_

venerdì 27 febbraio 2009

Una sottile linea scura - Joe R. Lansdale


Rispetto a quella del bellissimo In fondo alla palude la storia di fondo di La sottile linea scura mi ha presa un po' meno, anche se ho gradito il giusto mix di thriller e romanzo di formazione. A mio avviso, però, i punti davvero forti del romanzo, che ho trovato in In fondo alla palude e riscoperto qui, restano:

-La caratterizzazione dei personaggi, non solo del protagonista, ma anche di tutti gli altri, dai principali ai secondari (perfino Nub, il cane, piccolo ma coraggioso, determinato e fedele al padrone fino all'ultimo ): te li vedi davanti agli occhi nei loro gesti, nelle loro azioni, splendidamente descritte, ciascuno col suo modo di essere, di rapportarsi agli altri, di giudicare i fatti della vita.

-La descrizione delle atmosfere tipiche di un altro tempo: diversamente da altri scrittori Lansdale dimostra di non aver bisogno di descrizioni nei minimi dettagli per ricreare lo stile di vita, le abitudini, i sapori di un tempo. Ci riesce benissimo e in maniera semplice, in poche frasi, con pochi elementi.
In sostanza una scrittura semplice ma evocativa, di buon gusto.

Un'altra cosa che mi è piaciuta di Una sottile linea scura è il finale, che lascia il mistero non del tutto risolto dimostrando come molto spesso, anche su fatti tangibili, concreti, della vita, sia difficile ricostruire la verità oggettiva, assoluta.
E bravo Lansdale! So che ha scritto molti altri romanzi, da parte mia non credo di fermarmi qui.

Articolo di Dolceluna

Altri dati

Formato: Tascabile
Pagine: 300
Lingua: Italiano
Editore: Einaudi
Anno di pubblicazione 2006
Codice EAN: 9788806185008
Traduttore: L. Conti

3 commenti:

Scéf ha detto...

pensa tu lo stavo iniziando ieri in una biblioteca in attesa di un amico... sono arrivato a una cinquantina di pagine e mi ritrovo a concordare in pieno nella tua recensione.
oggi vado a comprarlo in libreria :)

Anonimo ha detto...

Sono stati proprio i primi due romanzi di Lansdale che ho letto: in fondo alla palude e subito dopo La sottile linea scura. Mi han preso subito entrambi, soprattutto per la scrittura avvincente e nitida di Lansdale. Il mix fra thriller e romanzo di formazione è perfetto e i personaggi descritti proprio come dice Dolceluna: ti ci affezioni come se esistessero davvero.

Matteo ha detto...

Stupendo. Il tema del razzismo, è sentitissimo in Lansdale. E un tema di profondissima riflessione. Anche attuale, ovviamente. Basti pensare anche a un territorio della società odierna che è lo sport, nel quale dovrebbe esserci solamente divertimento e ci ritroviamo di fronte a continui fischi e buu razzisti davanti a un calciatore di colore. Apre una finestra importantissima su questo tema Lansdale. Anche in modo commovente.