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sabato 23 gennaio 2010

Pioggia al neon - James Lee Burke



E’ il timore di Dio a porre le domande. Il mio sacrificio è accettabile?

Sapete perchè si aspetta mezzanotte per friggere i peccatori? La gente dorme, le luci sono spente, c’è più corrente che spinge sui cavi. Nel penitenziario di Angola Johnny Massina sta per chiudere in bellezza. Per liberarsi la coscienza è il momento giusto, specie se si è in debito con Dave Robicheaux. Al tenente della omicidi una soffiata può servire, i colombiani sono interessati a che si metta a riposo. C’entra il cadavere della ragazza che ha trovato nel bayou pescando persici. Quella doveva mangiarsela un alligatore, invece, colpa sua, è finita dal coroner e di buchi nelle braccia ce n’è qualcuno di troppo. Sul referto è morta per annegamento, ma l’esame autoptico no, quello non si può fare.
Dave insiste, incalza, il caso non finirà in archivio. Assieme al partner Pourcel l’indagine solleva lo sporco dai tappeti, provoca reazioni scomposte, mostra dove finisce la volontà di riscatto. Sotto una coltre di luridi giochi di potere, traffici di armi, di coca e di persone, si spiega come sia semplice in fondo far soldi sulla pelle degli altri.
Parrebbe storia antica nell’america reaganiana, i mezzi non contano se il fine è lotta strenua all’invasore. Insolito come questo lo racconti uno scrittore di genere, come si preoccupi, dietro alla formula collaudata, di alzare una voce critica, forte di vibrante offesa per il marcio delle istituzioni e negli uomini che le rappresentano. Non è cosa comune, e questo fa la differenza, nell’esordio, come nei seguiti, della pioggia che riverbera di luce sull’asfalto.
Protagonista di questo tempo è Dave Robicheaux, splendida icona delle terre dei cajun, un uomo un codice morale, senso dell’onore, determinazione e intento irriducibili. Burke ne disegna una personalità complessa, sempre pronta all’autoanalisi, non priva di un particolare rigore. Il detective del Bayou Teche nasce già adulto, svezzato ai mali del mondo, la visione delle cose senza i toni del grigio. C’è empatia ed immedesimazione nei deboli, nelle voci stanche e rassegnate, nelle pedine sacrificate ad un gioco più grande.
Da qui in poi sarà una promessa da rinnovare, con un impeto religioso che gli viene dal suo essere cattolico, lui e questo Dio con cui fa ammenda nella condizione più nera, sotto gli influssi dell’alcool o i rimorsi di esser vivo. Solo le luci, i profumi e gli echi di una Lousiana abbacinante gli sono di conforto, un intervallo per l’anima, per cui riprendersi a pensare, a razionalizzare, tra il bene ed il male quale scelta fare. Una Lousiana che Burke ritrae con liriche pennellate, incroci di colori su ramificazioni, variabili di suoni diffuse su sentieri di cui non si scorge la fine.

Articolo di Frankie Machine

Dettagli del libro
  • Autore: Burke James L.
  • Editore: Meridiano Zero
  • Genere: letterature straniere: testi
  • Collana: Meridianonero
  • Traduttore: Orsato G.
  • Pagine: 286
  • ISBN: 8882371476
  • ISBN-13: 9788882371470
  • Data pubblicazione: 2007


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Che bellezza: ho ancora tutto Burke da leggere.

Marta ha detto...

Frankie come al solito ineccepibile e preciso. :)

Anonimo ha detto...

Frankie, bella rece, ho afferrato l'idea :))
gracy

Martina S. ha detto...

Mai letto Burke, ma mi piacerebbe. L'ambientazione in Louisiana mi intriga.

Frankie Machine ha detto...

Martina dai, vieni a fare un giro Baton Rouge con me!! XD