Io, Barthomieu, monaco dell’abbazia di Ruac, ho duecentoventi anni. E questa è la mia storia.
Dopo la lettura dei primi due romanzi di Glenn Cooper, "La biblioteca dei morti" e "Il libro delle anime", non vedevo l'ora di leggere il nuovo romanzo dell' autore americano. Anche in questo caso, Glenn sembra studiare a tavolino il modo di inchiodare il lettore sulle pagine del suo romanzo e, come per i due precedenti, azione e pathos non mancano di certo. Andiamo con ordine.
Affermare che "La mappa del destino" sia più bello dei precedenti non è nemmeno un eufemismo.
La scrittura è di certo migliorata e più matura e l' unico difetto che riesco a trovargli è che lo schema letterario è fin troppo schematizzato, "raffreddando" lo scorrere della lettura e mettendo, come si suol dire, "troppa carne al fuoco".
Sin da "La biblioteca dei morti" Glen Cooper ci ha dimostrato di essere maestro nel saper intrecciare trame narrative sviluppate in epoche differenti e anche in questo caso il romanzo interseca tre periodi storici.
Superando la parte iniziale, arriviamo al secondo blocco narrativo di quando un abate, vissuto per circa 200 anni, scrive un libro in codice, che racconta segreti nascosti (e che evito di accennare per non rovinarvi la lettura), che sarebbe meglio rimanessero tali, tanto che il libro stesso viene murato all' interno del suo monastero.
Il libro torna allo scoperto dopo un incendio nel monastero stesso.
Il manoscritto, gravemente danneggiato, viene inviato a Parigi ad Hugo Pineau, un 'restauratore' che ne inizia così a studiare il contenuto, scoprendo una storia che rasenta quasi il fantastico riguardo a una grotta con dentro dipinti e murales nei pressi dell' abbazia.
Viene quindi arruolato l' archeologo Luc Simard, il personaggio principale del libro, che inizia a esplorare la grotta fino a ritrovarsi davanti a una sorta di labirinto di caverne preistoriche scavate nella roccia, che alla fine lo condurrà all' interno di una camera sorprendente, così come descritto nel libro.
Ma cosa si cela in quella caverna di tanto importante da far sì che la morte inizi ad abbattersi sui membri della equipe dell'archeologo?
Perché l' intero villaggio di Ruac è restio a dar appoggio alla missione archeologica, cercando di ostacolare il lavoro degli studiosi?
Ottima è la caratterizzazione dei personaggi e Simard ne è proprio un esempio.
Quando ebbi modo di parlare con Cooper, lui stesso mi disse che, oltre alla ricerca storica, il maggior tempo per la stesura di un romanzo lo impiega proprio nello studio dei personaggi, e c'è da crederci.
Insomma, un libro che consiglio vivamente.
Articolo di Enzo "BodyCold" Carcello
Dettagli del libro
- Formato: Rilegato
- Pagine: 410
- Lingua: Italiano
- Editore: Nord
- Prezzo: 19.60 €
- Anno di pubblicazione 2011
- Codice EAN: 9788842916710
- Traduttore: A. Rincori, V. Februari
6 commenti:
Letti i primi due, pensavo di averne abbastanza. Ma la recensione di Enzo mi incuriosisce e, ovviamente se lo trovo in biblio, magari mi leggo pure quest'ultimo libro di Cooper. Giusto per vedere se il boss ha ragione... ;-)
il boss ha ragione a prescindere
aamhuahuahuaahuahuahuamhu
Sinceramente il primo l'ho trovato molto originale, il secondo un po' più scontato e avevo già deciso che il terzo non l'avrei acquistato. A questo punto son dubbioso.
Proposta interessante per un autore molto al centro dell'attenzione nell'ultimo periodo. Forse fa parte, a mio avviso, di un settore nello specifico parecchio inflazionato. Mi sembra però che la casa editrice NORD si stia muovendo molto bene nel promuoverlo ai lettori.
Il romanzo è, secondo me, ben più divertente del duo della Biblioteca...certo, come dice il Killer siamo in un settore un po' inflazionato, ma il romanzo fa passare una paio di serate veramente piacevoli!
Andrea (Pegasus Descending)
Enzo ha incuriosito pure la sottoscritta...da prendere in biblio!
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