L’incontro con Elizabeth George è stato per caso è avvenuto circa 7-8 anni fa.
Il primo romanzo che ho letto è stato per "Un pugno di cenere" e subito mi ha conquistato, avvinto, incuriosito. La storia, i personaggi, quel modo tutto suo di immergerci in un mistery dal sapore antico ma anche moderno.
I personaggi che si incontrano fra le pagine della George sono caratterizzati nei particolari, non sono perfetti anzi, sono molto umani in alcuni casi, ed in altri, esageratamente calati nel proprio ruolo.
Fra la variegata umanità che la fantasia della George ha prodotto ricordiamo:
Barbara, l'agente in eterna lotta col sul peso, condizionata da un'infanzia povera, tormentata dal senso di colpa nei confronti della mamma malata, bisognosa di affetto prima che di amore.
Nkata, bello, intelligente, brillante, nero, e qui, si racchiude tutto il suo essere sospeso, in una società dove non può essere né con gli uni né on gli altri.
Linley, l'uomo che tutti vorrebbero, bello, ricco, intelligente, e per giunta titolato, brillante nel lavoro che si è scelto nonostante il titolo di Lord, in realtà convive tutti i giorni, tutti i minuti, tutte le ore con il suo immenso senso di colpa.
Helen, la donna che tutti vorrebbero, bella, elegante, impeccabile, perfetta, di una dolcezza infinita ma tenace.
Deborah, figlia di un maggiordomo, ma da sempre abituata a vivere in una casa di lusso, fotografa alla ricerca delle sfumature umane attraverso la natura, fra il perfetto e l'imperfetto sceglie quest'ultimo da amare.
Simon, forse è la chiave attorno cui girano gli stati d'animo dei vari protagonisti, lui per primo che sente di vivere una vita a metà, lui che ama disperatamente ed è pronto a rinunciare, lui che per dimenticare si butta nelle analisi precise e metodiche dove riflessioni e fantasie non possono distrarlo.
Tutti a loro modo protagonisti che portano la loro vita e il loro mondo nella risoluzione dei casi o semplicemente nelle considerazioni sulla società che cambia.
Ecco, le riflessioni sulla società inglese in movimento, questo è un altro elemento centrale della George, innanzitutto il linguaggio, (che purtroppo si perde nella traduzione italiana), dall'immigrato-inglese Nkata, all'appartenente alla classe medio-bassa Barbara, agli aristocratici Simon-Linley-Helen, alla ragazza abituata a vivere con l'aristocrazia Deborah, ognuno, esprime le proprie idee, con il proprio linguaggio, col proprio fraseggio, con il proprio slang, ma solo chi avrà la fortuna di leggerlo in inglese potrà bearsi di ciò.
Tornando alle riflessioni sulla società inglese la George, attraverso i suoi personaggi lancia accuse ad essa.
Tramite Barbara Harvers, ci racconta delle difficoltà delle classi povere, della solitudine e dei problemi di integrazione di una bambina indiana, abbandonata dalla madre, che cresce con un padre medico, tradizionalista-indiano che tenta di abituarsi alla società inglese.
Attraverso Wilson Nkata, ci parla della difficoltà di essere figlio di immigrati di colore che si salva dalla strada proprio con l'arruolamento nell'odiata polizia, veste che gli permette di entrare negli ambienti più negletti ma che al tempo stesso non gli permette di essere né totalmente buono né totalmente cattivo.
Il problema della disabilità, viene affrontato nelle riflessioni e nei disagi di Simon St. James, quasi come a sottolineare che avere un maggiordomo per casa e tutto quello che ne consegue, comunque non cancella i problemi legati all'handicap.
L’accusa più pesante, alla società inglese, a mio avviso si trova nell'ultimo libro della serie di Thomas Lynley pubblicato in Italia, col titolo "Prima di ucciderla", dove in realtà i personaggi soliti non compaiono, l’attacco alla società inglese è duro, una società che spinge sempre più ai margini i disadattati, i poveri, i disagiati mentali. Dove la precoce adolescenza violenta, si ritorce contro tutti indistintamente ma soprattutto contro gli adolescenti stessi. E come le istituzioni possano fare ben poco, per mancanza di fondi, per mancanza di personale e di struttura adeguate.
Detto questo bisogna fare un pò di ordine fra le varie edizioni italiane.
Ciò non toglie che anche una lettura “sparsa” sia comprensibile; tranne che per "Prima di ucciderla" da leggersi necessariamente “a stretto giro di posta” dopo "Nessun testimone."
Per rendere fruibile la lettura a chi volesse avvicinarsi a questa autrice, di seguito l’elenco, spero giusto delle uscite secondo la data di pubblicazione dell' originale in lingua inglese:
- 1988 - E liberaci dal padre
- 1989 - La miglior vendetta
- 1990 - Scuola omicidi
- 1991 - Il lungo ritorno - In realtà è il prequel dove compaiono per la prima volta i vari personaggi, è stato scritto temporalmente dalla Geroge dopo i tre succitati, (da leggersi per primo se si vuol seguire l'evoluzione dei personaggi, a mio giudizio è forse il meno riuscito).
