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martedì 22 settembre 2009

Intervista a Sebastian Fitzek




Corpi Freddi: Innanzitutto benvenuto nel nostro sito. E’ un onore poter intervistare un autore molto letto nel nostro gruppo.
Chi è Sebastian Fitzek? Anche se in patria hai venduto migliaia di copie dei tuoi libri, in Italia ti si conosce soprattutto per il tuo ultimo romanzo “Il ladro di anime” uscito in un’ottima edizione per la Elliot.

Sebastian Fitzek: Uff. Non lo so nemmeno io ;)
Forse qui potete farvi un’idea migliore su di me:
http://www.sebastianfitzek.com/?artikel=8

CF: “Il ladro di anime” è il tuo secondo romanzo pubblicato in Italia (il primo è stato “La terapia”). Cos’è cambiato del tuo vivere quotidiano dopo la notorietà avuta grazie ai tuoi romanzi?

SF: No. Guido ancora una Ferrari e abito sempre nella mia villa di 20 stanze su lago ;)
Scherzi a parte – ora scrivo molto più di prima e grazie ai miei lettori ho scoperto posti che non sapevo neanche esistessero. Nella vita privata è cambiato molto poco. Ma per saperlo veramente dovreste chiederlo ai miei amici, sempre che ne abbia ancora. Da quando sono sempre in giro li vedo molto poco.

CF: Parlaci di “Il ladro di anime”.

SF: Lo psychothriller tratta di uno psicopatico che ha rapito diverse donne. Non le maltratta fisicamente, ma le distrugge psicolgicamente. Quando vengono ritrovate sono in uno stato comatoso, quasi intrappolate in sé stesse. Nessuno conosche il metodo del ladro di anime, che la vigilia di Natale cerca la sua quarta vittima in una clinica isolata dalla neve. Durante un’orribile notte le persone rimaste intrappolate nella clinica tenteranno di resistergli e scopriranno quello che lui fa alle sue vittime...

CF: L’anno scorso ti sei addirittura vestito da paziente, con tanto di camicia di forza macchiata di sangue e su sedia a rotelle per promuovere il tuo libro davanti alle librerie in Germania. Come ti è venuta questa idea?

SF: Da giovane ho avuto un’esperienza fondamentale. Ero ad una lettura molto noiosa, dove l’autore ha passato un’ora e mezza a leggere il suo libro con una voce monotona. Alla fine nessuno gli ha fatto domande e il pubblico è tornato a casa molto frustrato. Da allora mi sono ripromesso che se fossi diventato uno scrittore avrei fatto diversamente. Perché i lettori vanno alle presentazioni? Loro vogliono essere intrattenuti e ascoltare una storia. Così provo ad offrire un buon intrattenimento ai miei ospiti. Alle mie presentazioni leggo sempre poco dei miei libri, in compenso racconto storie divertenti sul comportamento delle persone che ispirano i miei psychothriller. Alle presentazioni vado ancora oltre e insceno un piccolo spettacolo. Allora può anche capitare che vengo portato sul palco in stile Hannibal Lecter, con la camicia di forza, a rispondere alle domande del pubblico. Naturalmente questo avviene in maniera evidenemente scherzosa. Anche questo differenzia le mie letture da quelle degli altri: sono più divertenti che avvincenti.

CF: La promozione web ha poi fatto tutto il resto. Siti dedicati al romanzo che lasciano indizi in giro.

SF: Non direi che questa è promozione. Nei miei libri si mischiano realtà e finzione. Quando nel ladro di anime ci si imbatte in un indirizzo email, bisogna provarlo… e forse si può sperimentare ciò che il personaggio principale del libro ha vissuto. Non è solamente una gag promozionale – tutte le mie attività in internet appartengono alla storia dei libri.

CF: Cosa ti ha spinto a scrivere uno psychothriller?

SF: Sono convinto che i misteri più grandi sono profondamente nascosti nell’intimo della psiche umana. Il nostro cervello è come un mare profondo. Forse è l’ultimo posto inesplorato della Terra, pieno di segreti che aspettano di essere scoperti.
Un esempio: poco tempo fa c’è stato un caso di un cieco affetto da personalità multipla che ad un tratto ha potuto vedere. Una sola personalità era cieca. Un’altra, profondamente nascosta, poteva vedere e si è risvegliata prendendo il controllo. Sono esattamente questi fenomeni che m’ispirano a scrivere psychothriller.

