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lunedì 19 marzo 2012

L’ultimo hacker - Giovanni Ziccardi (Marsilio Ed. 2012)


Sono circondato da librerie in ciliegio alte fino al soffitto, ricolme di tomi giuridici e faldoni impolverati. Custodiscono pratiche scadute da decenni. Il parquet è graffiato. Non ci sono tappeti.
Unica macchia di colore è un dipinto di Thomas Couture, Un giudice va alla corte, affisso in uno dei pochi spazi liberi sul muro

Il mondo informatico e la tecnologia sono ormai parte integrante e necessaria della nostra vita, sempre un maggior numero di azioni che svolgiamo quotidianamente in ambito professionale, commerciale, ludico, di ricerca e di contatto sociale passa attraverso ogni genere di diavolerie elettroniche che suscitano il nostro interesse e attirano, a volte in maniera morbosa, la nostra curiosità.
D’altronde è fantastica la possibilità offerta di fotografare e condividere con altri un determinato momento, fare riprese video per mantenere impressi nella memoria i nostri momenti indimenticabili, chattare e interagire con persone che magari vivono dall’altra parte del mondo. Ma tutto queste straordinarie opportunità quanto ci espongono? Quanto è alto il rischio di subire un’intrusione informatica e vedere violata fraudolentemente la nostra privacy?
Il progresso informatico porta in se un doppio lato della medaglia, può rappresentare un grande alleato o al contrario il peggiore nemico dell’uomo, può migliorare la qualità della nostra vita e al tempo stesso essere un’arma micidiale capace di ritorcersi contro con esiti devastanti.
Parte da queste premesse il romanzo di Giovanni Ziccardi, uno dei massimi esperti italiani della materia qui al debutto nell’ambito del thriller, ad un anno circa della pubblicazione del precedente saggio “Hacker, l’ultima frontiera”, considerata una vera e propria Bibbia dagli amanti dell’informatica.
Protagonista della vicenda è l’avvocato penalista milanese Alessandro Correnti, single impenitente, lievemente misantropo, amante delle moto e, soprattutto, del suo fedelissimo beagle Bonanza, un cane in origine destinato agli illeciti esperimenti scientifici e salvato in extremis da un raid degli animalisti.. Ma Correnti non è un avvocato qualunque: in passato era conosciuto come “DEUS”, uno degli hacker più famosi, temuti e rispettati della rete. Sino ad ora questa prima parte della sua vita era stata chiusa ermeticamente come in una cabina stagna, un segreto inconfessabile da tenere celato, ma l’istinto, la curiosità e la sua vera natura sono duri a morire.
Il passato torna a bussare nella persona di “GOD”, suo mentore all’epoca delle scorribande digitali, chiamato per una conferenza a Milano, nella quale dovrebbe rendere pubbliche scottanti e segrete rivelazioni. Ma proprio mentre si sta apprestando a comunicare alla platea le tanto attese dichiarazioni si accascia improvvisamente stroncato all’apparenza da un infarto. GOD aveva problemi cardiaci e, a causa di ciò, gli era stato impiantato un pacemaker. Ma qualcosa a Correnti puzza di losco e inizia ad indagare in prima persona. Sarà una anomala “autopsia digitale” a rivelare che i sospetti dell’acuto avvocato non sono per nulla infondati.
Ma i guai per Correnti non sono finiti qui: come se non bastasse si trova ad affrontare una squallida causa di pedopornografia che vede imputato alla sbarra un insospettabile architetto, senza contare l’aiuto offerto a un’amica in un’indagine su un pericoloso traffico illegale di cani, che vede coinvolte le organizzazioni criminali dei Paesi dell’Est in combutta alla malavita Italiana.
Da prototipo del perfetto hacker per il quale vige una precisa etica e un grande spirito di cameratismo e solidarietà, Correnti si sposterà in moto, in compagnia dell’inseparabile Bonanza, fino ai suggestivi Sassi di Matera, coadiuvato nella risoluzione delle indagini dal vecchio amico Evey, un altro guru in materia informatica
C’è tantissima carne al fuoco in questo lavoro di Ziccardi e in un certo senso questo aspetto rappresenta un po’ anche il suo tallone d’Achille. La frammentarietà delle indagini parallele fa sentire la mancanza di una solida storia forte, anche le stesse soluzioni dei casi avvengono in maniera precoce e poco articolata, generando, almeno al sottoscritto, un senso di insoddisfazione.
Discorso ben diverso per i messaggi che Ziccardi vuole comunicare al lettore, che escono in maniera coerente e incisiva, soprattutto sul suo credo inerente alla libertà di pensiero e d’informazione senza censura, dove la rete deve fungere da vero e proprio centro democratico catalizzatore delle idee e dei messaggi. Un potere di espressione senza barriere che deve arrivare a tutti, per comprendere e diventare forti e consapevoli. In questo senso l’individuo “hacker” non viene tratteggiato nella accezione sinistra e negativa che siamo abituati a considerare, quanto in una figura chiave strumentale per arrivare a questi importanti obiettivi.
Vanno fatti i complimenti a Ziccardi anche per la capacità di trattare tematiche così complesse e astruse, con un linguaggio accessibile e comprensibile, in grado di arrivare anche ai profani della materia.
Sicuramente Correnti si presta perfettamente a un percorso seriale e questo primo esperimento può dirsi parzialmente riuscito.
Se Ziccardi riuscirà a bilanciare l’insegnamento e domare la sua “deformazione professionale” in funzione dell’intreccio narrativo, (a tratti si ha l’impressione di leggere un saggio camuffato da thriller), sono convinto ci siano i presupposti per riservare in futuro al lettore grandi soddisfazioni.

Articolo di Marco "Killer Mantovano" Piva

Dettagli del libro
  • Formato: Brossura
  • Editore: Marsilio
  • Anno di pubblicazione 2012
  • Collana: Farfalle
  • Lingua: Italiano
  • Pagine: 367
  • Codice EAN: 9788831711272

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