“Si era fatta le ossa con piccoli spacciatori di strada che vendevano crack al dettaglio. Erano pesci piccoli, certo, ma sparavano anche alla gente. Poi c'erano i cosiddetti 'gratta e vinci': nel palmo della mano potevano avere cristalli di crack o un biglietto della lotteria clandestina, il movimento della mano era virtualmente lo stesso. Lei però era diventata così brava da indovinare da una distanza di sei metri e in base al solo movimento del dito indice se si trattava di crack o semplicemente del lotto. In seguito aveva lavorato sotto copertura nell'inferno della droga e degli omicidi, il Sesto e il Settimo Distretto. Era stato allora che erano cominciati tutti i guai. Era stato quello il motivo per cui due anni della sua vita erano svaniti”
David Baldacci non è uno scrittore qualsiasi. E' uno che con il suo libro d'esordio “Il potere assoluto”, da cui è stato tratto un discreto film con Clint Eastwood protagonista, nel 1996 ha venduto milioni di copie raggiungendo la fama internazionale . Uno che negli States se la gioca con Deaver e Pattersson per quel che riguarda successo e vendite. Uno che conosce perfettamente gli strumenti per creare un thriller di successo e che sa come maneggiarli. Nei suoi libri, da quelli meglio riusciti a quelli che sono piaciuti meno, azione, suspence e colpi di scena non mancano mai. Non è da meno questo suo ultimo lavoro, edito da Mondadori, che sembra essere l'inizio di una serie destinata a proseguire nel tempo con fortuna.
Mason “Mace” Perry è appena uscita dal carcere di di Washington in libertà vigilata. Due anni di gattabuia per colpa di qualcuno che l'ha incastrata. Mace è un ex poliziotto. Una che ha anche la fortuna di essere la sorella di Beth Perry, capo della Polizia di Washington e che deve proprio a lei deve l'uscita prematura dall'inferno. Obiettivo unico: riabilitarsi e rientrare in Polizia dalla porta principale risolvendo un caso da semplice cittadino. Possibilità di riuscita: una su un miliardo - dato che quello che sembra non è - e la presenza in sottofondo di FBI, Cia e Pentagono. Ma il carattere di Mace è duro e con l'aiuto dell'avvocato Roy Kingman cerca di dare un nome all'assassino di Diane Tolliver, collega di Kingman, trovata senza vita all'interno del frigorifero dello studio legale dove lavorava. Beth, sorella più equilibrata e anche più intelligente delle due – altrimenti non l'avrebbero messa a dirigere la Polizia della Capitale degli Stati Uniti, cerca in tutti i modi di impedire a Mace di complicarsi la vita e di commettere quell'errore che potrebbe rispedirla dietro le sbarre. Tentativo ovviamente vano.
Un libro divertente questo “False Accuse” , con molti pregi ma con anche tanti difetti. Trama interessante che spinge a girar pagina volentieri. Niente di non letto altre volte ma il tutto regge fino alla fine con una discreta fluidità. Il ritmo è serrato e le situazioni d'azione sono molteplici e ben descritte. Baldacci solleva anche una seria considerazione riguardo alle operazioni di governo e su quanto i fini possano giustificare i mezzi. Dall'altra parte i personaggi sono bidimensionali e i loro dialoghi non sorprendono per acume e originalità. Il tutto sembra un ottimo film di Bruce Willis dove la ex moglie Demi Moore ha preso il posto della protagonista. Sicuramente come in parecchi di quei films dobbiamo dimenticarci che la fiction ha molte volte poco a che fare con la realtà. Qualche situazione è veramente senza senso ma non altera la godibilità della lettura.
Con il sole, la spiaggia, un Margarita Strawberry Frozen e in edizione economica il libro migliora sicuramente.
Articolo di Roberto "Lofi" Lofino
Dettagli del libro
- Formato:Rilegato
- Editore:Mondadori
- Anno di pubblicazione2011
- Collana:Omnibus
- Lingua:Italiano
- Titolo originale:True Blue
- Lingua originale:Inglese
- Pagine:488
- Traduttore:N. Lamberti
- Codice EAN:9788804607083
- Prezzo: 19,90€
2 commenti:
Ottima analisi dell'amico Roberto, sempre particolarmente a suo agio in questo genere di romanzi!!!
Mai letto nulla di Baldacci.
Non conosco questo autore e a questo punto sono curiosa.... bravo Roberto.....
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