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martedì 21 giugno 2011

Intervista a: Brian Freeman (Il respiro del ghiaccio - Piemme 2011)


Con Brian Freeman ci eravamo lasciati due anni fa, in occasione della pubblicazione di “Polvere e sangue” e della conseguente intervista esclusiva concessa per il blog corpi freddi. E’ grande onore averlo ospite ancora una volta sulle nostre pagine. In questi due anni i contatti con lo scrittore americano sono sempre stati assidui e costanti, dando vita ad una vera e propria collaborazione che ha permesso la pubblicazione sulle nostre pagine di interessantissimi articoli a tema da lui redatti e curati e, addirittura, di due bellissimi racconti INEDITI per il mercato italiano (“The cat trap” e “Le anime delle navi”), che v’invito a riscoprire. E’ con enorme piacere che lo ritroviamo sul nostro blog più in forma che mai, in occasione della recente pubblicazione sul suo ultimo romanzo “Il respiro del ghiaccio” (The burying place) edito come sempre dall’editore PIEMME. Ricordo che Brian Freeman ha vinto la seconda edizione dei CORPI FREDDI AWARDS TM 2009, nella categoria migliore autore.


Corpi Freddi: Caro Brian, innanzitutto bentornato sulle pagine di corpi freddi. Devo dire che questa volta l’attesa per il mercato italiano del tuo quinto libro è stata davvero lunga e sofferta. Ci sono state cause particolari che hanno causato il posticipo del nuovo romanzo per l’Italia, in origine già programmato per l’anno passato?

Brian Freeman: I miei amici italiani sono stati davvero pazienti! Lo so, è passato davvero un lungo periodo fra l'uscita di “Polvere e sangue” e quella de “Il respiro del Ghiaccio”. La mia casa editrice preferisce pubblicare i miei libri in Italia durante la stagione estiva, perché molti lettori amano portarli dietro con sè in vacanza. Tuttavia non siamo stati in grado di predisporre tutto il necessario per il nuovo libro in tempo per la scorsa stagione editorale estiva, così la Piemme ha deciso di aspettare fino a quest'anno, invece di pubblicare il libro nel prosieguo del 2010. Penso che sia valsa l'attesa!

CF: Ci eravamo lasciati con il precedente “Polvere e sangue”, indagine nella quale il tenente Jonathan Stride si trovava alle prese con un cold case. Gli amanti di Stride saranno lieti di apprendere che anche questa indagine lo vedrà protagonista. Vuoi anticiparci, (senza svelare troppo), in che caso si troverà coinvolto in questa occasione e, soprattutto, da dove sono nati gli imput che hanno dato vita a questa storia?

BF: Questo nuovo libro potrebbe essere il romanzo con protagonista Stride emozionalmente più intenso e sconvolgente... spero che siate pronti! Il libro vede Stride nel mezzo di due indagini: nella prima, la neonata di una famiglia benestante scompare da una splendida zona residenziale, mentre nel secondo un'orrenda serie di crimini sta tormentando le campagne di Duluth. Le due indagini sono collegate? Forse sì, forse no.
Diversi anni fa ha avuto luogo negli Stati Uniti un crimine piuttosto famoso: una giovane ragazza del Colorado, Jon Benet Ramsey, venne uccisa in casa sua, e i sospetti ricaddero presto sui suoi genitori. Questa storia è stata la mia fonte di ispirazione iniziale per la trama di questo libro, ma ho deciso che non volevo concentrarmi sulla morte di un bambino, ma sulla sua scomparsa. La somiglianza fra i crimini è data dal fatto che i genitori siano in entrambi i casi il nodo focale dell'indagine. La scomparsa di questa bambina coinvolge emozionalmente tutte le persone coinvolte nel caso, compresi Stride e Serena.

CF: Per la preparazione di questo quinto romanzo è stato necessario un lavoro di ricerca sia sul campo che nell’aspetto della documentazione? Qualcuno ti ha aiutato in maniera particolare?

