Per sintetizzare ciò che leggerete ( lo faccio per i più pigri) posso dire che Carofiglio riesce a unire alla letteratura giallista il giusto dosaggio di tecnica della procedura penale, di iter investigativo ed anche una solleticante trasposizione di dubbi etici e professionali che possono incontrare i legislatori.
Lo scrittore barese, dopo il successo del romanzo "Il passato è una terra straniera", vincitore di numerosi riconoscimenti letterari (tra cui il Premio Bancarella 2005) e trasposto al cinema per la regia di Daniele Vicari , torna a trovare il suo personaggio feticcio: Guido Guerrieri, un eroe “umano” pieno di dubbi e incertezze, non scevro dall'umana dedizione all'errare, un avvocato-detective sornione e melanconico con una salutare e sottile autoironia.
Guerrieri è già triste, melanconico e crucciato dai pensieri, sin dai primi capitoli del romanzo.
Tra non molto, Margherita, la sua compagna, partirà per un lavoro negli States e lui rimarrà solo. Tutto sembra indicare che l'avvocato dovrà lottare e dipanare questa sua malinconia per tutto il libro ma non sarà così. A distoglierlo dai suoi problemi e a creargliene di nuovi ecco giungere un nuovo caso giudiziario che porta il nome di Fabio Paolicelli, un condannato in primo grado per traffico di droga che ha ricusato il suo avvocato e ora vuol nominare lui come difensore. Un nome che ha la faccia dell'ex-compagno di classe fascista, picchiatore selvaggio, soprannominato Fabio Raybàn, che lo aggredì quando Guerrieri frequentava “sporadicamente e senza troppa convinzione i gruppi della sinistra extraparlamentare”.
Inizierà una sequela di nuove preoccupazioni per il bravo avvocato che si impelagherà anche in una relazione amorosa non del tutto de ontologicamente professionale. L'indagine diverrà subito serrata e lo condurrà a esplorare ogni piega nascosta della vita di Paolicelli e del suo precedente legale, sul cui operato gravano pesanti ombre. Ombre che hanno la forma dei pericolosissimi tentacoli della N'drangheta calabrese e che arrivano a sfiorare la vita dell'integerrimo avvocato.
La trama, eccetto alcuni rari eventi mal celati, è sorprendentemente intrigante e trascina il lettore di pagina in pagina. Personalmente ho sentito il desiderio di giungere quanto prima alla soluzione dell'indagine seguendo le parti processuali con estremo interesse, anche grazie alla perfetta verosimiglianza nella ricostruzione del sistema processuale e dell’inchiesta giudiziaria, dovuti all’esperienza reale e quotidiana dell’autore, che hanno sicuramente conferito una marcia in più al racconto. Ho trovato sublime l'aver accostato la passione del protagonista per il pugilato, ed in questo caso per l'incontro Muhammad Ali VS George Foreman , con il suo “match” processuale contro l'ex-avvocato di Paolicelli. Purtroppo però ho trovato “sbrigativo” e troppo “Politically Correct ” il finale, che ovviamente non vi dirò ma, che potrete scoprire solo se leggerete tutto l'articolo al contrario e incolonnerete le prime 28 lettere di ogni riga oblicua da dx a sx e dall'alto in basso, buona lettura!!
Articolo di Dario Bertini
Dettagli del Libro
- Autore: Carofiglio Gianrico
- Editore: Sellerio di Giorgianni
- Genere: letteratura italiana: testi
- Collana: La memoria
- Pagine: 299
- ISBN: 8838921466
- ISBN-13: 9788838921469
- Data pubblicazione: Sep 2006
5 commenti:
Questo scrittore è stato pure a Mantova durante il passato Festivaletteratura e se ne parla davvero un gran bene. Non l'ho visto ma ricordo che all'evento c'era gente letteralmente in adorazione.
Altra interessante proposta da tenere d'occhio insomma...
un grazie particolare va anche al nostro Dario Bertini che oramai è quasi entrato fisso in redazione pur non facendo parte del grupo :)
(è il nostro operatore che ci aiuta coi montaggi...e che abbiamo scoperto essere un ottimo recensore ihihih)
Per prima cosa un grazie e un bravo a Dario per il suo lavoro :)
Poi, mi spiace, ma contrariamente al suo entusiasmo a me questo libro è piaciuto poco e niente. La trama gialla è praticamente inesistente, il tutto si riduce alle fisime mentali di un quarantenne in crisi con la vita. Infatti, dopo questo e la lettura di 'Il passato è una terra straniera' ho deciso che questo autore non fa per me :)
Forse sono di parte dato che Carofiglio è mio conterraneo, o magari perchè racconta di un avvocato (ed io studio giursprudenza) che vive nella mia città e frequenta gli stessi luoghi che spesso frequento anch'io! Ma la leggerezza della scrittura, unita alla semplicità della storia, a me piacciono parecchio.
Così come adoro il personaggio di Guerrieri, umano e per questo anche debole, ma con un gran cuore. In effetti....non vedo l'ora che esca il prossimo capitolo!
Un giorno, passeggiando per le strade di Firenze, mia moglie è inciampata in un librettino blu malconcio, più e più volte calpestato dai passanti. Dopo averlo raccolto l'ha spolverato col palmo della mano ed ha cercato di stirarne le pagine spiegazzate. Era "Testimone inconsapevole" di Carofiglio.
Una volta tornata a casa, mi ha raccontato dell'accaduto ed io, "testimone inconsapevole" dello svolgersi delle trame del destino ai danni di quel piccolo agglomerato di carta, ne ho iniziato subito la lettura. Mi sono trovato inaspettatamente trasportato per le vie di Bari. Io Bari la conosco abbastanza bene e, leggendo quelle pagine, rivedevo davvero quei luoghi.
Ricoverato il povero fagotto tra i miei scaffali, in attesa di liberarlo alla conquista di nuovi lettori, ho comprato il volumone di Sellerio che raccoglie le prime tre indagini dell'avvocato Guerreri (e quindi anche quella qui recensita). Non mi resta che leggerlo.
Posta un commento