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venerdì 3 aprile 2009

Il pozzo delle trame perdute - Jasper Fford



I libri poco letti non possono morire. I loro personaggi han paura di scomparire, cercano una via di uscita, per poter sopravvivere. La disperazione prende il sopravvento. Tanti libri oggi, anche belli, vengono relegati nel dimenticatoio perché poco pubblicizzati, legati a case editrici poco prestigiose e che faticano sempre piu’ sul mercato dell’editoria grazie alle superpotenze che monopolizzano il mercato. Questa è una delle morali presenti nel POZZO DELLE TRAME PERDUTE. Anche qui il titolo è decisamente illuminante, molto intrigante per il lettore, che ti costringe a immergerti con forza nelle sue pagine. In profondità. D'altronde è un pozzo, mica poca roba.

I tentativi di migliorare la lettura, il modo di affrontare il problema della lettura degli Esterni, l’ormai saturazione di idee a livello stilistico e di trame, sono tutti temi toccati da questo libro, che certamente vuol divertire ma anche porre questioni di vitale importanza per la lettura, i lettori e gli autori. E allora sorridi quando leggi l’UltraWord e tutte le innovazioni che studia per rendere la lettura e i libri ancora piu’ agevole per il lettore (evitare troppo i Disse quello, disse quell’altro in periodi pieni di discorsi indiretti, il riassunto ogni tot appena si sceglie un’opzione raccolta nella pagina di preferenze subito dopo il frontespizio, cosi’ che il lettore che si è fermato del tempo a leggere il libro se ne possa ricordare con un semplice e velocissimo comando ottico).

La tecnologia nella lettura: un tema di cui si straparla oggi, coi suoi vantaggi ipotetici, gli svantaggi e le paure, di far perdere alla lettura e al libro la sua tradizione e la sua concezione nonché natura stessa. Cambierà il modo di leggere? Con l’ebook già qualcosa è cambiato. Si rischia di stravolgere la definizione stessa di lettura. Io personalmente, come direbbe Mughini, aborro all’ingresso di determinate innovazioni in una passione come questa. Il confine tra innovazione e distruzione è sottilissima, quasi impalpabile.
Il programma scambio di personaggi tra un romanzo e l’altro, tra l’esterno e il mondo della finzione. Divertentissimo leggere come un personaggio di grandissimi romanzi, come Cime Tempestose o Grandi Speranze, vogliamo provare la realtà per staccarsi da una finzione che li rende prigionieri del copione rigido creato dall’autore. Vogliano provare cosa significhi ascoltare musica in un wolkman o provare a fare accelerare con una cabrio’ sportiva. E chi vive nella realtà e si trova nella finzione, è altrettanto una posizione affascinante, il rischio è quello anche con un minimo gesto o una parola, di scombinare l’intera trama e presentarla ai lettori esterni parzialmente o totalmente stravolta. Ci sono leggi, tribunali, polizia speciale nel limbo tra realtà e finzione addetta alla vigilanza. Spettacolo puro.



