Stavo per rispondere a tono quando squillò il mio cellulare. Guardai il display e lessi: «Rocco Gennaro». – Lavoro, – la informai laconico. Che significava smamma velocemente. La mia fidanzata si alzò e andò ad accogliere una coppia di clienti entrata in quel momento. Brava ragazza, sapeva stare al suo posto.– Come stai, Rocco? – domandai al mio fornitore di polli olandesi.– Un po’ inguaiato, Gigi. Ci ho una fornitura locale da smaltire alla svelta. – Ho ricevuto il carico l’altro giorno, per un po’ sono a posto. – Lo so, ma è un’emergenza. Devo fare un favore a un amico. – Merda o merdaccia? – Merda, Gigi, merda. Te lo giuro.
“Mi fido di te” è il primo scritto a quattro mani frutto della collaborazione tra il talentuoso scrittore Massimo Carlotto e il giornalista-scrittore sardo Francesco Abate, rapporto che si concretizzerà pure nel 2009 con il secondo romanzo “L’albero dei microchip”.
Non ho mai avuto la fortuna fino ad ora di leggere romanzi di Abate (anche se certamente nel futuro lo farò) ma posso tranquillamente affermare che questo romanzo trasuda Carlotto da ogni riga.
Incalzante, crudele, adrenalinico e pregno di uno squisito humour nero, “Mi fido di te” si rivela un noir semplicemente FAVOLOSO, intriso di una cattiveria indicibile e caratterizzato da una serie di personaggi assurdi e fusi totalmente di melone.
Breve accenno alla trama: Gino Vianello è un delinquente della peggiore razza: trasferitosi in incognito in Sardegna, per scappare da un passato malandato e dannatamente pericoloso, riesce a costruirsi, con astuzia e cinismo, un florido business nelle sofisticazioni alimentari; sembra avere trovato il suo paradiso vizioso fatto di lusso, denaro a iosa e splendide femmine fino a che un errore lo getta inconsapevolmente in un allucinante incubo a occhi aperti.
“Mi fido di te” pone una serie di profonde riflessioni sul diffuso e sotterraneo fenomeno criminale delle adulterazioni, argomento trattato davvero in maniera competente e precisa.
Ma al di la di questo aspetto questo libro diverte e t’incolla alla poltrona: a pensarci bene non esiste in questa storia un personaggio positivo, tutte le figure descritte sono pessimi esempi di vita con in cima alla nefanda piramide umana, svettante solitario quel Gigi Vianello che nonostante le sue squallide azioni ne diventa quasi un anti-eroe tanto che ti risulta quasi impossibile non tifare per lui.
“Mi fido di te” ha solo un grande difetto: la parola FINE; arriva troppo presto, quasi in un attimo.
Un Carlotto così in forma senti che ne vorresti ancora e ancora, è uno spasso, ahimè, che finisce troppo precocemente.
Ma nel finale qualcosa fa supporre che non è stato detto tutto, Gigi Vianello potrebbe avere ancora qualcosa da dire…..lo spero con il cuore.
Articolo del Killer Mantovano
Dettagli del libro
- Titolo: Mi fido di te
- Autori: Abate Francesco, Carlotto Massimo
- Editore: Einaudi
- Prezzo: € 10.00
- Data di Pubblicazione: 2008
- Collana: Super ET
- ISBN: 8806194879
- ISBN-13: 9788806194871
- Pagine: 175
4 commenti:
E vai di wishlist... maledetto killer!!! :-P
interessante!!!
Di Carlotto ho letto un solo libro, mi dovrò rifare...
Ribadisco la mia impressione, Carlotto a 4 mani mi sa di incompleto, come già scrissi nella mia recensione, le basi della storia ci sono e sono molto intriganti, tant'è che il pensare al cibo che mangio mi inquieta alquanto, ma è anche vero che si poteva e doveva approfondire la storia. Ciò non toglie che vale sempre la pena di leggere Carlotto, ma ho decisamente preferito altri suoi scritti!
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