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venerdì 2 ottobre 2009

Il bambino nel bosco - Karin Fossum



Ho conosciuto K. Fossum con il thriller “Lo sguardo di uno sconosciuto” da cui, poco tempo fa, è stato tratto il film “La ragazza del lago” e, con questo suo altro splendido romanzo, è entrata direttamente nella lista delle mie autrici preferite!
L’argomento di questo romanzo è duro: una coppia, passeggiando nel bosco, trova il cadavere di un bambino di 8 anni, nudo dalla vita in giù... La paura dilaga nel piccolo centro, soprattutto quando sparisce anche un secondo ragazzo. L'ispettore Sejer si troverà tra le mani un'indagine scottante, che tocca argomenti che causano imbarazzo, che cerca svelare segreti che si vogliono tenere nascosti, causando reazioni di vario tipo nei protagonisti, diretti ed indiretti, della vicenda.

La Fossum affronta questo argomento con grande rispetto e discrezione, senza eccedere con descrizioni violente e dettagliate che hanno il solo scopo di colpire il lettore; l’attenzione è infatti puntata su altri aspetti, primo tra tutti il tentativo di capire le motivazioni di certi delitti, le pulsioni che portano a tali gesti estremi, esaminando quindi la vicenda non sono dal punto di vista dei familiari delle vittime, ma anche di coloro che si trovano dall’altra parte, i carnefici.

L’ispettore Sejer è un protagonista che affascina, silenzioso, riflessivo e pacato, affronta i casi basandosi su un’attenta analisi psicologica dei potenziali colpevoli; umano e con un grande cuore, la sua figura riesce a dare spessore e profondità ad ogni situazione, infatti - attraverso le sue riflessioni - la Fossum affronta nei suoi romanzi alcuni tra i temi più scottanti dell'età moderna.
Il doppio finale è inaspettato e fa riflettere su quanto, a volte, basti davvero poco per distruggere una vita. Notevole.

Articolo di Sharmas

Dettagli del libro
  • Autore: Fossum Karin
  • Editore: Frassinelli
  • Genere: letterature straniere: testi
  • Collana: Narrativa
  • Traduttore: Podestà Heir M.
  • Pagine: 248
  • ISBN: 8876848568
  • ISBN-13: 9788876848568
  • Data pubblicazione: Apr 2008

12 commenti:

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Ho visto il film "La ragazza del lago" tratto dal libro che ha indicato Sharmas e devo dire che l'avevo molto apprezzato per le atmosfere e la recitazione.
Mi è sembrata deboluccia invece la soluzione finale dell'enigma ma in generale è il classico genere di gialli che piace a me.
Ci farò un pensierino.

Marta ha detto...

Brava Sharmas, ma l'argomento del libro, francamente...
Mi spiace può anche essere delicata nelle descrizione, ma basta con i bambini vittime, c'è già abbastanza schifo nel mondo, perché dovrei leggerne??

Liberidiscrivere ha detto...

Visto il film "la ragazza del lago" e devo dire che la Fossum per misteri ambientati in piccole comunità è insuperabile, certo l'argomento è un po' delicato ma nei suoi libri non si scade mai nella violenza gratuita i toni sono sempre sfumati e le atmosfere rarefatte poi fa parte del manipolo di valorosi dell'invasione scandinava da leggere sicuramente

Lofi ha detto...

Non so se comprerò il libro. Quel che so è che questa recensione è così ben fatta che mi fa venir voglia di comprarlo. Complimenti.

Anonimo ha detto...

Il tema della pedofilia è stato trattato anche da altri autori, per esempio in maniera molto sentita e partecipata da Roberto Mistretta in "Il canto dell’upupa", Cairo 2008. In questi gialli “sociali” c’è sempre il rischio di scrivere più una relazione (o addirittura un trattato) che un romanzo. Qui il rischio è stato in buona parte superato. Da leggere.

Anonimo ha detto...

Mi sono dimenticato di firmare.
Fabio Lotti

Marta ha detto...

Il problema dei bambini, che sempre più negli ultimi anni, sono al centro di 'gialli' a volte efferati a volte meno, mi urta alquanto, mi ripeto, il mondo fa SCHIFO!!! perché coinvolgerli pure nei libri gialli? perché forse si 'acchiappa' di più!!???

Frankie Machine ha detto...

Quoto Marta, anch'io sono ormai stanco di leggere thriller in cui le vittime sono bambini, mi hanno saturato, disgustato a volte, per questo Il Suggeritore non entra in wish list. Tuttavia quello della Fossum l'ho letto, mi è piaciuto e non mi ha per niente disturbato anche se tratta dell'argomento.

Marta ha detto...

Era pure il motivo per cui non prendevo il Suggeritore e dubito che se non fossi andata a Mantova l'avrei comprato.

Anonimo ha detto...

I dubbi di Marta e Machine non sono da sottovalutare. Devo dire tuttavia, secondo la mia esperienza di lettore, che gli scrittori scandinavi hanno un tatto particolare nell'affrontare questi argomenti
Fabio Lotti

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

In fin dei conti è da tenere in considerazione che stiamo parlando di crime novel dove il male è presente in tutte le sue sfaccettature, comprese le più becere.
La cosa triste è che questi episodi non si limitano alla fantasia ma purtroppo sono cruda realtà di tutti i giorni.
Il libro che più mi ha sconvolto inerente a queste tristi tematiche rimane comunque "Naviglio blues" di Adele Marini, anche perchè è trattato con uno stile più documentaristico che orientato alla spettacolarizzazione.
Fabio ha ragione sul tatto più delicato utilizzato dalle penne scandinave.

Anonimo ha detto...

Una cosa che mi dà fastidio, non so se capita anche a voi, è quando figure di bambini vengono inserite nella copertina. E' più forte di me.
Fabio