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martedì 16 marzo 2010

Shutter Island. Graphic novel - Stefano Ascari e Andrea Riccadonna



Anche questa volta non siamo i soli a sbarcare sull’isola di Shutter. Anche questa volta siamo in compagnia di personaggi ambigui, di vicende opache, di rimandi accennati. Anche questa volta una storia incredibile e affascinante vede la luce, ma questa volta a dargli vita sono le tavole del graphic novel disegnato da Andrea Riccadonna e sceneggiato da Stefano Ascari, per Edizioni BD. Adattamento del romanzo omonimo di Dennis Lehane - una delle voci più autorevoli del noir moderno, anche autore del romanzo di successo Mystic River - Shutter Island ci trascina nelle vicende oscure dell’esistenza di Teddy Daniels e del suo collega Chuck Aule, agenti federali alle prese con la misteriosa scomparsa di una paziente, Rachel Solando, in fuga dall’ospedale psichiatrico Ashecliffe sull’isola di Shutter, a venti minuti da Boston. L’isolamento in cui cade la terraferma, con l’interruzione di tutte le vie di comunicazione a causa di complicanze atmosferiche, crea uno stato di confusione e di ansia tanto nel protagonista quanto nel lettore, cui di volta in volta viene svelato uno dei tasselli che condurranno alla verità. E quelle tessere del puzzle devono necessariamente essere messe insieme prima che sia troppo tardi, prima che le forze oscure incarnate dal potere federale possano ricominciare a giocare con le vite dei più deboli oppure prima che le paranoie alberghino ancora una volta nella mente del protagonista.
Ogni capitolo si conclude con una tavola resa interamente nera, come a voler sollecitare uno stato di angoscia per ciò che ancora è ignoto. Ogni inizio capitolo si apre con una citazione e con una delle tracce che compongono l’enigma: il nome delle vittime di una vicenda a cavallo tra sogno e realtà.


Questa frontiera è segnalata dalle sequenze oniriche, realizzate da Maurizio Rosenzweig, che si succedono fino a raggiungere il punto di non ritorno nel momento in cui, pur non rinviando allo stile grafico che contraddistingue il passaggio alla visione onirica, non riconosciamo più il confine sottile tra sogno e realtà.
L’esasperazione dei tratti del volto dei diversi personaggi guida il lettore attraverso quel cambiamento giocato sulla percezione di ciò che è reale e di ciò che non lo è, nell’illusione di aver scovato il personaggio in cui si cela la colpa, la cattiveria, l’ignominia, grazie a un’espressione, a un gesto, all’ombra accentuata di un volto, intenta a formare una sostanza velatamente malvagia. Troppo facile, ma di questo saremo consapevoli solo alla fine della lettura, o forse no?!
In appendice al volume la trascrizione dell’intervista radiofonica fatta a Dennis Lehane nel 2005 ci parla degli inizi della sua carriera di scrittore, dei suoi maestri, delle diverse fonti di ispirazione, ma racconta anche dei suoi luoghi e in particolare di Boston, una città che amo da sempre e della quale - grazie alle parole dell’autore e alla scelta di riportare questa intervista in calce ad una storia a fumetti - posso comprendere anche quei lati “oscuri” solitamente poco manifesti. Anche qui, la doppia faccia prevale sulla convinzione che ad ogni cosa si possa attribuire un'unica insindacabile soluzione.
Perché “Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”. William Shakespeare, La Tempesta, Atto IV (da Shutter Island – Graphic Novel).

Articolo di Greco Cristina

Dettagli del libro
  • # Collana: Edizioni BD, Alta Fedeltà
  • # Autori: Stefano Ascari, Andrea Riccadonna
  • # Genere: Thriller, Noir
  • # Formato: 15x21 cm, cart, con sovr.
  • # Pagine: 120
  • # Prezzo:€ 15.00
  • # ISBN: 978-88-6123-525-0

3 commenti:

Matteo ha detto...

Bella recensione Cri. Sto leggendo intanto il libro, se mi è piaciuto, e dopo che sarò andato a vedere il film, posso pure pensare di prendermelo, se lo trovo al Libraccio sarebbe perfetto:-) Interessante pero'.

Marta ha detto...

Tenendo conto che già il libro non mi è piaciuto, tenendo conto che i fumetti graphic novel non fanno per me, diciamo che soprassiedo :D

Però bisogna tener conto del bell'articolo e della passione che Cristina comunica in questa recensione. Brava Cri :)

gc ha detto...

Grazie Matteo e Marta.
Ho visto il film e mi è piaciuto. Il libro ancora non l'ho letto, ma sono curiosa.
:)