“Il corpo scivolò sullo spiazzo di pietra e atterrò a faccia in giù su una corona di fiori avvizzita. Maschio, registrai. Abito scuro. Chi era?”
Qualcuno fermi James Patterson! Impeditegli cortesemente di rovinarsi la carriera e la reputazione con queste storielle inutili, prevedibili e che si dimenticano dopo mezz'ora dall'averle lette. Siamo ben lontani dalle piacevoli avventure di Alex Cross o quelli delle Donne del club degli omicidi. Romanzi leggeri anche quelli ma con un po' più di stile.
E' Natale a New York, e come si sa durante le feste qui si respira una delle atmosfere più belle e ricercate del mondo. Questo Natale però, almeno per due famiglie non sarà magico. La moglie del Presidente degli Stati Uniti muore improvvisamente per una reazione allergica a qualcosa che ha mangiato mentre stava cenando con suo marito in uno dei ristoranti più importanti della città. La moglie del detective Michael Bennet, Maeve, sta morendo di tumore in un ospedale della città. Michael e i loro dodici figli adottivi fanno di tutto per alleviare la sofferenza della donna, ma per lei purtroppo non c'è più niente da fare.
Il destino avvicinerà ancora di più Michael e il Presidente Hopkins, perchè durante i funerali della First Lady un gruppo di presunti terroristi irrompe nella chiesa e la sequestra, trattenendo come ostaggi oltre all'ormai ex Presidente degli Stati Uniti i più importanti volti sportivi, dello spettacolo e politici della città. Cosa vogliono? Perché questo sequestro? Minacciano di uccidere gli ostaggi. Lo faranno o è un bluff?
Michael viene chiamato come negoziatore, ed inizierà così un'estenuante trattativa con i sequestratori anche se l'unico posto dove vorrebbe essere è il capezzale di sua moglie Maeve.
Questa è la trama de Il negoziatore, di James Patterson and Michael Ledwidge pubblicato da Longanesi. L'unico lato positivo di questo romanzo è che si legge velocemente e con estrema facilità. Per il resto i personaggi sono privi di spessore, le indagini ridicole e Michael Bennet poco credibile nel ruolo del marito affranto per la sorte della moglie. In alcuni casi è più normale prendersi un'aspettativa e stare con la propria famiglia, ma si sa che agli americani piace fare gli eroi. Le poche emozioni che ho provato le hanno suscitate i figli adottivi della coppia, ma anche quello è un dolore calcolato a tavolino da James Patterson che ormai è lanciatissimo a sfornare libri e nuovi personaggi. “Un istinto innato per arpionare il lettore” così Il Venerdì di Repubblica tuona in quarta di copertina. Io posso solo consigliarvi di non abboccare!
Articolo di Marianna "Mari" De Rossi
Dettagli del libro
- Formato: Rilegato
- Editore: Longanesi
- Anno di pubblicazione 2011
- Collana: La Gaja scienza
- Lingua: Italiano
- Titolo originale: Step on aCrack
- Lingua originale: Inglese
- Pagine: 290
- Traduttore: A. Raffo
- Codice EAN: 9788830425248
6 commenti:
Io consiglio sempre l'anno sabbatico di tutti gli scrittori, compreso il sottoscritto. Anche se ormai cado nel ridicolo...:)
Fabio
............... E io non abbocco ;)
@Fabio hai ragione quando uno scrittore è a corto di idee è meglio che si prenda una pausa piuttosto che sfornare libri che non solo non lasciano il segno ma rischiano di far dimenticare quanto di buono hanno scritto precedentemente
Finalmente qualcuno che mi capisce. La pausa dovrebbe essere piuttosto lunga...:)
Fabio
Sai quale è secondo me il problema Fabio? Secondo me Patterson si sta già facendo da un po' una sfilza di anni sabbatici. Ci sono altri che scrivono al suo posto :-)
Francamente non credo sia possibile tenere un ritmo di 5-6 romanzi all'anno, da vera e propria catena di montaggio.
Neppure gli scrittori degli anni d'oro :-)
Non ci avevo pensato. Sto invecchiando.
Fabio
Thriller carino e veloce a cui Patterson da anni ci ha abituato, in cui questa volta l’autore porta forse all’estremo quel mix familiare ai lettori delle avventure che vedono protagonista il profiler e psicologo Alex Cross . Da una parte la vicenda principale, la trama thriller esplorata velocemente, senza l’utilizzo di troppe parole e troppe descrizioni, limitandosi allo stretto indispensabile senza che ne risenta la complessità. Dall’altro la storia personale del protagonista, i quadretti di vita familiare non per forza idilliaci e i ritmi della vita quotidiana che devono essere conciliati con l’indagine. Un padre che prepara la colazione ai figli, raccoglie i giochi sparsi per terra e accompagna la numerosa truppa a scuola, mentre pensa a come catturare i cattivi. E’ un marchio di fabbrica di Patterson, questo. E funziona ancora una volta, nonostante Bennet e la sua figlia sembrino troppo perfetti per essere verosimili. Rimane un bel thriller consigliato a chi non ama vicende troppo complesse o piani narrativi troppo stratificati.
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