Sono quarant’anni che mi cercano invano. Non mi prendono e non mi prenderanno mai. Io so come uccidere. E lo faccio bene. Senza sbavature. Senza ripensamenti. Per questo mi considerano un mostro.
Appena ho visto la copertina e letto il titolo e il sottotitolo non potevo farmelo mancare. Già mi ero lasciato sfuggire, sciocco che sono, libri similari con il titolo terminante in “ore” e dunque questo preso di brutto e portato a casa.
Ecco Il mummificatore di Nicola Brunialti, Newton Comton 2011. Sottotitolo “Entrate nel mondo dei fantasmi! L’unico rischio è non uscirne vivi”. Copertina notturna, macchina con fari accesi che ci viene addosso ed una specie di fantasma tipo spaventapasseri che sembra uscire dal radiatore (brrrr!). Perfetta assonanza con i miei gusti.
Ma andiamo al sodo. In corsivo le rivelazioni del mummificatore, in “normale” la storia della giovane Sophie e quella della famiglia Gospel. Del primo possiamo dire che è un disgraziato maledetto che si diverte ad uccidere soprattutto signore isolate nutrendosi delle loro anime (ecco perché i corpi sembrano mummificati). Non mancano suoi commenti a questa insaziabile goduria.
La storia vera è quella della giovane Sophie, alla quale si riallaccerà in seguito quella del mummificatore, che ogni giorno prima di recarsi a scuola va al cimitero per una visita alla tomba del caro nonno Thomas con il quale si confida.
Poi c’è la famiglia Gospel, dicevo, una famiglia di fantasmi composta da mamma Anna, i figli Alma e Andreas di nove e sette anni e Stephen di due anni, il padre Julius e lo zio Wilfred, il fantasma addetto al cimitero meta della ragazzina. Ambiente da fantasmi con mobili antichi, scarafaggi, polvere e ragnatele dappertutto. Vivono nel mondo di sotto che funziona al contrario di quello di sopra. Quando in terra c’è il sole qui si dorme. E come i vivi possono evocare i fantasmi, questi possono evocare i vivi. La seduta, quindi, non sarà spiritica ma vivifica (vedete un po’). Altro elemento interessante per la nostra storia: un fantasma può anche assumere le sembianze di un vivo ma deve occupare un corpo di un mortale ed uccidere qualcuno ogni volta che sta per diventare spirito (mi pare giusto).
Non ve la faccio lunga. Attraverso una seduta vivifica, appunto, fatta di nascosto dai ragazzi fantasma, cosa imperdonabile per non essere scaraventati nelle desolate Lande del Nulla, Sophie viene risucchiata in questo mondo, ritrova suo nonno con il fedele cane (parla anche lui), si innamora di un ragazzetto fantasma e alla fine si scopre pure che la morte, ritenuta accidentale del nonno, è stata invece opera di un omicidio. Intanto sulla terra sono tutti in apprensione per la scomparsa della ragazzina.
Come avrete capito ho un po’ ironizzato su un libro in questo momento discretamente lontano dai miei orizzonti (altro che assonanza!), ma proprio per tale motivo adatto ad una lettura diversa dal solito. Che vi devo dire. E’ stata proprio una lettura diversa. Ma diversa, diversa. Una storiella leggerina con spunti francamente scontati, seppure espressi in maniera simpatica, che niente ha in comune con i grandi libri sui fantasmi. Ma se il mercato vuole questo, teniamocelo.
Articolo di Fabio Lotti
Dettagli del libro
- Formato: Rilegato
- Editore: Newton Compton
- Anno di pubblicazione 2011
- Collana: Vertigo
- Lingua: Italiano
- Pagine: 188
- Codice EAN: 9788854131965
2 commenti:
Ehm...Io ho evitato di comprarlo leggendo le prime 30 pagine sul sito "10 righe". E MENO MALE!!!!
Lei&Vandelli
deve essere letto assolutamente con le opportune raccomandazioni di rimanere se stessi. Ago Grec
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