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mercoledì 7 dicembre 2011

Intervista a: Matti Rönkä (L'uomo con la faccia da assassino - Iperborea 2011)


Giornalista e scrittore finlandese, Matti Rönkä presenterà l’8 dicembre il suo romanzo d’esordio “L’uomo con la faccia d’assassino” (Iperborea) al Courmayeur Noir Festival con Luca Crovi. In anteprima l’intervista.

Cristina Marra: Quando hai deciso di scrivere romanzi e perché hai scelto il genere noir?

Matti Rönkä: A 40 anni non avevo mai progettato di scrivere altro da un articolo di giornale. Eppure ero insoddisfatto della mia carriera. Così ho preso un anno sabbatico, sono andato in America per studiare regia documentaristica, ho capito che non avrei mai realizzato un film e ho deciso che invece avrei scritto un romanzo. Il “giallo” per me è uno strumento.

CM: “L’uomo con la faccia d’assassino” è il tuo romanzo d’esordio della serie dedicata al detective privato Viktor Kärppä. Quanto conta l’ambientazione nei tuoi gialli?

MR: Come romanziere non mi sento in obbligo di fornire ai lettori un’immagine totale, oggettiva, completa della Finlandia (come farei invece da giornalista).
Forse, ho tentato di ritrarre degli scenari che la gente ancora non ha visto, di rappresentare cose e persone che sono tra di noi ma che non vediamo.

CM: Bilingue, originario della Carelia vive a Helsinki e lavora per la criminalità e la giustizia, Viktor è due personaggi in uno?

MR: Tutti agiscono in maniera complessa, le nostre vite sono piene di contraddizioni e schemi consolidati. Puoi considerarti una persona morale, stimare le tue azioni, credere di aver fatto un ottimo lavoro coi tuoi figli – e allo stesso tempo spacciare droga. I giornali sono pieni di queste “doppie facce”. Io descrivo Viktor come un personaggio dotato di una solida moralità, derivatagli dalla madre. Viktor prova a condurre una vita normale, cerca un modo per farlo, ma c’è sempre qualcosa del suo passato che riemerge!

CM: Qual è il rapporto di Viktor con il suo “capo”Ryskov?

MR: Viktor è leale, ma Ryshkov sembra essere molto peggio di quanto Viktor sospetti. Così, Viktor si ricorda ancora di Ryshkov, ma la sua storia è terminata nel primo libro. Più avanti, qualcuno tenterà di mettere le mani sulle proprietà di Ryshkov… ma anche questa è un’altra storia.

CM: Contrabbando e droga, omicidi e scambi di persona. Nei tuoi libri definiti “romanzi sociali tinti di giallo”racconti con lo sguardo ironico e umano di Viktor l’atmosfera post sovietica e i collegamenti tra le regioni del Baltico e la Russia ed anche le problematiche delle minoranze di frontiera. Il romanzo per te diventa denuncia sociale?

MR: Col collasso dell’Unione Sovietica, scomparve un’intera struttura sociale e molte persone povere si ritrovarono disoccupate, o scoprirono che le loro pensioni non valevano nulla. Mentre altri si arricchirono spaventosamente. Il collasso della società ebbe ripercussioni soprattutto sugli abitanti delle regioni periferiche, come la Carelia, che vista da Mosca appare lontanissima, e prossima a un confine ostile.
Le attività criminali sono ovviamente legate al confine. Si tratta di contrabbando di merci illegali, di utilizzo di documenti falsi anche quando si commercia in beni legali (per ottenere tasse inferiori e così via…), significa prostituzione, ragazze che vengono mandate in Finlandia, significa merci contraffatte.

CM: Viktor è un personaggio seriale. A quando il secondo romanzo in Italia?

MR: Sono già al sesto volume della serie, in questi giorni lo pubblicherò in Finlandia. E Iperborea pubblicherà l’estate prossima il seguito.

Intervista di Cristina Marra

Autore
Matti Rönkä (1959), nato nella Carelia finlandese, giornalista e volto noto del telegiornale della rete di Stato, ha ottenuto con questo suo primo romanzo uno straordinario successo in patria e nei numerosi paesi in cui è stato tradotto, aggiudicandosi tra gli altri il Gran premio finlandese per la letteratura poliziesca (2006), il Key Glass come miglior giallo nordico dell’anno (2007) e il Krimi Preis in Germania (2008).
Il 10 dicembre Matti Rönkä sarà a Torino per parlare del suo libro a Il Meisino, ore 21, con Davide Ruffinengo e Davide Ferraris della libreria itinerante "Profumi per la mente".

Trama de "L'uomo con la faccia da assassino"

"Kornostajev, hai la faccia da assassino", gli dicevano ai tempi dell’Armata Sovietica. Oggi il suo nome è Viktor Kärppä, ma la faccia è sempre quella. Vive al confine della legge e di due mondi, non fa domande, non ruba, sbriga solo piccole faccende per la mafia russa di Helsinki, oltre a comuni indagini private. Come quella per ritrovare Sirje, la moglie scomparsa di Aarne Larsson. Niente di nuovo, finché Sirje si rivela la sorella del trafficante estone Jaak Lillepuu, il terrore del Baltico. E la sua indagine comincia a interessare a troppa gente. Tra i ricordi dolceamari del paese natale, le minacce del poliziotto di cui è informatore, e gli incarichi sporchi di Ryškov, gangster frontaliero di poche parole e tanti segreti, il passato sovietico torna a presentargli il conto: un ricatto che porta la firma dell’ex KGB e che rischia di coinvolgere anche Marja, la studentessa anticonformista di cui si sta innamorando. L’intrigo perfetto in un romantico noir d’atmosfera, con una lingua plastica che non ha bisogno di manierismi, perché ispirata dalla leggerezza del vero talento narrativo.

2 commenti:

Maurizio Brancaleoni ha detto...

Buongiorno,
Vi ho inviato un racconto per "Corpi Freddi", riceverò una mail di conferma?

Scéf ha detto...

Arrivato tutto il 5-12
^_^