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mercoledì 3 novembre 2010

Sesso e Lucertole a Melancholy Cove - Christopher Moore (Elliot 2010)


"Godzilla incontra I ponti di Madison County!" «NEWSWEEK» 

Cosa fanno insieme un lucertolone preistorico risorto dalle profondità marine, un ex diva del cinema fantascientifico che stringerà una relazione d’amore con il mostro marino, un detective che proprio detective non è che sia, coltivatore di marijuana, un suonatore di blues di colore, Catfish, con alle spalle una storia da raccontare del tutto particolare, una psichiatra che non è convinta di quali siano le cure giuste per i propri pazienti depressi e decide all’improvviso di eliminare il Prozac come antidepressivo per distribuire solamente del placebo e si sentirà in perenne colpa per la scelta operata, una barista di un pub alle prese con clienti che frequentano il suo locale per liberarsi di tutte le agonie interminabili quotidiane, un biologo marino tutto intento a prosciugare la propria esistenza studiando il comportamento dei topi e di altri animali, in compagnia del suo cane Skinner, uno sceriffo che ha piu’ di qualcosa da nascondere sulle proprie attività illecite e un’artista mezza depressa che perduta nei meandri sconfinati del proprio dolore a causa della morte del marito otto anni prima che si butta nella rappresentazione pittorica di strani e cupi soggetti artistici?
Bella domanda, ma bisogna prendere in mano il libro, non porsi interrogativi, ma farsi semplicemente guidare (e trascinare) a occhi chiusi dalla folle demenzialità geniale di Christopher Moore.
Tutto prende vita da un incidente improvviso, come la rottura di una falla in una centrale nucleare, che risveglia improvvisamente un enorme e spaventoso lucertolone preistorico che sostava in letargo nelle profondità marine.
Da qui in avanti la vita tranquilla di Pine Cove, in California, non sarà piu’ la stessa, anzi subirà una pirotecnica trasformazione che sconvolgerà l’esistenza dell’intera comunità. Tanti, tantissimi personaggi coloratissimi, che diventano loro malgrado eroi ma pieni di umanità, delle nostre piu’ comuni debolezze, si intrecciano, si incontrano, si rincorrono, nascono dei rapporti (in tutti i sensi), si legano, si influenzano l’un l’altro, convivono nella stessa folle realtà che li rende tutti protagonisti alla ricerca di qualcosa che non hanno bene a fuoco nemmeno loro. Forse, semplicemente la felicità, dando un senso alle loro esistenze smarrite, scheletriche, sole.
In piu’, opportunamente inserito in questo scenario surreale tipicamente Mooriano dove accadrà di tutto e di piu’, non poteva mancare una bella pennellata di Giallo per dare ancora piu’ sapore a una storia già abbondantemente salata e piccante: un suicidio piuttosto sospetto di una madre di famiglia su cui dovranno indagare le autorità competenti, tutte inglobate in Theo, in realtà semplicemente una guardia che assumerà su di sé l’onore (o forse piu’ l’onere) della rappresentanza delle forze di polizia del paese.
Un paese che diventa dunque perfettamente anormale, dove il sesso e la follia si prendono possesso delle anime anche delle persone piu’ insospettabili, piu’irreprensibili, piu’ inibite, e si sostituirà di fatto agli antidepressivi e alla loro totale disponibilità. Si fa sesso con chiunque e ovunque, festini a oltranza, scoppiano nuovi amori passionali che toccano picchi celestiali, ogni occasione è buona per non fermarsi mai a copulare, orgasmi che diventano ormai il linguaggio per eccellenza della comunità. Il sesso che diventa a un certo punto una sorta di diavoleria da esorcizzare, gli ormoni rimbalzano dappertutto, inarrestabili, creando scompiglio. Una comunità allo sbaraglio piu’ totale dove tutto sembra correre a velocità vorticose come una pallina nel flipper, che non si riesce a fermare se non bloccando l’intero gioco.
Il divertimento e l’ilarità per chi legge è a livelli strabordanti, ma sapientemente miscelato all’ingrediente demenziale, troviamo anche una sorta di controfigura, forse un po’ inedita, del Moore che si conosce: riflessivo, etico, romantico, riconoscibile qua e là sparso nel libro senza esagerare in serietà altrimenti il rischio è quello di allontanarsi dal suo credo e dalla sua missione di scrittore di una certa specie, forse unica nel suo genere.
Temi come la depressione, il tradimento, la droga intesa sia come autoconsumo che come spaccio, lo sporco insito nelle istituzioni volte in teoria, al rispetto della legge, si mescolano al surreale, all’irriverente, al perverso, che enfatizzano anche la denuncia. Quindi non solo tante risate a fiume che conducono il lettore a una lettura da divorare in pochissimo tempo ma anche una certa sensibilità nei confronti di certi temi scottanti che vengono affrontati con la serietà tipicamente Mooriana fatta di scenari e linguaggio off limits che hanno del pittoresco.
Se si cerca qualcosa di veramente coinvolgente, vibrante, frizzante, elettrizzante, ma non idiota, banale, volgare e sciatto, questo è sicuramente il libro giusto. Dove l’assurdo incontra la morale, l’impossibile la verità e la follia abbatte lo stereotipo raccontando al meglio la normalità.

Articolo di Matteo "Andriy" Spinelli

Dettagli del libro
  • Formato: Brossura
  • Pagine: 309
  • Lingua: Italiano
  • Titolo originale: The Lust Lizard of Melancholy Cove
  • Lingua originale: Inglese
  • Editore: Elliot Edizioni
  • Anno di pubblicazione 2010
  • Codice EAN: 9788861921375
  • Traduttore: L. Fusari 

7 commenti:

Scéf ha detto...

questo è uno degli autori che ogni anno penso di dover leggere a tutti i costi e ogni anno mi ritrovo a rimandare la sua conoscena :(
questo romanzo però non e l' ho :P

con quali mi consigli di iniziare Mattè?

Martina S. ha detto...

Io per ora ho letto solo Fool di Moore, ma confermo la demenzialità che per certi versi sconfina nell'assurdo, ma giocata sempre con finezza e arguzia. Uno dei suoi primi libri dovrebbe essere Un lavoro sporco e mi ripropongo sempre di prenderlo. Secondo me, Enzo, questo autore ti piacerebbe un sacco.

Trillygio ha detto...

Ne ho letti 3: Lavoro sporco, Il vangelo secondo Biff, Suck! i primi due consigliatissimi, il terzo da evitare anche perchè è il sequel di un libro che ancora la Elliot non ha pubblicato :\

Matteo ha detto...

Enzo te è da tre secoli che devi leggerlo, metti da parte qualcosa e buttati a pesce. Io ti consiglierei di iniziare da Fool, poi il Vangelo secondo Biff e poi Un lavoro sporco. Lascia perdere Suck!. Lui è un dannato fenomeno. Secondo me ti piacerebbe a palla!

Scéf ha detto...

ho solo un lavoro sporco... volevo prendere il vangelo secondo biff ma è un tomo troppo lungo e quindi ho desistito :(

Matteo ha detto...

Si è un bel tomo. Pero' è geniale. Poi tutto lo scavo che fa dietro alla preparazione dei suoi libri è notevolissimo: legge, si vede di tutto prima di scrivere su un particolare tema. Il prossimo libro dovrebbe ambientarsi a Parigi:-)

Stefania ha detto...

Ho letto - e apprezzato anche se mi ha lasciato qualche perplessità - solo Un lavoro sporco. La trama di questo mi riporta alla folle ironia dell'autore.
Si,anche secondo me , è un genere che potrebbe piacere molto a Enzo :)))