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sabato 26 giugno 2010

Enigmi & Misteri - Autori Vari


I quindici migliori racconti dell'età d'oro del giallo scelti dai maestri del genere e dai critici più autorevoli

Pubblicare antologie di racconti gialli, dei migliori racconti gialli mai scritti e pubblicati, è una cosa che ha sempre suscitato l'interesse di critici e autori del settore. Lo hanno fatto grandi autori come Isaac Asimov (Isaac Asimov Presents the Best Crime Stories of the 19th Century, 1989), Ellery Queen (101 Years' Entertainment The Great Detective Stories 1841-1941, 1941), Dorothy Sayers (Great Tales of Detection, 1936). E pure grandi critici come Barzun & Taylor (A Catalogue of Crime, 1971), Gorman & Breen (Sleuths of the Century, 2000), per citarne solo alcuni.
Nel caso di questo volume, l'idea di Polillo aggiunge qualcosa in più alla semplice compilazione di un'antologia: raccogliere e pubblicare 15 storie dell'età d'oro del giallo che hanno avuto degli “sponsor d'eccezione”, come dice l'editore stesso nella nota introduttiva. Ovvero storie considerate capolavori del loro genere proprio dai critici e scrittori citati prima. Leggere quindi questi racconti è quasi una sfida, il lettore pensa: “Vediamo se Ellery Queen aveva ragione nel giudicare questo racconto, o se aveva ragione la Christie nello scegliere Il villino degli usignoli come suo migliore...”
Il livello generale di qualità è senz'altro alto: alcuni racconti sono vere proprie chicche del giallo classico, altri un po' meno, ma forse solo perché il lettore di lunga data sa già quali possono essere le soluzioni dei vari casi e riesce a indovinare facilmente whodunit.

Robert Barr – Il grande mistero di Pegram
La particolarità di questo racconto è che propone la prima parodia di Sherlock Holmes, che qui diventa Sherlaw Kombs. Si legge davvero con gusto e la sorprendente, divertentissima nel suo genere, soluzione finale è degna della miglior satira.

Anthony Berkeley – Il caso vendicatore
Da questo racconto ha origine anche il romanzo Il caso dei cioccolatini avvelenati (I bassotti n. 5). La trama è ben congegnata e Roger Sheringham, il detective dilettante creato da Berkeley, dà qui una grande prova delle sue capacità deduttive.

Agatha Christie – Il villino degli usignoli
Uno dei grandi pregi, secondo me, di questo racconto è l'atmosfera. Il titolo e lo scenario iniziale presentano un quadretto idilliaco e sereno. Ma ben presto la tensione cresce e l'idillio si trasforma in puro panico, sotto l'abile penna della Christie.

John Collier – Un sabato di pioggia
Il tono del racconto è decisamente ironico e surreale, così come la soluzione ideata dall'autore.

Carter Dickson – Il delitto nella stanza che non c'è
La lettura di questo racconto non mi ha sorpreso più di tanto perché ne avevo già letto uno simile di Agatha Christie anni fa, anche se il dettaglio su cui si basa la soluzione di Carter Dickson (pseudonimo di John Dickson Carr) è abbastanza originale.

Richard Austin Freeman – Il sigillo di Nabucodonosor
Qui le prove materiali la fanno da padrone. Non per nulla il dottor Thorndyke è considerato il primo “investigatore scientifico” per eccellenza.

David Frome – La banconota da 5 sterline
David Frome è lo pseudonimo dell'americana Zenith Jones Brown. I delitti di Hammersmith (I bassotti n. 64) è considerato il suo capolavoro. Nel romanzo presenta il personaggio di Mr Pinkerton, protagonista anche di questo racconto. Qui il metodo ideato per uccidere è quanto mai ingegnoso e fuori dal comune.

Susan Glaspell – Una giuria di sue pari
In questo racconto viene approfondito anche il lato 'psicologico' del delitto ed è molto interessante il punto di vista femminile sul caso.

Milward Kennedy – Un poliziotto zelante
La costruzione classica del racconto è un po' prevedibile e alcuni elementi della trama sono facilmente intuibili, prevedibilità che viene però riscattata dal finale insolito.

Ronald A. Knox – Il movente
Di tutta la raccolta questo è il racconto che mi ha impressionato meno positivamente. La tensione narrativa e la suspense non sono al massimo e il movente non mi ha colpito particolarmente.

Melville Davisson Post – Un atto di Dio
Ambientato in una comunità rurale della Virginia prima della Guerra Civile, l'originalità del racconto sta soprattutto nell'indizio che permette a Zio Abner, uno dei protagonisti delle avventure create da Post, di arrivare alla soluzione del caso.

Ellery Queen – L'orologio sotto la campana di vetro
Leggere le avventure di Ellery Queen è sempre molto piacevole, ma in questo caso siamo senz'altro nell'eccellenza dei racconti gialli classici: un esempio perfetto di investigazione deduttiva. E non si può dire altro per non rovinare la sorpresa a chi lo leggerà.

Dorothy L. Sayers – Sospetto
La Sayers, creatrice del raffinato investigatore lord Peter Wimsey, è considerata fra i più importanti giallisti classici, la più popolare scrittrice di gialli dopo la Christie. In realtà questo racconto, pur ben costruito e di piacevole lettura, non sorprende più di tanto un lettore smaliziato.

Vincent Starrett – L'undicesimo giurato
L'atmosfera da legal thriller ante litteram cattura subito l'interesse del lettore e la suspense si mantiene bene per quasi tutto il racconto. Dico quasi perché alla fine si capisce che la risposta alla domanda finale non può che essere una sola.

Israel Zangwill – Farsi beffe del boia
Zangwill, autore di fine '800 dall'intensa attività letteraria, scrisse però un solo romanzo giallo: Il grande mistero di Bow (I bassotti n. 52), considerato il primo esempio di camera chiusa. Ho trovato questo racconto semplicemente geniale non solo per l'inganno perpetrato durante il suo svolgimento, ma anche e soprattutto per il finale. Da leggere e gustare pagina per pagina.

Articolo di Martina “Palazzo Lavarda” Sartor

Dettagli del libro

  • Titolo: Enigmi & Misteri
  • Autore: vari
  • Editore: Polillo
  • Collana: I Bassotti - n. 63
  • Anno: 2008
  • Pagine: 364
  • ISBN: 9788881543229
  • Prezzo: Euro 14,40

4 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Bravissima Martina. Analisi esaustiva di una fantastica raccolta di racconti che periodicamente Polillo ci regala con la sua collana "I Bassotti".
Nell'ambito del mystery classico ho sempre preferito la forma romanzo ma con questi scrittori sopraffini va bene qualsiasi cosa :-)
Complimenti.

Martina S. ha detto...

Grazie! Anch'io leggo meno racconti, rispetto ai romanzi, ma le raccolte Polillo le divoro letteralmente. Ed è sempre difficile che trovi un racconto 'scarso', in ognuna di esse.

Anonimo ha detto...

Letto appena uscito. Concordo con Martina la cui passione è coinvolgente.
Fabio Lotti

Cristing ha detto...

Bravissima Martina! Ottima recensione....