Confrontarsi con un mito del fumetto, avere al cospetto un' icona nera del calibro di Diabolik è una sfida impossibile per tutti...chiedere al povero Ginko. Così Come il temerario ispettore non bisogna arrendersi mai e far forza sulle proprie ottime risorse intellettive ed esperienziali, confrontare anni di studi e analisi della figura del più temuto criminale che il mondo abbia conosciuto e, con somma maestria, riuscire, seppur limitatamente, a rinchiuderlo nelle pagine di un libro. Autore di cotanta missione è lo scrittore Cappi.
Diabolik non è mai stato un personaggio facile, né per gli autori delle sue avventure né per gran parte della critica, favorevole ed avversa. E' sempre riuscito a sfuggire ad ogni incasellamento, ad ogni regola della definizione di genere, ad ogni stereotipazione e collocazione spaziotemporale. Ogni volta che lo si individuava in un contesto ed in un dettame specifico della letteratura e del fumetto egli indossava una delle sue incredibili maschere e sfuggiva alla cattura ed al controllo guidando indisturbato la Jaguar lungo il mutare di tempi e costumi. E' cosi che è vissuto nel nostro immaginario per mezzo secolo.
Cappi ha indubbiamente avuto l'abilità e l'ardire di “trattenere” il grande criminale e la sua compagna nei suoi ottimi romanzi. Lo ha fatto attraverso volumi che hanno saputo rispettarne la mitologia: l’insieme di luoghi, strutture e stilemi narrativi, caratterizzazioni e sfumature psico-sociologiche che ne compongono il mondo. Particolari e percorsi che il lettore accanito non può non trovare ma che debbono essere necessariamente non standardizzati.
Questi romanzi sono imprescindibilmente una nuova aggiunta all'universo Diaboliko che è stata perfettamente calibrata e inserita in una continuità rigorosissima riuscendo a non fare a pugni sia con le nuove che con le vecchie storie del personaggio.
Sviluppato su ritmi da action movie, che strizzano l'occhio ai romanzi di Ian Fleming o alle atmosfere di Graham Green, utilizza una prosa rapida, particolarmente vicina alla misura dello stesso fumetto, rispettosa della leggibilità storica dell'albo con una attenzione e cura magistrale alla descrizione di luoghi, spazi e tempi propri della tradizione letteraria del filone spy-action.
Colpisce particolarmente la possibilità che l'autore dona ai fan di poter conoscere piccoli ma importanti e preziosi tasselli della vita di Diabolik ed Eva Kant, sui quali, per motivi di spazio fisico e temporalità narrativa, il fumetto non può soffermarsi: dal semplice scoprire che Diabolik il caffè lo preferisce amaro sino al meravigliarsi nel “sentirlo” più “umano” nel dichiarare le sue sensazioni di fronte alla lontananza della sua donna o ai vari incontri di vecchi amici o agli incredibili paesaggi orientali nei quali si muove.
I due Volumi sarebbero leggibili anche separatamente se non si fosse insensibili al richiamo del mistero: di fatti il primo parte da alcune vicende che la coppia vive in quel di Clerville (patria putativa e fissa dimora) ma che porteranno i due a doversi separare ed a perseguire due strade differenti votate alla riuscita di un unico obbiettivo, l'eliminazione di un pericolosissimo vecchio nemico. Il secondo parte proprio dalla separazione dei due e segue esclusivamente le vicende di Eva sino alla riconciliazione finale.
E' dunque impossibile non leggere entrambi i romanzi anche perchè il vortice degli eventi e la suspance non ti abbandona, ed anche perchè chi ha letto solo uno dei romanzi giura di aver trovato un pugnale conficcato nel legno della libreria.
Che Cappi abbia anche imparato a lanciare i pugnali di Diabolik?
Articolo di Dario Bertini
Dettagli del libro
- Titolo: Diabolik. L' ora del castigo
- Formato: Brossura
- Pagine: 236
- Lingua: Italiano
- Editore: Alacran
- Anno di pubblicazione 2009
- Codice EAN: 9788889603949
Dettagli del libro
- Titolo: Eva Kant. Il giorno della vendetta
- Formato: Brossura
- Pagine: 239
- Lingua: Italiano
- Editore: Alacran
- Anno di pubblicazione 2009
- Codice EAN: 9788863610079
3 commenti:
Dopo questa interessante recensione vien voglia di leggere questi romanzi basati sul fumetto anche a chi non è particolarmente appassionato di fumetti come me.
Il mio fumetto preferito e dopo questa recensione sono molto curiosa di leggere i romanzi di cui non ero a conoscenza. Grazie!
Ringrazio non solo per la recensione ma anche per il paragone con Graham Greene, uno dei miei autori preferiti, che evidentemente ha lasciato un segno nel mio inconscio... come lo lasciò (e belo forte!) Diabolik fin dalla prima volta che lo lessi, 40 anni fa!
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