CF: E come è nata l’idea per la stesura di “Il ladro di anime”?

SF: Purtroppo non posso raccontarvelo, in quanto sapevo la fine dall’inizio ;-)

CF: Una caratteristica di questo romanzo è che coinvolge il lettore in una maniera brutale e quasi asfissiante. Prima di proporre il tuo libro all’editore, lo fai leggere a conoscenti?

SF: Ho alcuni “lettori di prova”, tra cui la mia fidanzata Sandra. E’ un’esperta di horror, per lei niente è mai abbastanza brutale. Nei miei thriller non accadono tanti fatti di sangue. La violenza è soprattutto di natura psicologica e per quello è ancora più profonda.

CF: Qual è stata (l’eventuale) reazione loro dopo la lettura del romanzo?

SF: La maggior parte ha detto che “Il ladro di anime” è il mio migliore libro, ma anche il più duro.

CF: Come sta andando in Germania il tuo nuovo libro “The Splitter”?

SF: Finora al meglio. Da tre mesi è nella Top 20 dei bestseller e le reazioni dei miei lettori mi sorprendono. Anche i lettori italiani mi scrivono all’indirizzo email fitzek@sebastianfitzek.de

CF: Conosci già la data d’ uscita?

SF: In Italia? Non lo so, ma spero molto presto.

CF: So che stai lavorando ad un nuovo libro, un thriller romantico intitolato “The Eye Collectors”.
Vuoi parlarcene?

SF: Non è un thriller romantico, ma uno psychothriller!
Un serial killer gioca al gioco più vecchio del mondo: nascondino. Ma gioca con i bambini di famiglie che vuole distruggere. Prima uccide la madre, poi rapisce il figlio e dà al padre 72 ore di tempo per trovarlo. Allo scadere dell’ultimatum la vittima muore.

CF: In un’intervista hai dichiarato: “Scrivere per me è il modo migliore per trattare le mie esperienze.” Metti molto della tua personalità nella caratterizzazione dei personaggi?

SF: In ogni mio personaggio c’è qualcosa di me. Purtroppo anche nei cattivi.

CF: Sei uno scrittore che sponsorizza molto la propria attività sia sul proprio sito (www.sebastianfitzek.de) sia su social network come facebook. Quanto credi sia importante al giorno d’oggi stare a stretto contatto con i propri lettori?

SF: Assolutamente. Penso che un autore non dovrebbe vivere sotto una campana di vetro ed escludere coloro ai quali deve il proprio successo. Scriviamo per essere letti. Quindi per uno scrittore è sempre importante il parere di un lettore. Per ora lo reputo ancora più importante del parere di un critico professionista, che è pagato per discutere dei libri che legge.

CF: Tra gli autori che ti hanno influenzato, Stephen King è di certo quello che probabilmente esce maggiormente palesato nei tuoi libri. Quali sono stati oltre a lui gli autori che ti hanno dato un imprinting nella scrittura?

SF: Amo Harlan Coben e Dennis Lehane, John Grisham, Michael Crichton. Ho letto di recente Jeff Lindsay, che posso consigliare quanto Jeffery Deaver. Oddio, la lista è lunga…

CF: Questo mese sei stato a New York per la sponsorizzazione dei tuoi libri. Come è andata?

SF: Molto bello. C’era in programma un Thriller Festial durante il quale ho conosciuto Douglas Preston, ho fatto colazione con David Baldacci e ho preso un drink al bar con l’agente di Ken Follett. E’ stato strano trovarsi vicino a delle leggende che ammiravo fino dall’infanzia.
La presentazione del mio libro là è stata ancora una volta un’esperienza molto importante. Spero di poterlo fare anche in Italia.

CF: Hai già venduto i diritti di “La terapia” per farne un film. Sarà una produzione tedesca o più internazionale?

SF: Attualmente è prevista una produzione tedesco-spagnola.

