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giovedì 26 febbraio 2009

Il gioco di Gerald - Stephen King


Diversamente dai romanzi di alcuni autori, quando comincio un nuovo romanzo di Stephen King, ho come l'impressione di camminare alla cieca, di giocare un terno al lotto...non ho idea se alla fine potrò dire di essermi letta un buon libro (come nel caso di Carrie, di Gli occhi del male oppure di Pet Sematary, magari meno conosciuto eppur bellissimo), un libro più che accettabile ma parzialmente riuscito (come Mucchio d'ossa) o un libro da dimenticare...e purtroppo Il gioco di Gerald rientra nel terzo caso.
Non che avessi chissà quali aspettative, intendiamoci, ma questa volta King mi ha davvero delusa.

Innanzitutto in questo romanzo più che in altri emerge senza pietà il difetto principale dell'autore, ovvero l'incapacità di accordare al romanzo un ritmo sostenuto, rapido, mediante il buon bilanciamento di parti "descrittive" e parti "d'azione". Qui il 90% della storia è ambientato in una stanza dove una donna cerca di liberarsi dalle manette con cui il marito l'ha segregata al letto, tra incubi, deliri e vecchi ricordi (tra l'altro con tematiche ed elementi già incontrati in altri romanzi di King, quali l'incesto, l'eclissi, ecc..) ...tutto qui, il ritmo è lagnoso, pesante, lento, stancante.
Seconda cosa, i personaggi, reali o meno...ben delineati alcuni, ma alla fine si fatica a comprendere il nesso che esiste fra di loro (nonchè, di conseguenza, cosa sia effettivamente accaduto!).
Terza cosa, non meno importante delle altre..il finale! E' bello quando un libro, al di là di ciò che c'è in mezzo, si chiude in modo chiaro e risolutivo..ma qua, ahimè, non si capisce come e perchè il romanzo si chiuda in questo modo, ho fatto varie interpretazioni ma nessuna mi ha soddisfatta. Forse l'intento di King era proprio questo, far leggere al lettore ciò che egli voleva leggere senza fornire una verità assoluta, ma in questo caso non l'ho apprezzato, preferisco che anche nelle mie interpretazioni ci possa essere qualcosa di comprensibile per trarre vero piacere dalla lettura.
In conclusione le cose che salvo in Il gioco di Gerald sono solo due: lo stile (perchè in ogni caso King sa scrivere molto bene) e la figura del cane randagio ben affamato, particolarmente inquietante. Ma quanto a tutto il resto, ahimè, l'autore ha scritto sicuramente romanzi migliori.

Articolo di Dolceluna

Dettagli del libro

* Titolo: Il gioco di Gerald
* Autore: King Stephen
* Traduttore: Dobner T.
* Editore: Sperling & Kupfer
* Data di Pubblicazione: 2002
* Collana: Super bestseller
* ISBN: 8882743489
* ISBN-13: 9788882743482
* Pagine: 367

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ahimè, sono d'accordo! :( King mi ha delusa solo due volte: con "Il gioco di Gerald" e con "Desperation". Ricordo la parte centrale che sembrava infinita, estremamente lenta e in certi passi confusa... Il Re ha fatto sicuramente di meglio, ma anche ai migliori capita di inciampare ogni tanto... Perdoniamolo! :D

Marta ha detto...

Mi rendo conto che non solo sul forum scriviamo come i dannati ma anche nelle recensioni :) solo oggi che ho più tempo mi rendo conto che alcune mi son sfuggite del tutto. Quindi ne approfitto e mi metto in pari.
Con questa recensione, Dolceluna mi ha convinto che di King non compro altro :) Scherzo, ma è già un genere che non mi piace se poi chi lo ama mi dice che in alcuni zoppica...