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mercoledì 19 gennaio 2011

Il cielo è un posto sulla terra – Åke Edwardson (Baldini Castoldi Dalai 2010)


"They say in heaven love comes first, We'll make heaven a place on earth, Ooh heaven is a place on earth."

Åke Edwardson è un autore svedese ancora tutto da scoprire, qui in Italia. Il cielo è un posto sulla terra, presentato a Roma in novembre dal nostro caporedattore Enzo "BodyCold" Carcello e da Alessandra Buccheri del blog L'Angolo Nero, è il primo di Edwardson libro pubblicato in Italia, ma è stato pubblicato nel 2001 in Svezia ed è il 5° della serie col commissario Winter. Nel frattempo in patria Edwardson è diventato uno degli scrittori di thriller più acclamati, vincitore di numerosi premi. E con ragione: dato che scrive già da tempo, non si colloca nella scia degli scrittori usciti alla ribalta sull'onda del successo di Stieg Larsson. Piuttosto si avvicina ai romanzi del connazionale Mankell, sia per stile che per tipo di thriller. Non gioca su colpi di scena clamorosi o su effetti a tutti i costi. La narrazione è molto raffinata e pacata.
Le indagini di questo libro si dipanano in due filoni che finiranno per intrecciarsi. Il primo filone: alcuni bambini molto piccoli vengono prelevati per un tempo brevissimo da uno sconosciuto dalla scuola materna dove si trovano e poi riportati subito indietro. Prima un bimbo, poi un altro e poi un altro ancora raccontano ai genitori questa cosa, ma data la loro giovanissima età le loro sembrano quasi fantasie, un gioco. Ma poi il quarto bimbo scomparso viene ritrovato gravemente ferito e il quinto subisce un rapimento vero e proprio. Allora la polizia capisce che si tratta di un caso serio. Il secondo filone d'indagine: alcuni studenti universitari subiscono delle aggressioni insolite, vengono picchiati selvaggiamente ma non uccisi.
Il tema toccato in questo libro, gli abusi sull'infanzia e la sparizione di bambini, è trattato con tono molto lieve e attento. Proprio per la giovanissima età dei bambini scomparsi , anche le indagini di Winter, Ringmar e soci sono condotte più di testa, direi, che non basandosi su indizi clamorosi, scoperte dell'ultim'ora o simili. Poiché è impossibile fare un interrogatorio tradizionale a un bimbo di 3-4 anni, Winter indaga cercando di porsi mentalmente allo stesso livello dei bambini che erano spariti e poi ritrovati, cercando di entrare nel loro modo di ragionare e di vedere le cose. Un modo molto sottile che impegna il lettore in una lettura attenta ai particolari.
Anche il modo in cui viene presentato il "cattivo" di turno mette in evidenza non solo le sue 'malefatte' ma anche il substrato sociale che lo ha condotto a comportarsi così.
Dunque un libro, questo, da leggere con calma e gustarsi pian piano, anche affezionandosi ai personaggi seriali e alle loro vite complicate: il fatto che questa sia in realtà la quinta indagine del commissario Winter non pregiudica la lettura del libro e la comprensione di questa indagine, ma appunto soprattutto per quanto riguarda le vite private dei personaggi si colgono riferimenti a fatti accaduti in precedenza e quindi sconosciuti al lettore italiano. La speranza è che l'editore rimedi ben presto pubblicando anche le precedenti avventure di Winter e compagni.

Articolo di Martina “Palazzo Lavarda” Sartor

Dettagli del libro
  • Titolo: Il cielo è un posto sulla terra
  • Autore: Åke Edwardson
  • Editore: B.C. Dalai
  • Collana: Romanzi e Racconti 511
  • Titolo originale: Himlen är en plats på jorden
  • Traduttore: Carmen Giorgetti Cima
  • Anno: 2010
  • Pagine: 421453
  • ISBN: 9788860737601
  • Prezzo: € 19.50 

10 commenti:

Scéf ha detto...

un libro bellissimo e un autore simpaticissimo :)
brava martina :)

Lofi ha detto...

Ed io lo metto subito in wishlist perchè Martina mi ha inuriosito tantissimo!

Martina S. ha detto...

Grazie, ragazzi, ma libri così si "presentano" da soli. Certo, bisogna amare il genere, ovvero se cercate i thriller adrenalinici, da colpi di scena a ogni pagina, rivolgetevi altrove. Ma Edwardson merita di essere approfondito. Speriamo in altre pubblicazioni qui da noi.

Anonimo ha detto...

Complimenti Martina. Però non so se ce la farò a leggere tutte le421453 pagine prima che cada stremato nella bara...:)
Fabio

Martina S. ha detto...

@Fabio: Eh eh! In tal caso faresti bene a parlare di "malloppone scandinavo". In realtà le pagine sono 453, m'è scappato un errore!!!

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Preso pure questo a causa del vostro entusiasmo. Se è brutto vi uccido :D
Una cosa però va detta: la cover è tale quale SPUTATA a un romanzo Marsilio della collana Farfalle.
Dai ragazzi, cazzo, un po' di fantasia

http://www.ibs.it/code/9788831795722/persson-leif-g-w/in-caduta-libera-come.html

Anonimo ha detto...

Martina, quello sui mallopponi scandinavi mi sembrava un argomento interessante da discutere. Ogni tanto cerco di tirare fuori qualche spunto per vivacizzare il blog, se poi, però, solo pochi partecipano, come fai tu, mi arrendo all'evidenza.
Fabio

Stefania ha detto...

Mi ha attratta subito appena uscito..."i mallopponi scandinavi" mi attirano :)))
E la wishlist si allunga!
ps. @Martina : bellissima recensione, accattivante, complimenti!

Kick ha detto...

Grandissimi, scusate l'OT:

http://www.thrillercafe.it/3-sunshine-award-per-il-thriller-cafe/

;)

Briciole di tempo ha detto...

Tutte le volte che provo interesse per un libro vengo presa dallo sconforto! Sia per il portafoglio (ormai prosciugato) che per il poco tempo libero!!!! Però un pensierino ce lo faccio :-)