CF: Conosci già il cast?

SF: No, purtroppo non ancora. Bisogna prima assicurare i finanziamenti, cosa che in tempo di crisi economica non è più così semplice.

CF: Sono molto curioso di sapere chi interpreterà Viktor Lorenz.

SF: Credimi, anch’io ;-)

CF: Tuo fratello è il tuo consulente sulle questioni mediche e psichiche. Hai avuto difficoltà nello scrivere i tuoi romanzi da un punto di vista medico/psichico?

SF: Grazie ai miei eccellenti consulenti non ho difficoltà a reperire le necessarie informazioni. Perciò ricevo spesso lettere di dottori, terapeuti o infermiere che si complimentano per le corrette descrizioni. Recentemente un paziente schizofrenico mi ha ringraziato perché ha potuto comprendere bene la descrizione della sua malattia.

CF: Che libro stai leggendo adesso?

SF: Il risveglio di Sharon Bolton. Lo consiglio molto, se vi piacciono i thriller alla Simon Beckett.

CF: Un grazie e un enorme saluto da tutti i Corpi Freddi che adorano il tuo libro. E’ stato un piacere averti intervistato e dai un’enorme carezza ai tuoi bellissimi cani! :-D

SF: Ricambio affettuosamente i saluti.
Sebastian



Intervista di BodyCold
Traduzione di Linda80 e Aromadicaffè

Ricordiamo inoltre che tra i nostri articoli è possibile trovare la recensione de "Il ladro di anime"



13 commenti:

Marta ha detto...

Avevo già molta curiosità per questo libro e solo il costo mi ha trattenuto. Ora dopo l'intervista, mi sa che devo superare lo scoglio e farlo mio!

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Grandissima intervista per un autore salito alla ribalta dopo il buon piano di marketing attuato dall'attivissima Elliot.
E pensare che "La terapia" non se l'era cagato nessuno...guarda un po' quanto vuole dire una campagna pubblicitaria condotta come Dio comanda.

Lofi ha detto...

Intervista da manuale. Complimenti a Body e soprattutto alle traduttrici.

Blueberry ha detto...

Bella intervista, bravi ragazzi! Leggerò sicuramente ancora Fitzek!

Ajeje Brazov ha detto...

Fischia ragazzi complimenti per il vostro lavoro! Davvero un'ottima intervista......il libro "Il ladro di anime" ce l'ho in lettura e dopo questa intervista mi sa che molto prossimo..........

IL KILLER MANTOVANO ha detto...

Ricordo che a novembre Elliot pubblicherà un altro lavoro dello scrittore intitolato "Il bambino".
Rinnovo i complimenti a Enzo e alle nostre brave traduttrici.

Martina S. ha detto...

Il libro non lo avevo ancora messo in wishlist. Ora l'intervista mi ha convinto definitivamente...
Brave, ragazze, per la traduzione.

Stefano. ha detto...

come Marta, sono frenato dal prezzo. aspetto ancora, però questa bella intervista fa venire l'acquolina in bocca.

allanon ha detto...

Ho letto il "Ladro di anime" al mare la scorsa settimana è mi è piaciuto un casino...Un thriller teso, asciutto senza tanti fronzoli e trame secondarie tanto per allungare il brodo. Grande Fitzek, grande intervista e grandissimo lavoro della redazione e brava anche la Elliot a credere in questo autore.

Carrfinder ha detto...

Intervista molto interessante come sempre: Enzo non si smentisce mai.
Grazie alle traduttrici!

Linda80 ha detto...

E' stato un parto difficile... sono contenta che abbiate apprezzato ;-)

Unknown ha detto...

Complimenti Enzo!! Davvero un'intervista interessante..a breve uscirà Il Bambino, sempre per Elliot come qualcuno ha fatto già notare!
Speriamo che Sebastian diventi noto in Italia come lo è in Germania, perché è proprio bravo.

Martina S. ha detto...

Ho letto il libro, ho dato le risposte agli indovinelli sul sito internet, ho mandato la mail all'indirizzo trovato nel libro (forte, la risposta!).
Insomma ho fatto tutto quanto suggerito dall'autore: piano marketing geniale.