E’ dura per Viviane Lancier essere commissario della III DPG a Parigi ed avere una squadra formata da soli uomini, metti che poi arriva pure Augustin Manot che più che poliziotto potrebbe fare il modello nelle sfilate di moda parigine…
Viviane è alle prese con i ‘soliti’ problemi quotidiani, stupri, rapine , traffico di droga, quando le capita fra capo e collo il misterioso e pare del tutto casuale omicidio per rapina di un barbone sul lungo Senna. Ma chi ha interesse a rapinare e uccidere un barbone? Cosa nascondeva nella sacca che custodiva gelosamente? E perché tutti lo chiamavano Victor Hugo?
Iniziano le indagini e nella sacca viene effettivamente ritrovato un sonetto che pare addirittura sia un inedito di Charles Baudelaire, da questa scoperta iniziano una serie di morti ed incidenti tanto che agli occhi della stampa prenderà presto il nome del Sonetto che uccide anche se il contenuto tratta di tutto altro:
“Nuda sul letto , m’aspetta il corpo nero e possente, di una schiava dall’occhio stanco e dalla carne abbandonata”
E sulla scia di collezionisti famosi, grafologi competenti e invidiosi, maghe in contatto con aldilà, assistenti avidi, ex mogli rapaci, figli viziati, Viviane Lancier e il suo prode Augustin cercheranno in tutti i modi di risolvere l’enigma.
Provo sempre interesse quando un uomo crea e fa agire e parlare personaggi femminili, mi incuriosisce vedere come interpreta le donne, ma mi spiace dire che per quanto mi riguarda l’autore fa muovere Viviane attraverso stereotipi un po’ ‘antichi’ e un po’ mai esistiti. La trama è tutt’altro che solida e i personaggi un po’ troppi e troppo confusionari, so che è uscito un secondo romanzo con la stessa protagonista spero che l’autore abbia aggiustato un po’ il tiro, ho provato una vaga noia durante la lettura anche se gli ingredienti ‘mescolati’ meglio avrebbero potuto dare un risultato migliore.
Articolo di Marta Naddeo
Dettagli del libro
- Formato:Rilegato
- Editore:Ponte alle Grazie
- Anno di pubblicazione:2011
- Collana:Romanzi
- Lingua:Italiano
- Titolo originale:La commissaire n'aime point les vers
- Lingua originale:Francese
- Pagine:264
- Traduttore:F. Bruno
- Codice EAN:9788862202305
2 commenti:
Il classico stereotipo della commissaria che si invaghisce del belloccio sottoposto. Però, devo dire, che almeno la penna c'è.
Fabio
Grazie!
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