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martedì 4 gennaio 2011

Ragnatele d’inganni - Caroline Graham (Baldini Castoldi & Dalai 2010)


Il corpo senza vita di Emily Simpson fu ritrovato steso a terra davanti al caminetto, nel salotto di casa sua, Beehive Cottage.
Fu il postino a trovarla così. Non ricevendo risposta alla porta guardò in casa attraverso una delle finestre e andò di corsa a chiamare Lucy Bellringer, amica della signorina Simpson e l’unica in possesso di una copia delle chiavi del cottage. La signorina Bellringer chiamò il medico, il dottor Lessiter che ne constatò la morte dichiarando che si era trattato di un collasso cardiaco, probabilmente dovuto ad una brutta caduta.
Ma Lucy Bellringer non credeva che la verità fosse questa. La sua amica, nonostante l’età, godeva di ottima salute, e poi c’erano molte cose strane che non la convincevano, fu per questo che decise di andare dalla polizia e riportare i suoi sospetti all’ispettore Tom Barnaby. “Era sua ferma convinzione, basata su trent’anni di osservazioni e di esperienze, che nessuno agiva mai in maniera contraria al proprio carattere…Tuttavia la signorina Simpson, l’ultimo giorno della sua vita, aveva fatto alcune cose strane e chi la conosceva bene fin dall’infanzia diceva che erano in contrasto con le sue abitudini. Oltre a essere strano, questo fatto era anche interessante.” Così l’ispettore Barnaby decise di occuparsene.

Un tipo strano Barnaby. “Un uomo grosso e pesante, spesso molto brusco e con un’aria di bonario paternalismo.” Questo pensa di lui il sergente Gavin Troy che collabora al caso. Questa strana coppia inizia a muoversi nell’alta borghesia di Badger’s Dift, dove le case hanno tutte dei nomi poetici (Tye House, Holly Cottage…), anche se in questo posto di poetico non c’è niente, dove tutti si conoscono, molti si odiano e l’ipocrisia regna sovrana. E’ scavando fra le vite dei protagonisti, ascoltando le loro storie e osservandone i movimenti che Barnaby forse riuscirà a risalire alla verità.

Ragnatele d’inganni di Caroline Graham è un romanzo pubblicato per la prima volta nel 1987. E’ il primo di sette romanzi con protagonista l’ispettore Tom Barnaby, nel 1989 ha ricevuto il Mistery Riders of America Macavity Award, premio spettante al miglior romanzo mistery di debutto. Da questi romanzi è stata tratta anche una serie tv attualmente ancora in onda e probabilmente è proprio questo che ha spinto la Baldini Castoldi Dalai a ristamparlo permettendo a chi come me non conosceva Caroline Graham di apprezzarla.
Lo stile narrativo, le ambientazioni realistiche, l’ottima caratterizzazione dei personaggi e il metodo investigativo del protagonista ricordano un po’ i romanzi di Agatha Christie (anche se in questo caso si tratta di storie abbastanza contemporanee) ed Elizabeth George, due scrittrici che amo molto.
Barnaby procede con cautela, esamina le varie prove, interroga i sospettati e quando la sera torna a casa da sua moglie Joyce (rigorosamente dopo l’ora di cena perché Joyce è una pessima cuoca) rielabora le informazioni raccolte durante il giorno parlandone con lei, più per riflessione personale che per confidenza.
Mi è piaciuto molto questo romanzo. E’ stata una lettura rilassante ma che comunque costringe ad aguzzare l’ingegno perché non è facile dare un volto all’assassino. Consigliatissimo a chi come me ama il giallo classico e le atmosfere old english.

Articolo di Marianna "Mari" De Rossi

Dettagli del libro
  • Autore/i: Caroline Graham
  • Tradotto da: L. Talluri
  • Editore: B.C. Dalai Editore
  • Collana: Romanzi e racconti
  • Pagine: 254
  • Prezzo € 17.00
  • Formato: Libro in brossura
  • Data di pubblicazione: 2010
  • ISBN 13: 9788860737304

4 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Posseggo l'edizione da edicola dei gialli mondadori del presente romanzo, acquistata per pochi euro. Rimango perplesso dalla scelta dell'editore di vendere il romanzo a prezzo pieno. Mi sembra che questa politica di riacquistare i diritti e riproporre le opere ai lettori, spacciandole per novità, si stia diffondendo in maniera pericolosa.
Brava Mari a mettere in evidenza la cosa, anche perchè in maniera furba (ovviamente) nella seconda di copertina non se ne fa riferimento.

Martina S. ha detto...

Allora lo metto in wishlist, ma col proposito di ricercare lla vecchia edizione GM in qualche sito dell'usato.

Briciole di tempo ha detto...

@Marco: in parte sono d'accordo con te perchè da lettrice accanita trovo che il prezzo dei libri sia veramente troppo caro però è anche vero che la ristampa di alcuni titoli permette di recuperare romanzi che altrimenti verrebbero dimenticati. Forse dovrebbero imporre alle ristampe un prezzo più basso!

@Martina: mentre lo leggevo pensavo proprio a te. Sono sicura che ti piacerà!

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Infatti Mari. Giustissima l'opera di recupero ma scorretto il sciacallaggio: il prezzo deve essere più basso secondo me.