Revisione interna della trama perché personaggi stanchi della loro posizione all’interno del romanzo. Troppo cattivi e vorrebbero essere i buoni.
Le lezioni di sottointesi e di sarcasmo che Thursday impartisce a due Generici chiamati a fare esperienza in un libro sono una cosa bellissima. Gli errori sono visti come dei virus: l’ortografia errata viene vista come un fastidio da Fforde, e avvicinandosi agli errori i personaggi dicono “mulo” anziché “muro”, “cavolo” anziché “tavolo”, frasi in cui le parole perdono lettere o l’ordine delle lettere. Per parlare correttamente, per tornare a farlo dopo essere stati contagiati dal virus errore, serve un dizionario. Troppo spesso aggiungo io, oggi sottovalutato e relegato su qualche mensola a prendere polvere.
Nel pozzo delle trame perdute, nel mondo dei libri, esistono interi magazzini di personaggi e trame, parole che sostituiscono i personaggi che muoiono accidentalmente in un libro. Chi muore ma non sarebbe dovuto morire in quella circostanza viene automaticamente sostituito. Si mette in moto un vero e proprio meccanismo di sostituzione per non degenerare la trama, che agli occhi di un esterno, ovvero del lettore, potrebbe avere conseguenze piuttosto drastiche. Pensate a voi stessi, innamorati folli di un autore, di un personaggio, di un libro e che questa storia cambi, il personaggio da buono che era si trasforma in assassino oppure muore prematuramente andando a scombinare tutto cio’ che seguirà. Come vi comportereste? Guai che la trama perda la sua originalità iniziale. Sarebbe un dramma. Ci sono dei veri e propri ispettori di polizia che monitorano la situazione.
I personaggi dei libri chiedono a Thursday Next cosa significhi essere dotati di vita propria , senza essere prigionieri di una penna, di una trama dalla quale non posso assolutamente slegarsi. Neanche di un mm. Domande anche ingenue, continue richieste di informazioni banali anche, perché loro il piccolo particolare quotidiano che noi diamo sempre per scontato non sanno nemmeno cosa siano. Incognita allo stato puro. Paura.



Hanno paura provare esperienze nuove, han paura quando Thursday cerca di cambiare alcune carte in tavola nella trama per salvare libri e personaggi ma appena superano questa barriera fin qui invalicabile, scoprono un mondo completamente nuovo, anche con malinconia per la natura con cui son stati creati, ovvero artificialmente e per mano e arbitrarietà di un altro e anche col rimpianto di cio’ che sarebbero potuti essere ma che non sono stati.
Ho provato una sensazione incredibile leggendo FForde fin qui: ti da la sensazione di leggere la lettura, di scavare molto a fondo e scoprire tutto cio’ che è. E’ molto ma molto di piu’ di un semplice hobby. Nei suoi libri Next quando legge puo’ muoversi da un libro all’altro ma anche sentire sapori, vedere colori, sentire caldo, freddo, vento. E l’UltraWords, che impersoni fica la tecnologia, mina la libertà che la lettura regala a chi legge. La produzione meccanica, di trame, di personaggi, contro l’ispirazione, la tecnologia contro la tradizione.
Sarei curioso di sapere cosa ne pensa Fforde a proposito dell’E-book…

Articolo di Andriy

Dettagli del libro

* Titolo: Il pozzo delle trame perdute
* Autore: Fforde Jasper
* Traduttore: Gewurz D. A.
* Editore: Marcos y Marcos
* Data di Pubblicazione: 2007
* Collana: Gli alianti
* ISBN: 8871684656
* ISBN-13: 9788871684659
* Pagine: 400
* Reparto: Narrativa straniera

Jasper Fford alla Libreria del Giallo

5 commenti:

Scéf ha detto...

Ogni volta che leggouna recensione di Fford di Andriy mi vien semre voglia di ingrandire la mia wishlist...
se domani trovo qualcosa lo prendo :)

Palazzo Lavarda ha detto...

Accidenti, Andriy: mi stai incuriosendo sempre più su questa serie. E devo ancora prendermi il primo!!! Ma son tutti nella mia wishlist.

Stefania ha detto...

Matteo sa veramente come scrivere un commento , anzi un fior fior di commento :) e mettere una pulce nell'orecchio e dire che alla libreria del giallo l'ultima volta stavo per prenderne uno dell'autore ma poi ero "confusa" da tutto quel ben di dio e l'ho lasciato li...ecco ora un po' me ne pento! Un autore sicuramente da provare a leggere.

Anonimo ha detto...

E' vero che a qualcuno potrebbe la lettura creare ogni tanto un leggero disorientamento, perchè il passaggio da una situazione all'altra a volte è molto, fin troppo veloce, qualcuno potrebbe trovarlo dispersivo, io dal mio punto di vista dico solo che è un autore straordinario. E credetemi, appena iniziate a leggerlo non potete piu' farne a meno della sua fantasia letteraria.
Ah, sono Matteo.

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Matteo,
come al solito i miei complimenti per la bellissima recensione