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lunedì 26 gennaio 2009

La notte eterna del coniglio - Gardumi Giacomo




"L'ULTIMO UOMO SULLA TERRA SENTI' BUSSARE ALLA PORTA"

America, 2010.
Un'inaspettata apocalisse distrugge la razza umana e trasforma la terra in un pianeta morto. Sopravvivono quattro piccoli nuclei familiari, rinchiusi in minirifugi anti-atomici nella città di San Francisco. Sono salvi, devono solo attendere che le radiazioni scendano sotto la soglia tossica. Nel frattempo i superstiti possono comunicare tra loro grazie a un trasmettitore satellitare.

Improvvisamente gli occupanti di uno dei rifugi cominciano a sentire dei colpi battuti sulla porta, come se qualcuno volesse entrare, benché la telecamera che inquadra la superficie riveli chiaramente che nessuno si è avvicinato.

Ma se fuori sono tutti morti e i rifugi sono circondati da cenere e macerie, chi o che cosa sta bussando alla porta d'acciaio?

Gli avvenimenti misteriosi si moltiplicano, finché una strana creatuta dalle sembianze di un coniglio rosa penetra in uno dei rifugi..........

Ma perchè questa creatura non lascia traccia del suo passaggio sulla polvere?

E soprattutto, come fa ad introdursi nei rifugi chiusi e sigillati?

Un romanzo da brivido, claustrofobico ed inquietante dove è impossibile non immedesimarsi con i protagonisti, grazie alla magistrale descrizione delle loro diverse reazioni, al trauma della catastrofe. Chi si rassegna a un destino che prevedeva da tempo, chi viene preso dall'isteria e chi cerca disperatamente di mantenere il controllo e di continuare a desiderare di vivere, nonostante la consapevolezza di aver perso tutto.
Un libro che provoca dipendenza e che si divora in pochi giorni.

Pur essendo ambientato in America, questo è il romanzo d'esordio di un autore italiano: Giacomo Gardumi. Milanese d'origine, in seguito trasferito a Shangai dove vive tuttora.
L'anno successivo alla pubblicazione di "La notte eterna del coniglio", è uscito il secondo romanzo di Gardumi: "L'eredità di Bric", dalla trama interessante (ha a che fare con il paranormale) ma molto meno amato dal pubblico rispetto al precedente.

Articolo di Carol

Titolo: La notte eterna del coniglio
Autore: Gardumi Giacomo
Editore: Marsilio
Data di Pubblicazione: 2003
Collana: I tascabili Marsilio
ISBN: 8831790390
ISBN-13: 9788831790390
Pagine: 417
Reparto: Narrativa italiana

8 commenti:

Stefania ha detto...

Carol, il tuo meraviglioso commento mi ha convinta ancor più a volere fortissimamente questo romanzo. Lo DEVO trovare è___é

Unknown ha detto...

leggo solo ora questo articolo e....beh non poteva che essere di Carol :)
il libro l' ho letto l' estate scorsa e devo dire che mi e' piaciuto tantissimo.
il finale lo avevo intuito, ma confermato solo poco prima della fine del libro.
l' atmosfera creata e' davvero avvincente, l' ho letto tutto di un fiato.

Stefania ha detto...

Un libro che provoca dipendenza.
Quoto Carol.
Provate a staccarmene. Mordo! :p E iniziato solo oggi :)))

Libri in Auto ha detto...

Noi di Libri in Auto abbiamo appena pubblicato l'audiolibro de "La notte eterna del coniglio".
Se siete curiosi qui potete trovare la prewiev audio e la scheda del libro: http://www.goodmood.it/libri-in-auto/catalog/show/123

Ajeje Brazov ha detto...

Semplicemente UN MITO!
Il libro più interessante, intrigante, agghiacciante, claustrofobico e pieno di suspense che io abbia mai letto!

Anonimo ha detto...

Avevo intuito il finale al primo collegamento horror con il coniglio...complice un dettaglio molto particolare che non posso scrivere per non rivelare nulla. D'altronde non c'era altro modo. O no? :)
Nel complesso non particolarmente soddisfatto della lettura. Buono per l'ombrellone.
M.

Matteo ha detto...

A me è piaciuto molto. Molto distante (per fortuna) dalla scrittura italiana di genere e si avvicina alle penne (quelle di buona fattura si intende) americane. Molto claustrofobico, spiazzante, che mette a dura prova il sistema nervoso anche di chi legge. E bravo a Gardumi. Voto: 7+-7,5

Francesco Lanza ha detto...

Ma l'idea di qualcuno di misterioso che bussa alla porta dell'ultimo uomo della terra, non è "leggermente" plagiata dal racconto "Toc, toc" di Frederick Brown? E' del '48 ed è pure abbastanza famoso tra gli appassionati del genere...