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venerdì 13 agosto 2010

Un gioco da ragazze - Andrea Cotti


Questo libro rappresenta il primo ingresso del simpatico scrittore – sceneggiatore Andrea Cotti nei peccaminosi territori della narrativa noir. Romanzo che conferma la buona predisposizione dell’autore bolognese per il genere, ed esperimento in linea di massima riuscito che mi auguro fortemente possa essere bissato in un futuro non troppo lontano.
“Un gioco da ragazze” è il classico romanzo che, personalmente, definisco “da bere”, nel senso che una volta immerso nella lettura ne hai la necessità impellente di finirlo, primariamente per il forte impatto e interesse che genera la storia e pure per gli evidenti pregi nella costruzione stilistica.
In un paese della provincia bolognese, in una villetta di un quartiere popolato da famiglie benestanti, vengono ritrovati i corpi orrendamente massacrati a coltellate di tre persone: padre, madre e figlia. Unica sopravvissuta alla mattanza la figlia minorenne Elena, che presenta comunque i segni inequivocabili di una consumata violenza carnale. Gli indizi concentrano immediatamente le indagini sul quarantenne vicino di casa Stefano Grandi, che aveva preso una sbandata per la giovane ragazza. Sospetti che diventano subito certezze visto l’improvvisa fuga dell’uomo. Inizia la caccia al sospettato ma qualcosa non convince gli inquirenti, coordinati dalla giovane ispettrice Giulia Vita, responsabile delle indagini.
La vicenda narrata in “Un gioco da ragazze” non può fare tornare alla memoria gli oscuri fantasmi di un inquietante caso di cronaca giudiziaria italiana, un delitto che anni fa ha sconvolto profondamente l’opinione pubblica. Una opinione pubblica troppo spesso rassicurata nel vedersi sbattere il mostro in prima pagina, nelle sembianze dell’immigrato di turno, e incapace di credere che il male si possa celare negli sguardi innocenti di giovani adolescenti, per i quali la violenza diventa l’unica soluzione per trovare una finta libertà e dove il sesso è la sola merce di scambio. Giovani lolite che, come delle consumate femmes fatale, usano l’arma della seduzione per raggiungere i propri scopi meschini.
“Un gioco da ragazze” è un noir torbido e vizioso, narrato con uno stile secco, graffiante ed essenziale. Il pregio di questa scelta stilistica ne favorisce indubbiamente la lettura, in quanto non ci sono “allungamenti del brodo” inutili, tutto è essenziale ai fini del contesto narrativo. Raccontato in due sequenze temporali diverse (prima e dopo del delitto), Cotti ti trascina nel suo incubo, alla lenta scoperta del perché si è arrivato a commettere questi atroci fatti fino alla soluzione definitiva dell’allucinante vicenda.
Mi preme sottolineare che il romanzo paga pure qualche peccato di “gioventù” e ingenuità di troppo: in primis avrei gradito una maggiore caratterizzazione delle amiche di Elena, tanto importanti ai fini della storia, ma colpevolmente trascurate fino quasi al termine del romanzo. Inoltre personalmente ho trovato il finale un po’ tirato per i capelli e, viste le premesse, un po’ deludente. Nel complesso “Un gioco da ragazze” rimane comunque un ottimo punto di partenza e un utile tassello per una seconda prova più matura e soddisfacente. Il libro fa ben sperare.
Ricordo che dal libro di Andrea Cotti è stata effettuata una trasposizione cinematografica sotto la regia di Matteo Rovere. Sulla qualità della pellicola mi riserbo un giudizio a posteriori ma sono curioso di verificarlo molto presto.
E anche “Il Cotti” l’abbiamo cotto e servito.

Dettagli del libro
  • Titolo: Un gioco da ragazze
  • Autore: Cotti Andrea
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Colorado noir
  • Data di Pubblicazione: 2005
  • ISBN: 8804545321
  • ISBN-13: 9788804545323
  • Pagine: 400
  • Reparto: Narrativa italiana


P.S. due parole sul film (visto che nel frattempo sono riuscito a vedere la pellicola). Nella trasposizione cinematografica il romanzo di Andrea ne esce totalmente snaturato, la sceneggiatura è stata rivista completamente e dalla vicenda narrata nel romanzo rimane ben poco. Il risultato è, secondo me, abbastanza deludente e il messaggio che arriva al pubblico è confuso e poco incisivo. Unica nota positiva per la bella Chiara Chiti (l’attrice che da il volto a Elena) che ha decisamente il suo perché.



Uscita in Italia: 7 novembre 2008 (v.m. 14 anni)
Distribuzione: 01 Distribution
Titolo originale: “Un gioco da ragazze”
Genere: drammatico
Regia: Matteo Rovere
Sceneggiatura: Teresa Ciabatti, Andrea Cotti, Sandrone Dazieri, Matteo Rovere (liberamente basato sull’omonimo romanzo di Andrea Cotti)
Musiche: Andrea Farri
Cast: Chiara Chiti, Nadir Caselli, Desireé Noferini, Filippo Nigro, Chiara Paoli, Stefano Santospago, Franco Olivero, Elisabetta Piccolomini, Cecilia Carponi, Diana Albo, Tommaso Ramenghi

Articolo di Marco "Killer Mantovano" Piva

6 commenti:

Martina S. ha detto...

Davvero da Marco c'è tanto da imparare, nel scrivere le recensioni! Anche quando un libro non è esattamente il mio genere, sa suscitare curiosità e voglia di leggere il libro.

Cristing ha detto...

In effetti quando ho iniziato a leggere la recensione ho subito pensato a quel fattaccio di cronaca... Ottima analisi Killer mi hai incuriosito molto...

Anonimo ha detto...

Mi pare una recensione equilibrata che ho molto apprezzato.
Fabio Lotti

eccozucca ha detto...

Grande Killer ^_^ una recensione splendida un noir da avere assolutamente !

Lofi ha detto...

Killer ci mandi in rovina. Ogni recensione un libro da acquistare!!! Grande! :)))

Briciole di tempo ha detto...

Complimenti Marco, la tua recensione mi è piaciuta molto e il libro sembra veramente interessante!