Nuovo appello degli Editori
Riprendiamo la nostra iniziativa relativa alla legge sulle intercettazioni. Anche questa volta abbiamo bisogno del sostegno di tutti gli editori, ai quali abbiamo chiesto di aderire all'appello che qui pubblichiamo.
L'attuale maggioranza di governo sta per approvare in Parlamento una legge che vieta la pubblicazione delle intercettazioni disposte dai magistrati (anche dopo la loro divulgazione alle parti del processo). Una legge – tanto per fare un esempio - secondo cui un'intercettazione potrebbe essere letta in pubblico dall'avvocato della persona intercettata ma non potrebbe essere pubblicata su un giornale. Una legge – per fare un altro esempio – secondo cui la replica di parte prevale sulla ricostruzione di giornalisti e autori neutrali, inquinando proprio l'informazione più responsabile e professionale.
Negli ultimi anni i tentativi di restringere in maniera drastica il diritto di informazione dei cittadini ha suscitato una vasta opposizione nel nostro paese che ha attraversato le più diverse categorie sociali e professionali. Significativamente, anche a livello internazionale, i provvedimenti proposti in Italia dall'attuale maggioranza sulle intercettazioni hanno sollevato forti perplessità perfino da parte di qualificati rappresentanti di istituzioni quali l'Osce, l'Onu e l'Unione Europea.
Nel maggio 2010, in occasione del Salone del libro di Torino, quasi 200 editori italiani di ogni categoria, dimensione e orientamento culturale (insieme a decine di librai in tutta Italia), pur riconoscendo la necessità di tutelare la privacy dei privati cittadini, promossero un appello a difesa della libera informazione e dell'esercizio della critica dei cittadini. Un bene prezioso a cui gli editori tengono particolarmente visto che la libertà di conoscenza è sempre stata strettamente legata alla diffusione dei libri e alla realizzazione di una piena democrazia.
Alla vigilia della Fiera internazionale del libro di Francoforte - dove potremo condividere la nostra preoccupazione con i colleghi editori di tutto il mondo - chiediamo al Governo e al Parlamento di recedere da questo nuovo tentativo di bloccare la diffusione di conoscenze rilevanti e significative sugli atti processuali.
Chiediamo ai colleghi editori e ai librai di firmare questo appello.
Marco Cassini e Daniele di Gennaro
Giuseppe e Alessandro Laterza
Stefano Mauri e Luigi Spagnol
Giuseppe e Alessandro Laterza
Stefano Mauri e Luigi Spagnol
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Invitiamo tutti i cittadini a partecipare alla
Assemblea pubblica
In difesa della libera informazione
In difesa della libera informazione
Domenica 16 ottobre 2001 alle ore 11.00
Teatro Valle occupato
Via del Teatro Valle, Roma
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