In Italia è nata e si sta evolvendo una nuova e interessante leva di autori che senza timore decidono di non allinearsi a una produzione letteraria che vorrebbe appiattire tutto, offrendo un prodotto standardizzato e per lo più rientrante nella vasta eccezione del noir. Questi giovani scrittori si muovono attorno al genere, ruotano attorno a esso come gli anelli di Saturno, e lo rileggono di volta in volta in maniera coraggiosa e innovativa, senza farsi intrappolare dai canoni classici.
Uno di questi autori è senz’altro Alessandro Zannoni che col suo nuovo libro, Le cose di cui sono capace edito da Perdisa Pop (una delle poche case editrici in Italia ad avere le palle per proporre qualcosa di nuovo nel grigiore del nostro panorama letterario), ci immerge in un mondo fumettistico, a metà tra il selvaggio west e la periferia più sporca e abbandonata delle metropoli americane. Prima di lui lo aveva fatto Matteo Righetto, guarda caso ancora con Perdisa Pop, che era riuscito a trasportare la campagna padana nell’America più rurale con Bacchiglione Blues, raccontandoci una storia al limite del plausibile e con personaggi degni più di un episodio di Walker Texas Rangers che di un romanzo italiano. Ebbene, molto lega questi due romanzi, non solo il marchio editoriale, ma anche questa nuova impostazione “da frontiera” che avrebbe fatto la gioia di registi come Enzo Barboni (in arte E. B. Clucher) o di produttori quali Italo Zingarelli. Storie folli e quasi deliranti, ironiche e dissacranti ma drammatiche allo stesso tempo, con personaggi che subito, dopo poche pagine, entrano di diritto nell’Olimpo degli Dei (letterari).
Nel caso di Le cose di cui sono capace, come fare a non amare immediatamente lo sceriffo Nick Corey (alias l’italianissimo emigrato Nicola Coretti) alle prese con un paese da tenere a bada e con le beghe giornaliere di cittadini dediti più all’alcool e alle risse che a una norma vita lavorativa? Ma Corey non è uno sceriffo alla Chuck Norris, macho sempre pronto a stendere l’avversario, ma un uomo qualunque vittima dei suoi stessi vizi e limiti, folle al punto da sodomizzare chiunque osi infrangere la legge. Ma Corey è anche un uomo ferito e innamorato di una donna che l’ha abbandonato “per farsi scopare da un gruppo di motociclisti” e che al suo ritorno non può fare a meno di perdere nuovamente la testa.
Come accennato sopra, lo stile di Zannoni (che narra al presente e in prima persona) riporta molto ai fumetti, perfino i cattivi del suo romanzo sono villain improbabili che con una pistola sulla fronte diventano agnelli o che dopo una bella ginocchiata sulle palle chiedono scusa per aver detto qualcosa di sbagliato. Tutto il mondo ideato e descritto dall’autore sa di “altrove”, se non ci fossero precisi riferimenti (automobili, televisori, cellulari ecc.) si farebbe perfino fatica a capire dove e quando è ambientata la storia, permettendo al romanzo di essere sempre attuale e slegato da qualsiasi contesto spazio-temporale.
Articolo di Marcello Gagliani Caputo
Dettagli del libro
- Prezzo di listino:€ 14,00
- Editore: Alberto Perdisa Editore
- Collana: Corsari
- Data uscita: 24/08/2011
- Pagine: 176
- Lingua: Italiano
- EAN: 9788883725531
Nessun commento:
Posta un commento