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lunedì 8 giugno 2009

L'oscura immensità della morte - Massimo Carlotto



Nell'oscura immensità della follia....

Che maglio nello stomaco questo romanzo di Carlotto, il classico libro che quando cominci a leggere ti s'insinua nel cervello e senti la necessità impellente di arrivare alla parola fine per chiudere il cerchio e potere inutilmente tornare in pace con te stesso; perchè alla perdita dei propri cari per mani assassine a volte si è costretti a cedere agli abissi della follia e entrare nell'oscura immensità della morte.
Un'opera cupa, secca, sofferta, disperata e senza speranza; sembra quasi di sentire il malessere dentro di te perchè sai che è una storia che potrebbe capitare ad ognuno di noi e compromettere la tua vita e i tuoi sogni per sempre.
Due persone con destini completamente diversi che s'intersecano in un tragico episodio che cambierà la loro esistenza fino ad arrivare ad un epilogo tragico e sorprendente ma allo stesso tempo che lascia aperta, seppur nell'amara e grigia realtà, una nuova possibilità e un barlume di speranza.
Da leggere assolutamente questo piccolo disturbante capolavoro....


Quarta di copertina

Nel corso di una rapina, un malvivente prende in ostaggio una donna e il figlio di otto anni e li uccide. L’uomo viene condannato all’ergastolo. Ma per Silvano Contin, al quale hanno ammazzato moglie e figlio, la sentenza non basta. Quel giorno ha perso tutto e si ritrova prigioniero della solitudine e della memoria. Quindici anni dopo l’omicida, colpito da un tumore inguaribile, chiede la grazia e quindi necessariamente il perdono di Contin.La risposta di quest’uomo, devastato dal dolore e avvolto dall’oscura immensità della morte, è il cuore di questo romanzo. Due sofferenze a confronto, quella della vittima e quella dell’ergastolano: chi sta scontando la pena più dura?. Due protagonisti si affrontano, il colpevole e l’offeso: chi è il peggiore? Dove si annida il male? Due tragedie si fondono, alimentate dall’incapacità dello stato a dare risposte certe alle vittime e ai “cittadini detenuti” rinchiusi in affollati istituti di pena.Il ritmo dell’azione è serrato e travolgente, i dialoghi sono crudi e le riflessioni scarne ma essenziali. La visione del mondo può sembrare spietata, ma è semplicemente onesta e coraggiosa, ed esprime con vigore il lato tragico dell’esistenza. Per Laurent Lombard, uno dei maggiori esperti di letteratura noir italiana, “si conferma il talento di Massimo Carlotto: una scrittura incalzante e incisiva, il contrasto dei sentimenti, il tono cinico che annienta le certezze morali e l’ipocrisia dominante dell’Italia contemporanea. Con questo romanzo l’autore ribadisce la sua posizione inedita nel panorama attuale del noir”.

Articolo del Killer Mantovano

Dettagli del prodotto
  • Titolo: L' oscura immensità della morte
  • Autore: Carlotto Massimo
  • Editore: E/O (collana Tascabili e/o)
  • Data di Pubblicazione: 2005
  • ISBN: 9788876416644
  • Dettagli: p. 183
  • Reparto: Narrativa italiana

8 commenti:

Principessa ha detto...

Stupendo questo libro, merita veramente di essere letto..... Davvero una bella sorpresa questo Carlotto!

Martina S. ha detto...

NOn leggo molti noir, perchè sono più portata per il giallo classico, ma questo l'ho letto convinta proprio dai giudizi del Killer su anobii. E non me ne sono pentita. Un libro che prende veramente allo stomaco.

Stefania ha detto...

Carlotto devo iniziare a leggerlo...ho tanta carne al fuoco, ma questo autore, per di più italiano, vorrei iniziare a "gustarlo" entro l'anno :)
Complimenti per la recensione Killer :)

Marta ha detto...

Contenta che sia piaciuto. Quando l'ho letto, ho provato profonda angoscia. E la domanda che ti viene naturale è: quindi anche io potrei fare ciò in casi estremi?
Carlotto merita la lettura, ribadisco: Arrivederci, amore ciao, altro cazzotto alla pancia :)

Tommy ha detto...

Di Carlotto ho letto solo il libro in oggetto, ma sono intenzionato a leggere tutto dell'autore talmente grande è stata positiva la prima lettura

Mottino **Massimo** ha detto...

Di Carlotto ho letto la serie dell'alligatore rimanendone piacevolmente colpito, penso che metto il titolo nella "lista dei desiseri"

Stefania ha detto...

Ribadisco "voglio l'erba voglio" ... cioè voglio le Ossa di Kathy, anche prenderlo in originale e prezzo pieno appena uscito!!! Certo che ... la fantasia sua o dei traduttori...un altro titolo con le "Ossa", lol! ^__^
ps. e sforna pure la mia amata Higgins Clark, il che vuol dire presto in economica i suoi più "vecchi", gnam gnam!

Carol ha detto...

Uno dei pochi di Carlotto che mi attira davvero tanto... Ma ancora non ho letto niente di suo...