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mercoledì 14 novembre 2012

L'esattore - Petros Markaris (Bompiani 2012)



Siamo quattro pensionate, sole. Non abbiamo figli, né cani. Prima ci hanno ridotto le pensioni, la nostra unica entrata. Poi avevamo bisogno di un dottore per farci prescrivere le medicine, ma i dottori erano in sciopero. Quando, finalmente, siamo riusciti ad avere la prescrizione, in farmacia ci hanno detto che non danno le medicine perché la mutua è in debito e quindi avremmo dovuto pagarcele con le nostre pensioni ridotte. Allora abbiamo capito che siamo di peso allo Stato, ai medici, ai farmacisti e a tutta la società. Quindi ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni. Risparmierete sulle nostre quattro pensioni e vivrete meglio

In un paese dove la gente è talmente disperata da togliersi la vita quotidianamente, dove quattro negozi su dieci chiudono, le pensioni vengono tagliate drasticamente e insieme a loro gli stipendi statali, dove i giovani hanno perso la speranza nel futuro e le piazze bruciano assediate da “antagonisti” e da tutte le categorie lavorative, il Supereroe è l’unico che può riportare l’ordine in città.
Ma la città non è Gotham City e quindi nessuna traccia di Batman. Siamo ad Atene e il Supereroe, in una nazione che gli Eroi li ha fatti conoscere al mondo intero, è un serial killer che chiude gli occhi per sempre agli evasori fiscali. Perché in Grecia, come in Italia peraltro, le tasse le pagano proprio in pochi  (la Guardia di Finanza ellenica ha scoperto quest’estate  tassi di evasione fino a 100%  in varie località turistiche sulle isole di Zante (Zacinto)  e Creta seguite dalle isole di Santorini, Naxos  e Mykonos) e quei pochi sono molto ma molto incazzati (scusate il francesismo). Sono guai seri quindi per il personaggio seriale di Petros Markaris il Commissario Charitos, definito dalla critica internazionale il “fratello greco di Maigret” e il “Montalbano di Atene”, che se la deve vedere con un assassino che ricatta i grandi evasori fiscali, inducendoli a pagare le tasse obliate al Fisco se non vogliono essere sottoposti a un vero e proprio “condono tombale” Chi non crede alle minacce dell’ ”Esattore Nazionale (cosi si firma nelle sue missive alle vittime e ai mass media) finisce a guardare le margherite dal di sotto. Visti i primi cadaveri eccellenti, i successivi “informati” preferiscono recarsi all’Agenzia delle Entrate a versare il dovuto.
Charitos non vede sbocchi nell’indagine e nemmeno il suo fidato Dimitrakos (dizionario che è solito consultare nei momenti di relax) gli è d’aiuto questa volta. L’Esattore Nazionale, che si serve di metodi perlomeno eccentrici per togliere la vita agli evasori, è sempre un passo avanti e sta diventando anche l’idolo della popolazione greca onesta visto quanto ha fatto recuperare alle casse dello Stato. La Polizia stessa non sembra essere così smaniosa di arrestare il colpevole. Ma quando l’obiettivo dell’omicida sembra spostarsi sulla “Casta” dei politici allora il Commissario Charitos capisce che il tempo a sua disposizione per risolvere il caso sta per scadere.
Petros Markaris ha scritto un libro che mantiene ritmo e tensione per tutta la sua durata. Una prosa leggera ma tutt’altro che povera. Perfetto l’alternarsi dei piani narrativi. Indagini e vicende private di Charitos si fondono senza disturbare e annoiare il lettore. Humour e dramma convivono nelle fragilità dei personaggi, semplici e ottimamente delineati.
Alla fine forse importerà poco chi si cela dietro la figura dell’Esattore Nazionale perché la vera protagonista del libro è la crisi economica. Quella che induce i giovani ad espatriare o a suicidarsi quando tutto sembra perduto.
La crisi che è entrata in ogni casa perché ormai tutti hanno un parente o un amico che ha perso il lavoro o che è molto vicino a perderlo. La crisi che, secondo la popolazione greca, è responsabilità della famelica Germania.
La crisi che quando uccide non ha bisogno di nascondersi dietro un arma ma ti consuma lentamente mente e corpo.
La crisi che con agghiacciante chiarezza ci sussurra una terribile verità: la povertà fa paura, quasi più paura della morte.

Articolo di Roberto "Lofi" Lofino

Dettagli del libro


  • Formato: Brossura
  • Editore: Bompiani
  • Anno di pubblicazione 2012
  • Collana: Narratori stranieri Bompiani
  • Lingua: Italiano
  • Pagine: 341 
  • Traduttore: A. Di Gregorio
  • Codice EAN: 9788845270376



2 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Idea davvero grandisosa e bellissima recensione.
Un SK così ci vorrebbe pure in Italia, per fare pulizia di furbetti e corruttori.
Invece noi abbiamo "ER BATMAN".
Li mortacci sua.

Scéf ha detto...

con la parlata romana se credibile quanto Cicciolina vergine :D