La storia si snoda intorno alla strana morte di Raffaele Caffarini. Le indagini vengono affidate al commissario Florenzio Lorenzi che, al contrario di altri colleghi, non la ritiene una semplice caduta dalle scale, intuendo che possano esserci risvolti molto più cupi. Un omicidio ben congeniato.
Il commissario Lorenzi conduce le indagini in prima persona ed il suo carattere rude e poco socievole lo portano a tenere segreti gli sviluppi. L’unico che coinvolge è il giovane ispettore Marchesi che lo segue in interrogatori, indagini, perquisizioni che di procedurale non hanno nulla.
La pista porta i due poliziotti sulle tracce di Gerardi, socio del defunto Caffarini, che tra le altre cose si scoprirà essere l’amante dell’ex compagna del commissario Florenzio Lorenzi.
Una combinazione troppo ben congeniata per essere totalmente casuale. Il triangolo porta ad essere sospettato lo stesso commissario Lorenzi che grazie alle bravate nelle indagini si trova tra gli indiziati.
Da qui succedono una serie di eventi che non racconto, ma che troverete in bella mostra nel “riassunto” in seconda di copertina.
Ritengo che scrivere un libro non sia cosa facile, pensare la storia, creare le dinamiche e poi la parte più complessa: sviluppare il racconto.
Non tutti gli ingredienti si trovano in questo romanzo. La storia può essere interessante, anche se non brilla per originalità, ma lo sviluppo del racconto lascia veramente a desiderare. Come un piatto di pasta sciapo.
Il Briganti ci rende partecipi di grandi descrizioni di Narni, ma a volte le stesse diventano esagerate ed in alcuni casi tendono a distrarre il lettore. Un esempio ne è la minuziosa descrizione del palio, che oltremodo con la storia non ha nulla a che vedere. Forse si voleva riempire qualche pagina.
Alcuni dialoghi sono pesanti ed a tratti indisponenti. Ci sono eventi paradossali, indizi così vaghi ed astratti che ci si chiede perché il commissario li segua. La storia meriterebbe alcuni approfondimenti, magari tralasciando inutili divagazioni come quante strisce pedonali ci sono tra la Rocca ed il bar, oppure quante pietre tra il tombino e l’angolo di vicolo delle More. Se l’intento era quello di far trapelare le debolezze del commissario, la tesi cozza con i costanti comportamenti sempre sopra le righe.
Forse un lavoro più accurato, anche da parte dell’editore, avrebbe potuto migliorare il risultato complessivo, rendendo la narrazione più appassionante. Passione che si assapora e fuoriesce durante l’interrogatorio di Lorenzi, purtroppo un piacere troppo breve.
Articolo di Fabrizio "PippiMinchiaQuestaM'E'Piaciuta" Zaino
Dettagli del libro
- Listino € 15,00
- Editore Cooper
- Collana Cooper storie
- Data uscita 03/02/2011
- Pagine 240, brossura
- Lingua Italiano
- EAN 9788873941811
5 commenti:
PippiMinchiaQuestaM'èPiaciuta :D grazie per la dritta, passo e vad avanti.....
Non l'ho neanche finito....
Stefano
Il piatto di pasta sciapo farà bene alla pressione ma non al palato...passo anch'io!
SEMPRE MOLTO ACCURATE LE RECENSIONE DI fABRIZIO :) BRAVO DAVVERO
Piaciuto, anche se il mio commento non appare.
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