Non avevo un carattere di quel tipo. Ero un topo, non dimenticatevelo. Mi veniva più naturale non dire niente, soffrire in silenzio, stare immobile nella speranza di non essere vista, sgattaiolare via lungo il battiscopa cercando un posto sicuri dove nascondermi.
Shelly e la mamma sono due donne segnate dal destino di essere sottomesse e perdenti. La mamma brillante avvocato lascia la carriera dopo aver sposato un uomo, avvocato anche lui, che poi la lascia per la segreteria di trenta anni più giovane. Riprende la carriera dopo troppo tempo per avere ancora credibilità e deve accontentarsi di un impiego in uno studio legale dove il capo la molesta e lei non sa reagire. Shelly intelligente quindicenne bruttina e cicciottella si vede tradita dalle sue tre migliori ed uniche amiche, con le quali aveva condiviso ogni istante della vita, anche quella scolastica. Le tre la prendono come oggetto di divertimento per ogni tipo di scherzo e dispetto. Derisioni, mai denunciate a nessuno, che diventano sempre più pesanti, per sfociare in un vero e proprio attentato alla sua vita. Due topi quindi che subiscono ogni sopruso senza reagire perché in verità i topi non sono mai scortesi. L’ultimo scherzo delle tre ex amiche porta alla luce le ripetute prepotenze impossibili da dimostrate: nessuno sapeva, nessuno aveva visto. Per gentile concessione del preside, timoroso e con poco carattere, un altro topo, invece di prendere provvedimenti nei confronti delle tre prepotenti, stabilisce di non far frequentare l’istituto a Shelly e gli concede lezioni private, a domicilio, da parte di due professori. Tutto per salvaguardare il buon nome della scuola. La mamma di Shelly decide di vendere il “domicilio coniugale”, unico bene rimasto del matrimonio, per traslocare in una casa isolata, in piena campagna dove non ci sono altre abitazioni e vicini. I topi si erano nascosti. Ma una notte un uomo si introduce in casa per compiere una rapina. Un gatto le ha stanate. Questa volta non bastava rimanere immobili. Quella notte segnerà un cambiamento nella vita delle due donne.
Un racconto scorrevole, piacevole da leggere e che in alcuni momenti ti inchioda alle parole in attesa di scoprire cosa potrà ancora accadere. Sinceramente nella parte centrale la scrittura perde un po’ di smalto, si trascina, quasi senza emozioni per poi riprendere con nuovo vigore.
Una storia intrigante, interessante nella sua semplicità, tutta scritta in prima persona che in alcuni parti ti fa sentire Shelly, dopotutto chi non si è sentito topo una volta nella vita? Gordon Reece scava nella psicologia umana, negli istinti poco razionali della mente, fino al punto di chiedersi se chi nasce topo può diventare gatto?
Articolo di Fabrizio "PippiMichiMaus" Zaino
Dettagli del libro
- Formato: Rilegato
- Pagine: 320
- Lingua: Italiano
- Titolo originale: Mice
- Lingua originale: Inglese
- Editore: Giunti Editore
- Anno di pubblicazione 2011
- Codice EAN: 9788809758919
- Traduttore: S. Rota Sperti
- Prezzo: 16 €
6 commenti:
Mi attirano i libri che scavano nella psicologia umana e questo mi sembra molto interessante, ottima analisi.
Marco
Bella recensione per un libro che mi intriga molto. Verissima la frase "dopotutto chi non si è sentito topo una volta nella vita?".... Bravo ... PippiMichiMaus O_O !
Il titolo mi ispirava pochissimo, ma con la recensione mi hai incuriosito! Ci penserò!!!
Mi ispira da tempo, IBS lo metteva tra i consigli, vedremo!
gracy
E' qualche giorno che me lo trovo al supermercato, nelle vetrine delle librerie, preso pure in mano letta la trama, trattenuta solo per il prezzo...ma prima o poi l'avrò! Attiratissima ^__^
Appena finito. L'ho trovato deludente e paradossale
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