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lunedì 16 novembre 2009

Perché No - Cristina Zagaria


"Signora Adriana è meglio che stiamo zitti! 
Questa è la differenza tra la merda è noi: noi stiamo zitti"


Cristina Zagaria è una donna che la Napoli della mala la conosce bene. Giornalista di mestiere per Repubblica, autrice fantastica per Perdisa col suo ultimo lavoro, Perché No, un romanzo breve (così come lo definisce l' autrice) che profuma di vicolo, violenza, miseria e che alla fine stupisce per quanto l' autrice sia stata in grado di non cadere nella tentazione di presentare una Napoli stereotipata, una Napoli che quotidianamente ci viene presentata, vuoi per la monezza, vuoi per l' omicidio in "diretta TV", come il sobborgo violento di se stessa.
L' ipocrisia di chi recensisce alcune volte fa anche più male di una cattiva recensione perchè, diciamoci la verità, Napoli è anche questo e in alcuni quartieri, Napoli è sopratutto questo, nel bene e nel male.
Cristina ha sapientemente romanzato un episodio realmente accaduto, ma non uno di quegli episodi di cronaca strillati dai mass media per giorni, bensì uno scippo, un semplice scippo, una di quelle notizie che in tutte le città italiane quasi nemmeno uno ci fa più caso. Quattro, gli adolescenti tirati in ballo dalla Zagaria: Daniele, Francesco, Mario detto la Iena e Capa Grossa, i primi due altro non sono che piccoli uomini che tentano il salto tra i guappi più adulti e tentano la loro prima rapina che per un caso del destino è ai danni della loro insegnante, Adriana.
"Perché No" è un noir tesissimo e pieno di problematiche sociali che possono essere collegate a Napoli così come a Milano o nel resto d' Italia, con famiglie in cassa integrazione, con mogli che centellinano ogni euro a propria disposizione e tanta miseria. Uno spaccato italico che la nostra autrice ha saputo disegnare e narrare, caratterizzando i personaggi e il loro luoghi in maniera davvero perfetta con un finale che, chiaramente nemmeno vi accenno, ma che personalmente, lascia molto riflettere e alla fine vi chiederete chi sono buoni e chi i cattivi e se i cattivi lo sono davvero o sono solo frutto di una società che raschia all' osso qualsiasi esistenza.
Un romanzo che si legge davvero tutto d' un fiato capacità a cui la Zagaria ci ha abituati anche coi suoi precedenti lavori ("L' osso di Dio" e "Miserere" entrambi per la Dario Flaccovio Editore), uno stile narrativo molto vicino al giornalismo d' inchiesta, ma se posso davvero darvi un consiglio, cercate, dove vi sia possibile, di assistere a una delle presentazioni che l' autrice sta tenendo in giro per l' Italia, oltre che per la simpatia di Cristina, anche per gli anedotti legati alla stesura di questo romanzo che vi aiuteranno a chiudere il cerchio sul fatto di cronaca da cui ha tratto ispirazione.
A tal riguardo, l' autrice, durante la presentazione del 10 novembre a Roma, ci ha raccontato, che uno dei due ragazzi autori dello scippo, quando ha trovato sul quotidiano la notizia di cronaca che lo interessava, è entrato a scuola esibendo il quotidiano come una sorta di trofeo e cosa sociologicamente molto più interessante è stato il commento che una maestra collega di Adriana, ha lasciato sul sito di Cristina Zagaria dove chiedeva all' autrice, a fronte dell' episodio dell' entrata trionfale ed eroica in classe di Francesco (corregimi, Cristina, se sbaglio nome del ragazzo), cosa mai sarebbe potuto succedere, se il ragazzo avesse saputo del romanzo. Un interrogativo che lancio e lascio a voi lettori del blog.
Un libro sicuramente da leggere e un grazie a Cristina, una non-napoletana di Napoli, per averlo scritto.



Articolo di BodyCold



Dettagli del libro
  • Titolo: Perché no
  • Autore: Zagaria Cristina
  • Editore: Perdisa Pop
  • Prezzo: € 9.00
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • Collana: Babelesuite
  • ISBN: 8883724704
  • ISBN-13: 9788883724701
  • Pagine: 128

    2 commenti:

    IL KILLER MANTOVANO ha detto...

    Che BELLA recensione!!! Interessante questo libro della Zagaria, un noir ambientato nella città di Napoli mi affascina molto.
    Altro scrittore che ambienta le sue storie in quelle zone è Angelo Petrella del quale ho letto il cattivissimo "Cane rabbioso".

    Anonimo ha detto...

    Che coppia!!!
    Fabio