- 1992 - Corsa verso il baratro - Ultimo uscito in Italia in realtà una ri-pubblicazione con diverso titolo di "Per amore di Elena” della collana Il Giallo Mondadori.
- 1993 - Dicembre è un mese crudele – Sempre della collana Il Giallo Mondadori, (mai più pubblicato in Italia, e mi dicono rarissimo da trovare nell'usato, nell’edizione che pubblicò l’Euroclub: vedi libreria anobiana di Palazzo Lavarda).
- 1994 - Un pugno di cenere
- 1996 - In presenza del nemico
- 1997 - Il prezzo dell'inganno
- 1999 - Il morso del serpente
- 2001 - Cercando nel buio
- 2005 - Nessun testimone
- 2006 - Prima di ucciderla
Nel 2008 è stato pubblicato in inglese il seguito di Prima di ucciderla, CARELESS IN RED: sarà pubblicato in Italia a maggio 2009 col titolo La donna che vestiva di rosso.
Elizabeth George, che bisogna sottolineare è americana e non inglese, ha pubblicato anche due raccolte di racconti:
- 1999 - The Evidence Exposed (disponibile solo in Gran Bretagna)
- 2002 - I, Richard (pubblicato nel 2003 col titolo di Un omicidio inutile)
Articolo di Marta e Palazzo Lavarda
11 commenti:
Un inchino alle due redattrici dell'esauriente speciale dedicato!!!!!
Mi è bastato "E liberaci dal padre" per fare schizzare le quotazioni di questa scrittrice nel gotha dei miei autori preferiti!!!
E' una scrittrice completa sotto tutti i profili!!!!
Grazie davvero per il bell'articolo ragazze...il killer Mantovano ha decisamente gradito!!!
Mitiche Marta e Palazzo, articolo stupendo, preciso ed esaustivo!! Io ancora non ho letto niente di lei, ma vedo che ultimamente tra i Corpi Freddi ha un gran successo, vedrò di procurarmi qualcosa, anche se non sembra esattamente il mio genere...
bene bene! mi torna giusto utile anche se mi avete gia' coinvolta per benino! ne ho presi stanotte 4, e a quanto vedo non ci ho preso granche' con l' ordine ^_^ a parte A suitable vengeance (Il lungo ritorno), giustamente ho anche Careless in red, e un paio in mezzo!
ho la fortuna di leggerli in inglese, cosi' potro' commentare sulle sottigliezze linguistiche ;)
a parte questo, pensate che sia necessario oltre che raccomandabile, leggerli in ordine cronologico?
nel caso....faro' un' altra incursione notturna in libreria, che non mi dispiace affatto!
Skunkie se ti è possibile è decisamente meglio seguire l'ordine, io all'inizio li ho letti sparsi, ma appena ho potuto ho seguito l'ordine, si apprezza di più.
Concordo con Marta: meglio leggerli in ordine cronologico, specie da un certo punto in poi, visto che a volte le vicende private dei protagonisti sono importanti tanto quanto la trama 'gialla' (vedi gli ultimi usciti).
anche io apprezzo molto di piu' l' ordine cronologico....e mi va bene stavolta che il primo (terzo) l' ho preso....anche se mi conosco abbastanza da sapere che li prendo tutti ormai :D confesso stamattina dopo aver letto qui, ho subito controllato su un sito da cui ordino spesso usati (in inglese) ma questi li mandano solo in uk....vaaaabe'....faro' un salto in citta' domani o dopo e vedo che posso fare ^__^
Dalla lettura di "E liberaci dal padre" capisci immediatamente la necessità di seguire la vicenda in ordine cronologico.
Per certi autori (come ad esempio anche Connelly per fare un altro nome) le loro storie devono essere lette in ordine sequenziale....una lettura disordinata ne inficia tantissimo il godimento.
Si perderebbero troppi riferimenti e collegamenti.
Oltretutto, la personalità dei personaggi che sono tutti co-protagonisti, la loro evoluzione si perderebbe troppo e sarebbe un peccato.
^_^ corro in libreria
sono Skunkie e sto pc non mi riconosce la password :P
Complimenti a Marta e a Palazzo per la retrospettiva!
Già in lista i primi due: come potevo non metterli dopo il commento del killer Mantovano a "E liberaci dal padre"??
Oh santo cielo ... non avevo letto questa splendida retrospettiva di Palazzo e Marta sulla George, conosciuta da poco dalla sottoscritta con l'apprezzatissimo "E liberaci dal padre" e dire che era una scrittrice verso la quale, non so perché, avevo fatto sempre una certa "resistenza" senza rendermi conto di quello che stavo perdendo...per fortuna ho recuperato in tempo! Anzi, addirittura mi sa finirò per metterla fra le scrittrici preferite!
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