Finalmente le vacanze sono arrivate! La famiglia Destrooper è in partenza.
“Il padre, Alfonse – chiamato Fronske – è in tenuta da battaglia: camicia a fiori e bermuda kaki, pronto per la caccia ai leoni della pampa. Salvo che a Blankenberge non sarà facile trovarne, di leoni. I due figli, un maschio e una femmina, scansafatiche e dediti all’hashish, sono già in macchina sul sedile posteriore. Steven, il primogenito, deve il suo nome a Steven Seagal, l’idolo di sua madre, Josette Destrooper, che conosce tutti i film dell’attore a memoria. Il ragazzo ha indosso un giubbotto impermeabile, dei pantaloncini consumati e un casco sulla testa. Non ha il motorino, ma il casco non lo abbandona mai. Lourdes – come la figlia di Madonna, che Josette ha scovato su Voici, il suo settimanale preferito – si è messa dei jeans strappati e una T-shirt sformata. Nelle orecchie ha un paio di auricolari impreziositi con dei fiocchetti rosa e sta ascoltando i Cool Connexion, hip-hop allo stato puro [...]Dietro la macchina è agganciata la roulotte Wa-Wa, divenuta ormai un pezzo da collezione. Come la vecchietta che c’è dentro, del resto. Una vera tigna. E con dei gusti tremendi! Per dire: ha messo dei gerani finti alle finestre della roulotte con l’idea di rendere il tutto più gradevole. Alfonse ha l’impressione di andare in giro con una serra attaccata al culo.”
I presupposti ci sono tutti per una vacanza in grande stile, a Josette un motociclista scippa la borsetta dal finestrino aperto della macchina, la roulotte della nonna si sgancia durante il viaggio e la famiglia se ne accorge solo dopo svariati chilometri.
Ma non è tutto, perché la dolce nonnina, invece di perdersi d’animo usa la pistola del marito defunto per fermare un’auto e farsi portare fino al luogo di villeggiatura. I malcapitati sono una giovane coppia di fidanzatini, anzi erano, perché durante il viaggio la nonna spara accidentalmente alla ragazza uccidendola.
A questo punto c’è un cadavere da occultare e il giovanotto deve fingersi il toy boy della vecchietta per sfuggire alla minaccia della polizia.
Sotto gli occhi sbalorditi di tutti la famiglia si ritrova al completo nel confortevole albergo vista mare che hanno prenotato. Vista mare? Si, se si guarda attentamente nello specchio posto sulla strada di fronte all’albergo.
Vi risparmierò le peripezie erotiche della nonna superstar, ma vi invito veramente a leggere Le vacanze di un serial killer di Nadine Monfils, pubblicato in Italia da Giano Editore perché ogni pagina è permeata da un sofisticato humour nero che vi regalerà qualche ora di piacevole lettura.
Lo so, quando si pensa di leggere un giallo non ci si aspetta di poter ridere, ma ne vale la pena! Nadine Monfils ha veramente talento, con raffinata ironia e sprezzante crudezza mette in risalto manie, paure e frustrazioni dei protagonisti, ma lo fa con talmente tanta leggerezza e capacità narrativa che avrei voluto avere a disposizione un giorno intero per leggere questo libro senza interruzioni.
Articolo di Marianna "mari" De Rossi
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