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giovedì 31 marzo 2011

Un delitto argentino – Reynaldo Sietecase (Baldini Castoldi Dalai 2011)


Non tutte le cose cambiano semplicemente aspetto. Ci sono cose che spariscono senza lasciare traccia. Corpi cancellati per sempre. L'acido solforico, nelle giuste dosi, produce questo effetto. Poche ore e la pelle assume la consistenza della pergamena. In quattro giorni i tessuti e i muscoli si dissolvono, lasciando solo una marionetta ridotta all'osso. Dopo una settimana le ossa si cristallizzano. Il processo continua finchè non rimane che un umore nerastro, torbido, con una patina superficiale che lo rende simile al petrolio.

Mariano Màrquez è un brillante avvocato senza scrupoli, dopo una serie di piccole truffe viene arrestato e condannato per frode immobiliare. Qui diventa la star indiscussa, ci sa fare con tutti, guardie e carcerati, è un punto di riferimento, uno su cui si può contare. Ma in carcere la sua mente, già deviata, entra in contatto con la peggiore feccia ed è qui che partorisce l'idea di mettere in atto l'omicidio perfetto, uccidere un uomo, scioglierlo nell'acido e farla franca. Se il cadavere non c'è, la certezza dell'omicidio non esiste. Siamo a Rosario, in Argentina negli anni 80, quelli della dittatura, della strategia del terrore, dei desaparecidos, sono in molti a sparire dalla faccia della terra senza lasciare traccia senza che qualcuno indaghi sulle sparizioni, tanto meno le forze dell'ordine, spesso responsabili. Forte di questo, Mariano punta l'uomo, Gabriel Samid, figlio di un facoltoso imprenditore arabo, ne diventa amico e decide di rapirlo, chiedere un riscatto, sciogliere il suo corpo e sparire a sua volta per godersi il frutto del suo “ingegno”. Ma non ha fatto i conti con l'imprevisto, con il paradosso, in un paese in cui nessuno si chiede dove siano finite migliaia di persone per paura di scomparire a loro volta, la polizia e l'esercito si incaponiscono nelle indagini per scoprire che fine abbia fatto Samid.

Un romanzo ben scritto con uno stile asciutto e diretto che no lascia tregua, interessante sia per la storia che ci viene raccontata da Sietecase sia per le continue incursioni nel politico e sociale argentino di quegli anni, un vero e proprio genocidio di civili: 30.000 desaparecidos, l'appropriazione di 500 figli scomparsi, 2 milioni di persone esiliate. Il personaggio di Mariano è incredibile, affascina tutti, uomini, donne, giovani e vecchi, la sua mente è diabolica, circuisce, crea e disfa storie a suo piacimento; a seconda della persona che si trova davanti, uomo o donna, il suo passato può diventare ricco di avventure fantastiche o triste e da dimenticare, e ci credono tutti, è un incantatore. Corre voce sul web che Jhonny Deep abbia acquistato i diritti del libro e interpreterà la parte di Mariano Marquez, ed è perfetto.

Reynaldo Sietecase (Rosario 1961) è un giornalista e scrittore molto noto nel mondo ispanico. Un delitto argentino è il suo primo romanzo in cui compare l'eroe negativo Mariano Màrquez.

Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura

Dettagli del libro
  • Formato: Brossura
  • Pagine: 199
  • Lingua: Italiano
  • Titolo originale: Un crimen argentino
  • Lingua originale: Spagnolo
  • Editore: Dalai Editore
  • Anno di pubblicazione 2011
  • Codice EAN: 9788860730008
  • Traduttore: E. Aspesi
  • Prezzo: 15,00€

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' un pò che mi gira intorno questo libro e all'ennesima recensione positiva che leggo penso che è ora che lo compri ed inizi a leggerlo, grazie Cristina

Federica R.

Anonimo ha detto...

MOLTO INTERESSANTE merita tanto successo

Briciole di tempo ha detto...

E' un genere di storie che mi hanno sempre appassionato tanto. Brutte storie a dire il vero ma che purtroppo sono anche realtà. Bella recensione, un libro che prenderò in considerazione!