chi fosse e perchè, e in un attimo si è trasformato da agente coraggioso e impavido a un uomo solo, in congedo per malattie mentali, sconfitto e impaurito. La richiesta di aiuto dell'adolescente Giacomo, figlio di Emma conosciuta per caso fuori dallo studio, gli farà capire che quel Roberto forse non tornerà mai più ma almeno quel che resta di lui non è perduto per sempre, una speranza di rinascita, perchè un conto è aspettare l'onda, un conto è alzarsi sulla tavola quando arriva.


Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura

Dettagli del libro

  • Formato: Rilegato
  • Editore: Rizzoli
  • Anno di pubblicazione 2011
  • Collana: Scala italiani
  • Lingua: Italiano
  • Pagine: 300
  • Codice EAN: 9788817052085
  • Prezzo di copertina: € 19,00

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cristing mi hai emozionato più te del libro che è comunque bellissimo, hai ragione

Anonimo ha detto...

Grande Cristing!
Fabio

Anonimo ha detto...

eheheh...si vede proprio che ti ha emozionato Cristina!! E' proprio un bel Carofiglio senza il suo più noto avv. Guerrieri..
gracy