Il retro di copertina dice “Crimini in famiglia. Una storia incalzante, dalle atmosfere hitchcockiane, che non vi farà dormire la notte”.
Inizio il libro una sera, alle 21,30 circa, ci rimango incollata fino a mezzanotte… e lo finisco! Direi che ho preso alla lettera quelle parole.
La scrittura è scorrevolissima alternata all’io narrante della protagonista Inès e le telefonate della figlia adolescente Lali con l’amica del cuore.
Inès trova un biglietto, scritto con il rossetto rosso (quello della copertina… ma che bella che è?) e firmato “Tua”.
Cosa passa nella mente di una moglie che scopre il tradimento del marito? E cosa pensa dopo che ha seguito il marito, lo vede discutere con un’altra donna spingerla a terra dove fatalmente batte la testa e muore?
Quel modo sprezzante di chiamarla Tua, lei … l’altra. Quel voler giustificare le azioni del marito, obnubilando la propria mente a discapito della figlia. Perché c’è anche una figlia e ha la sua parte nel racconto.
La storia si sviluppa con Inès che si crea una sorta di “sceneggiatura” per appoggiare il marito, creargli un alibi, fa le sue scoperte, ragiona, pensa, trova soluzioni. Un viaggio nell’Io psicologico, le gesta che probabilmente la maggior parte delle donne potrebbero compiere in una situazione analoga. Tutto per salvare le apparenze.
Perché secondo Inès, l’importante non è solo essere, ma anche apparire. Per questo parte dal presupposto che la sua è una famiglia benestante e felice. Cosa si può volere di più? Certo ora manca il sesso ma “ho tante cose belle, non devo fissarmi sull’unica che mi manca.”
Non mancano un paio di colpi di scena, che non m’aspettavo, perché “incantata” dai ragionamenti di Inès, non guardavo oltre, a discapito di quell’obiettività che a volte i sentimenti, le emozioni e l’egoismo bloccano la visuale. Fino all’epilogo quasi tragicomico di una famiglia felice e benestante.
Alla fine viene da pensare: fra tutti i protagonisti, quali sono le vittime e quali i colpevoli?
La mia conclusione è che siamo colpevoli delle nostre azioni e nello stesso tempo vittime delle conseguenze che queste azioni creano.
Articolo di Fernanda "Blueberry"
Dettagli del libro
- Listino € 10,00
- Editore Feltrinelli
- Collana I Narratori
- Data uscita 12/01/2011
- Pagine 144, brossura
- Lingua Italiano
- EAN 9788807018411
12 commenti:
Molto, molto interessante, ottima riflessione "siamo colpevoli delle nostre azioni e nello stesso tempo vittime delle conseguenze che queste azioni creano".... E brava Fernanda, mi sa che finisce in w.l.!
Questi thriller "psico-familiari" mi intrigano e incuriosiscono molto. Le indagini sulle dinamiche personali sono talvolta più interessanti delle indagini pure e semplici.
E brava Fe'!
belle considerazioni, Fe....naturalmente sta gia' in wishlist da prima che tu lo cominciassi a leggere O_o ma attendera', perche' ho toccato la soglia dei 190 in attesa!!!!!!!
E' un libro più adatto alle donne. No, un momento, Cristina, Martina,Fernanda...ferme, aspettate un momento! Non ho detto che è un libro di un genere inferiore!Acc...chi mi ha tirato il rossetto...se mi prendevi gli occhiali...e' un libro di sentimento tradito, di introspezione...sì, va bene, oggi anche noi maschietti...e' vero, però tutte quelle sbrodolate via...Cristina ferma, mi fai paura con codesto sguardo strano...insomma ragazze è un libro complesso, per carità di Dio, si legge anche benino, fila via liscio che è un piacere, però diciamolo francamente "Due palle!!!". Ahhh!!! Porc...ferme...Enzo, Marco, Alberto, aiuto!!!...:-)
Fabio
Acc...nessun intervento. Significa che ancora una volta ho sorpassato il limite. In effetti con Fernanda non ho acquisito quella confidenza che ho con Martina e Cristina, anche se qui nel blog mi sembra di conoscervi da tempo.
Allora intervento srrio. A me pare un libro interessante ma nel complesso poco credibile. Dunque acquistatelo!
Fabio
Fabio se le dice e se la canta :D
Giornata un pò particolare dove Jonathan mi ha ridato nuova vita. Domani probabilmente avrò il mento per terra.
Fabio
@Fabio mi hai mandato in confusione!
@Fabio: ieri avevo letto il tuo commento, ma ero di fretta. Una domanda provocatoria: perché l'introspezione è roba da donne? Ogni tanto farebbe bene anche a voi maschietti ;-))))
Fabio, te la sei cercata (io te lo volevo dire ma.....) :D
Ma è giusto così. Ad una provocazione si risponde con un'altra. Io più che da introspezione sarei da analisi ma ormai è troppo tardi per una qualche possibile guarigione. Invece, secondo me, una discussione un pò più seria si potrebbe fare riguardo a certi argomenti che sembrano (dico sembrano, perché non ne sono certo)
più graditi, diciamo così, al mondo femminile che non a quello maschile. Mi riferisco alle storie di amore incasinato dove viene fuori il tradimento, per esempio, come in questa vicenda. Naturalmente mi posso sbagliare e non dico che simili storie siano meno importanti di altre (tutto è importante nella vita) però, insomma, se non ci si stuzzica un pò che gusto c'è...:)
Fabio
Grande Fernanda!!!
A questo romanzo è un po' che faccio la posta...a questo punto finisce direttamente in wishlist! :)
ps. è vero l'introspezione ogni tanto farebbe bene anche ai maschietti! *__^
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