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lunedì 27 giugno 2011

Biancaneve deve morire – Nele Neuhaus (Giano Ed. 2011)


La sera del 6 settembre 1977 Laura Wagner e Stefanie Scheenberger, scompaiono nel nulla. E' la festa del paese e sono tutti un pò su di giri; Il giovane Tobias Sartorius è ubriaco fradicio e non ricorda nulla di quanto accaduto, sa solo di aver litigato furiosamente, sotto gli occhi di tutti, con Stefanie, la ragazza percui ha lasciato Laura e che a sua volta lo ha lasciato proprio quella sera. Nella macchina di Tobias vengono trovate tracce di sangue di Laura e a casa sua ci sono degli effetti personali delle due ragazze. Al processo indiziario, colmo di lacune, viene condannato a dieci anni per omicidio anche se i corpi non sono stati mai ritrovati. Ora, dopo aver scontato la sua pena, Tobias torna a casa.
L'emozione che prova nel rivedere il cielo, sentire gli odori, vedere gli alberi e le piante viene spazzata via una volta arrivato a casa dove regna la desolazione. L' incriminazione non ha rovinato solamente la sua vita ma anche quella dei suoi genitori, oggetto di insulti da parte degli abitanti del paese, derisi ed umiliati si sono rinchiusi sempre di più in se stessi, il padre si è visto costretto a chiudere "Il Gallo d'oro" il ristorante che era il suo orgoglio, la madre se ne è andata lasciandosi alle spalle il passato e un uomo ridotto l'ombra di se stesso. Contemporaneamente al rilascio di Tobias vengono rinvenuti i resti di un corpo, probabilmente di uno delle due ragazze, nel vecchio aereoporto americano di Eschborn e tanto per aggravare ancora di più la situazione scompare un'altra ragazza. Gli animi si incendiano e la situazione diventa insostenibile. Tobias rischia il linciaggio. Un vortice di colpi di scena apre le porte ad una miriade di ipotesi su chi possa essere il colpevole, su cosa in realtà possa essere successo quella notte e si insinua sempre più forte il dubbio che Tobias sia innocente e che qualcuno lo abbia incastrato, ma perchè?
Provo una certa soddisfazione quando finisco di leggere un libro così bello e coinvolgente. Bella la trama ben congeniata, personaggi ben delineati, con carattere, importanti e profondi, componente gialla avvincente come avvincente è la descizione della vita e l'approfondimento psicologico degli abitanti di Altenhaim, una piccola comunità tra i monti del Taunus in cui tutti sanno tutto di tutti e se non lo sanno se lo inventano, il tipico paese in cui il supermercato diventa spaccio di chiacchiere e non solo di alimenti, in cui imperano segreti, bugie, tradimenti e gelosie covate negli anni. Un covo di vipere, insomma, tra cui gli amici di Tobias, Jorg, Felix e Michel, la bella Nadja diventata attrice di fama internzionale, la dottoressa Lauterbach e il suo scialbo marito, e su tutti c'è Claudius Terlinden il padrone della città e dei suoi abitanti, ricco e senza scrupoli, sposato con la bella e vuota Cristine, padre di Lars giovane rampante della finanza e Thies autistico e intelligente. Anche le incurisoni nella vita privata di Pia Kirchoff e Oliver von Bodenstein, i due poliziotti che seguono il caso, si inseriscono nel contesto del romanzo in maniera perfettamente equilibrata. Nonostante le 460 pagine non ci sono tempi morti, si legge velocemente perchè la curiosità è tanta e la spiazzante verità emerge solo alla fine.

Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura

Dettagli del libro
  • Formato:Rilegato
  • Editore:Giano
  • Anno di pubblicazione 2011
  • Collana:Nerogiano
  • Lingua:Italiano
  • Pagine:463
  • Traduttore:E. Cervini
  • Codice EAN:9788862510851
  • Prezzo 18.00€

4 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Romanzo molto interessante. Complimenti Cristina :-)

Emanuela C. ha detto...

Anch'io provo una certa soddisfazione per averlo tradotto :-)

Briciole di tempo ha detto...

Concordo con Marco, romanzo molto interessante! Brava Cri, e giustamente complimenti anche a Emanulea che lo ha tradotto!

Cristing ha detto...

@Emanuela, hai fatto un gran lavoro complimenti!

@Marco @Mari grazie, ma è il romanzo che merita tanto ;)