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venerdì 15 aprile 2011

Ore contate – Tito Topin (Giunti 2009-2011)


Bentch ascoltava distratto. La cintura di sicurezza si stava facendo sempre più pesante sul petto. Conosceva bene quella sensazione di affaticamento da fine giornata. Si insinuava attraverso i pori della pelle, tendeva i muscoli fino a far male, paralizzava il pensiero. Gli succedeva così ogni volta che doveva confrontarsi con la bassezza della specie umana, con l'atto ignobile e ponderato di un uomo contro i suoi simili più fragili, donne, bambini, prostitute, vecchi, omosessuali.

In una Parigi calda e afosa ha luogo la prima indagine del commissario Bentch. Un assassinio seriale a cui è stato dato il nome di Pinochet uccide, impiccandoli, alcuni omosessuali senza lasciare nessun indizio. Tranne nell'ultimo omicidio, qui perde una lente a contatto, la corda usata si sfilaccia e ci sono segni di pneumatici sul lugo del ritrovamento. E' un buon inizio, l'unico modo che il nostro commissario ha per risalire all'identità del serial killer. E ci riuscirà grazie anche al lavoro di squadra . Ma l'estate è calda non solo per il clima e per il caso da risolvere; Bentch è preso da beghe personali e famigliari, la sua donna l'ha mollato su due piedi senza nessuna spiegazione lasciandolo di stucco, in più è ebreo di nascita (tende sempre a precisarlo) anche se non è osservante, suo padre Albert invece lo è pure troppo e lo rimprovera continuamente per il suo stile di vita esortandolo a sposare una brava ragazza ebrea con cui metter su famiglia; sua sorella Rachel ha sposato un goy con grande disperazione del padre, per poi divorziare e come se non bastasse è una naturista, ma è al ritorno del fratello Elie-David dall'America che arriva la batosta, non solo gli confessa di essere gay ma di convivere con un rabbino.
Questa notizia potrebbe far morire di crepa cuore il povero Albert! Come avrete capito la famiglia Benchimoun (il cognome per esteso di Bentch) è esilarante, sembra di trovarsi in un episodio della ben nota serie tv Brothers & Sisters. I numerosi personaggi di questo romanzo sono ben descritti e tratteggiati, Bentch è irresistibile.
Un libro coinvolgente non tanto per la trama un po' leggerina e la componente “gialla” quanto per lo stile semplice e scorrevole e per l'ironia di cui il romanzo è pervaso. Non ci troviamo di fronte ad un capolavoro e questo lo avete capito, non è un romanzo che lascerà il segno ma di sicuro è una lettura piacevole e divertente non molto impegnativa, ad un prezzo abbordabile, 10 euro, con cui passare qualche ora magari questa estate al mare sotto l'ombrellone o in uno chalet in montagna.

Tito Topin è nato a Casablanca nel 1932. Oltre a pubblicare romanzi che riscuotono grande successo di pubblico e di critica in Francia, nel 1989 crea la famosissima serie televisiva noir del commissario Navarro. Dello stesso autore Delitti sulla Senna, Giunti Editore (vincitore del Prix Polar per il miglior poliziesco)

Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura

Dettagli del libro
  • Formato: Rilegato
  • Pagine: 256
  • Lingua: Italiano
  • Titolo originale: Bentch Blues
  • Lingua originale: Inglese
  • Editore: Giunti Editore
  • Collana: Narrativa
  • Anno di pubblicazione 2009 (Ristampa 2011)
  • Codice EAN: 9788809061781
  • Traduttore: F. Angelini 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ho letto da poco e ho tratto le tue stesse conclusioni, leggero ma piacevole.... Analisi perfetta

Luciano

Briciole di tempo ha detto...

A breve leggerò il second. Ogni tanto fa bene anche una lettura leggera!