A cavallo degli anni 60 – 70 del secolo scorso, anche sull’onda del successo della serie di telefilm prodotta dalla RAI con protagonisti i grandissimi Tino Buazzelli e Paolo Ferrari (senza dimenticare anche Pupo De Luca nei panni di Fritz il cuoco) la Mondadori aveva pubblicato un certo numero di omnibus dedicati al grande e grosso Nero Wolfe. Alcuni di questi erano costituiti da un cofanetto contenente, in aggiunta al libro con le storie poliziesche, un ricettario che spiegava come realizzare i piatti preferiti dal pantagruelico detective residente nella 35th strada Ovest di New York. Marco Polillo ha curato parecchi volumi di questa serie, molti dei quali destinati a diventare, con il passare del tempo, veri e propri oggetti di culto.
Chissà, magari al patron dell’omonima casa editrice, saranno venuti in mente quei trascorsi, quando ha deciso di festeggiare la pubblicazione del centesimo numero della collana “I Bassotti” con uno speciale cofanetto celebrativo, destinato anch’esso a diventare sicuramente oggetto di desiderio tra gli appassionati, che comprende un romanzo a firma di F. G. Parke dal titolo “La sera della prima” (I Bassotti n. 100) e un volumetto dedicato a “Gli autori dei primi 100 bassotti - Vita e opere” con tutte le biografie degli scrittori pubblicati nella collana a partire dall’ormai lontano 2002.
Nello specifico, un giallo inedito, scritto sotto pseudonimo da un autore la cui vera identità è ancora oggi avvolta nel mistero, abbinato ad uno speciale che racconta la biografia, riveduta e aggiornata, di tutti i giallisti che abbiamo avuto modo di incontrare in questi 10 anni. Praticamente un ricettario del delitto scritto dai più grandi chef del genere. Possiamo in questo modo ripercorrere la storia della fortunata collana editoriale e contemporaneamente immergerci in quella che viene considerata l’epoca d’oro del mistery d’indagine e cioè il periodo grossomodo compreso tra il 1920 e il 1940. Gli ingredienti sono vari e saporiti. Enigmi e misteri, delitti a Natale e a Capodanno, omicidi palesi o in codice, camere chiuse e delitti impossibili, morti che non riposano, ospiti invisibili, assassini che sembrano essere svaniti nel nulla, visitatori che non c’erano, signore che scompaiono, uomini e donne che non devono vivere, delitti in famiglia, gallerie buie e porte socchiuse, persone o cose che si volatilizzano nell’aria, maledizioni letali, case fantasma, coltelli nella schiena, pugnalate al cuore, strangolamenti, dardi piumati, cioccolatini, caramelle e caffè avvelenati, gole squarciate, iniezioni fatali, morte al telefono, gli evergreen colpi di pistola, fucile ma anche frecce d’arco e freccette da bersaglio. Cadaveri negli studi legali, negli armadi, in ascensore, sui treni, in aereo, in automobile, nei giardini, nelle case di campagna e negli appartenenti metropolitani dell’ “upper-class”, in biblioteca (un must), in cucina, in camera da letto, a teatro, ai concerti , ai grandi magazzini, alla BBC, nelle università americane come negli esclusivi college inglesi, nei villaggi inglesi, ma anche in Florida e in Provenza, nei pub, nelle tombe altrui, sotto la neve, sulle barche e persino rinchiusi nelle valigie. Autori da annoverare tra i grandissimi: John Dickson Carr / Carter Dickson, S.S. Van Dine, Mary Roberts Rinehart, Richard Austin Freeman, Dorothy L. Sayers, Ngaio Marsh, Edgar Wallace. Tantissimi grandi e conosciuti: John Rhode / Miles Burton, Anthony Berkeley / Francis Iles, Earl Derr Biggers, Anthony Boucher, Christianna Brand, Mignon Good Eberhart, Jacques Futrelle, C. Daly King, Nicholas Blake, Rufus King, Helen McCloy, Craig Rice, Ethel Lina White e molti altri. Molti altrettanto bravi ma ingiustamente trascurati e assolutamente da riscoprire e annoverare tra i classici: Jefferson Farjeon, Philip MacDonald/Martin Porlock, J.J. Connington, Freeman Wills Crofts, Cyril Hare, R.A.J. Walling, Elizabeth Daly, Michael Innes. Alcuni tra i più prolifici, tanto che ancora oggi si fa molta fatica a redigerne una bibliografia completa e attendibile: Edgar Wallace e John Rhode/Miles Burton su tutti. Altri che con una sola grande opera o con pochissimi libri sono entrati di diritto nella storia e nella leggenda del genere: A.A. Milne il creatore di Winnie the Pooh con il suo “Il