_

mercoledì 30 marzo 2011

Il tuo cuore mi appartiene - Dean Koontz (Sperling and Kupfer 2011)


Il cuore.
Tutto il romanzo ruota intorno a questo elemento, inteso ovviamente come organo vitale per ogni essere vivente, ma anche come simbolo di una storia d'amore, così come fulcro, nucleo di ogni storia che si racconta.

Ryan Perry ha avuto tutto dalla vita: successo nel lavoro, ricchezza, fama, ma non è ancora riuscito ad ottenere la cosa a cui tiene di più: il cuore della sua amata.
Tutto il suo mondo comincia a traballare quando si manifestano i primi anomali segnali del suo problema cardiologico; manie di persecuzione, sospetti, strani rumori ed altrettanto inconsuete visioni cominciano a materializzarsi nella vita di Ryan, ma tutto sembra andare per il meglio quando, costretto dall'evoluzione della patologia a sottoporsi ad un trapianto di cuore per risolvere definitivamente il suo grave problema, tutte questi sintomi spariscono.
Appunto, sembra....
Da quel momento in avanti inizia una serie ancora più strana di situazioni misteriose culminanti con il drammatico incontro con una giovane orientale che reclama “ciò che le appartiene”.

Malgrado il titolo sveli molto sulla trama, è un buon romanzo, classico stile Koontz, con un protagonista perseguitato e un corollario di personaggi di contorno ben delineati, anche se molti fanno solo una fugace apparizione e l'autore li abbandona senza svilupparne ulteriori implicazioni. A differenza degli ultimi lavori, il finale è più sensato, in quanto questa volta l'autore dà un senso logico agli avvenimenti senza chiudere la storia in maniera scadente, frettolosa e poco originale. Anche in questo racconto le situazioni umoristiche e ai confini del paranormale che da sempre contraddistinguono i racconti di Koontz non mancano e ne fanno uno dei punti di forza.

Una nota a margine: leggendo questo racconto mi è salito un senso di irrequietudine e di ansia legato alla patologia del protagonista, ci si sente in qualche maniera coinvolti nel suo problema e mi è venuto naturale, mano a mano che il racconto procedeva, continuare a portare la mano sulla parte sinistra del petto per assicurarsi che il tutto funzionasse regolarmente...

Articolo di picchio

Dettagli del libro
  • Formato: Rilegato
  • Pagine: 337
  • Lingua: Italiano
  • Titolo originale: Your Heart Belongs to Me
  • Lingua originale: Inglese
  • Editore: Sperling & Kupfer
  • Anno di pubblicazione 2011
  • Codice EAN: 9788820049782
  • Traduttore: T. Dobner 
  • prezzo: 19,90€

6 commenti:

Cristing ha detto...

Un autore che ancora non conosco! Potrei inziare da questo romanzo, il titolo è veramente bello e l'analisi ottima, bravo Emilio.

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Koontz è uno degli autori contemporanei più prolifici ancora in attività. Nonostante la sua relativamente giovane età ha una produzione sterminata, che spazia dalla fantascienza, al thriller, all'horror. Occhio però a pescare nel mazzo a caso perchè la qualità è abbastanza altalenante (cosa intuibile visto la produzione a "catena di montaggio"). Questo comunque ispira tantissimo pure a me, nonostante da ipocondriaco della peggiore specie, mi mandi parecchio in crisi.
A tal proposito il commento finale di Picchio è inquietante.

Martina S. ha detto...

Un benevenuto al nostro "Picchio" recensore. Però, almeno da come l'ha descritta Picchio, la patologia che porta al trapianto cardiaco mi sembra alquanto strana ;-)

skunkie ha detto...

artina, mi chiedevo la stessa cosa ^__^
mai letto Koontz, forse proprio a causa dei motivi scritti dal Killer....troppo prolifico, troppo giovane, cosa scegliere? considerando che il mio genere per eccellenza e' psychothriller, questo lascia intravedere qualcosa di interessante.....

Stefania ha detto...

E bravo Emilio :)))))
Koonz mi piace, ho letto alcuni suoi romanzi, diversi anni fa, su tutti Intensity, per me uno dei migliori sul genere. Avrò una decina di suoi romanzi, la metà ancora da leggere. Li reperisco però esclusivamente nell'usato, quando trovo l'occasione, ecc. Genere che mi è sempre piaciuto, quasi quasi la recensione di Picchio mi ha fatto venire voglia di riprenderlo in mano!

Stefano ha detto...

Koontz è un grande scrittore. Per chi ancora non lo avesse letto, mi permetto di suggerire Il fiume nero dell'anima, autentico capolavoro.