dramma di Corte Rossa”- Bassotto n. 10 tipico delizioso esempio di “giallo per tutte le stagioni” o Joel Townsley Rogers con il mitico “La rossa mano destra” - Bassotto n. 31 che ormai disperavamo di poter leggere in italiano o Israel Zangwill con il suo memorabile “Il grande mistero di Bow” - Bassotto n. 52 considerato il primo vero e proprio “delitto della camera chiusa” della storia o John Franklin Bardin – “L’enigma dei tre omini” - Bassotto n. 13 che ha scritto solo 3 romanzi, tanto all’avanguardia ai tempi della loro pubblicazione da risultare del tutto incompresi e per questo per lungo tempo caduti nell’oblio ma che possono essere considerati gli antesignani del genere psico - thriller tanto in voga oggigiorno. Chicche inedite finalmente pubblicate anche in italiano a distanza di decenni dalla loro pubblicazione in lingua originale e assolutamente imperdibili a firma di : Milton Propper, Anthony Wynne, Winslow e Quirk, Christopher Bush, Rupert Penny, Arthur Upfield, Don Betteridge. E tanti, tanti, tantissimi altri. Non manca niente e nessuno. Oppure si. Se consideriamo anche i racconti contenuti nelle varie antologie, ormai appuntamento fisso di fine anno, a firma di Sir Arthur Conan Doyle, Agatha Christie, Cornell Woolrich, Ellery Queen e persino George Simenon e la cui biografia però non è inserita nel volume celebrativo, ci si rende conto che all’appello degli autori pubblicati manca uno e uno solo dei cosiddetti “grandi”. Indovinate chi? Proprio lui . Rex Stout il papà di Nero Wolfe.
Si festeggia quindi con la vita e le opere di scrittori che, famosi o meno, hanno dato comunque lustro e immortalità alla letteratura gialla e viceversa con un romanzo scritto da qualcuno la cui vera identità è forse destinata a rimane per sempre celata dietro uno pseudonimo, quasi a voler significare che il numero 100 della collana celebra non “un” autore specifico (ma poi, chi avrebbe meritato più degli altri l’onore?) ma piuttosto “il” genere in sé e per sé che pare non voler morire mai ma che anzi resiste con successo da oltre 150 anni.
Se siete amanti del giallo classico d’indagine o viandanti tra generi letterari diversi che ripassate di qui dopo un certo tempo, questo cofanetto è una sorta di “Bentornati a casa”. Accomodatevi. Le regole le conoscete già. Se invece transitate per la prima volta da questi lidi, siate i benvenuti. Da dove volete cominciare ? “Proverò ad iniziare dal principio” disse una volta dame Agatha Christie. Mi sembra giusto. L’inizio potrebbe essere il numero 1 della collana “I delitti di Praed Street” a firma di John Rhode grandissimo e prolifico ideatore di crimini impossibili, a cui far seguire il numero 2 “L’ospite invisibile” leggendario romanzo di Gwen Bristow & Bruce Manning che pare abbia ispirato Agatha Christie niente meno che per il suo “Dieci piccoli indiani” e proseguire quindi in base all’ordine delle uscite. Viceversa, potreste prendere il volumetto celebrativo e aprire alla lettera “A” come Adams Herbert, un bravissimo artigiano del genere, autore di “Una parola di otto lettere” - Bassotto n. 94 - un giallo all’inglese che più inglese non si può, per proseguire con la “B” di Bailey H. (Henry) C. (Christopher) creatore di memorabili assassinii con il suo “Il mistero del menù francese” - Bassotto n. 30. E così via. In un caso o nell’altro, qualsiasi strada voi vogliate intraprendere, personalmente vi invidio. Non avete la più pallida idea delle meraviglie e delle magie che andrete a leggere.
Articolo di Alberto "Allanon" Cottini
Dettagli del libro
- Titolo: Gli autori dei primi 100 Bassotti – Vita e opere
- Progetto grafico a cura di Davide Dondena
- Editore: Polillo Editore
- Collana I Bassotti
- Pagine 184
- Data pubblicazione: 30 giugno 2011
- Prezzo: euro 6,00
- In cofanetto con: F.G. Parke “La sera della prima” collana “I Bassotti n. 100” euro 19,60
3 commenti:
Leggere le recensioni di Alberto è fonte di grandissimo arricchimento e piacere personale.
Passione, cuore e compenza. Bravissimo!!!!
Complimenti alla collana I Bassotti e allo staff Polillo, 100 volte ancora di questi successi.
Grande Alberto! Ho sfogliato e letto anch'io il volumetto sugli autori e vien davvero voglia di leggerli tutti!!!
Grandissimo Alberto! Mi hai incuriosito tantissimo!
Posta un commento