BF: Mi piace che i miei libri diano una sensazione da “tu sei qui”: voglio che il lettore si senta come se fosse catapultato nel bel mezzo dell'azione, come se potesse ascoltare, vedere, assaggiare, toccare ed annusare tutto ciò che accade intorno a sè. Faccio questo esplorando i luoghi come farebbe un regista e fissando le mie impressioni su ognuno di essi. Per questo libro avevo bisogno di un luogo particolarmente spaventoso fuori Duluth, e uno dei miei lettori locali mi ha aiutato ad localizzare una vecchia scuola in rovina, che ho poi scelto come ambientazione per buona parte della vicenda narrata. Mi piace che i miei fans facciano gli scout per me e trovino delle ambientazioni spaventose per le mie storie! Potreste fare fatica a togliervi quella scuola dalla testa.

CF: Prediligi ambientare i tuoi romanzi nella fredda Duluth, nel Minnesota, le tue terre. In passato Stride è stato in trasferta nella peccaminosa Las Vegas tratteggiata in maniera magistrale (nel romanzo Las Vegas baby), un romanzo che ho particolarmente gradito. Hai intenzione nel futuro di concedere qualche altro viaggio fuori sede al tenente sciupafemmine?

BF: Beh, ogni volta che Stride lascia Duluth succede qualcosa di brutto! Ne “Il Respiro del Ghiaccio” per gran parte del libro Stride si trova ad appena un'ora di distanza da Duluth, nella piccola cittadina di Grand Rapids, e diciamo solo che le cose non si mettono troppo bene per lui! Mi piace esplorare luoghi diversi, e il mio prossimo libro porterà i lettori in una nuova e remota zona del Midwest americano, chiamata Door County. Quindi, anche se Stride rimane a Duluth, io porterò i lettori in nuove ambientazioni per i miei thriller, negli anni a venire.

CF: Ruolo fondamentale nei tuoi romanzi assumono le figure femminili, caratterizzate generalmente in maniera esemplare e con grande sensibilità. Ci saranno sviluppi nel rapporto con Serena, la sexy femme fatale che ha turbato i sonni di parecchi maschietti di corpi freddi? Nuovi personaggi carismatici si affacceranno all’orizzonte?

BF: Eh già, Serena fa fare sogni piacevoli, non è vero? Mi piace scrivere di donne complesse, forti, interessanti... e troverete donne “buone” e donne “cattive” nei miei libri. E a volte i personaggi cattivi sono quelli particolarmente irresistibili! “Il Respiro del Ghiaccio” introduce alcuni dei miei personaggi femminili preferiti, inclusa Valerie (la madre della bambina scomparsa) e Kasey, una giovane poliziotta di Duluth che si trova coinvolta in un orribile gioco con un killer sadico.

CF: Quanto credi di essere maturato nella progressione della tua carriera di scrittore e cosa ti lascia particolarmente soddisfatto nei tuoi romanzi. Allo stesso tempo dove ritieni ci sia ancora strada da fare e possibili ulteriori margini di miglioramento?

BF: So che più libri scrivo, più i lettori sceglieranno i loro preferiti, perché certe storie e certi personaggi rispecchieranno le loro esperienze personali. Tuttavia, vorrei davvero che il lettore apprezzasse ogni nuovo libro e dicesse “Questo è il migliore, finora”. Io maturo con ogni libro e, mentre invecchio, porto nuovi temi e nuove esperienze nella mia scrittura. La mia sfida è quella di continuare a sviluppare personaggi irresistibili, veri, sulle cui orme il lettore voglia camminare, ed è anche quella di continuare a trovare dei colpi di scena che portino il lettore a voltare le pagine dei miei libri. Quanti più lettori amano ogni libro, tanto più in alto fissano il livello che dovrò raggiungere con il libro successivo! Ma questo è un bene: amo la sfida di riuscire ad entrare nella mente di ogni nuovo personaggio.

CF: Cosa, nello specifico, ti rende orgoglioso di questo romanzo?

BF: Chiamo i miei libri “thriller psicologici”, perché il dramma nasce dalle emozioni, dai segreti e dal passato dei personaggi. Per me, quindi, il libro funziona se i suoi personaggi tormentano il lettore per giorni dopo aver finito la lettura del romanzo, e spero che ciò accada per “Il Respiro del Ghiaccio”. Sono onorato che il libro sia arrivato fra i finalisti all'International Thriller Awards nella categoria “Miglior Romanzo del 2010”. Sono in buona compagnia, dal momento che gli altri finalisti sono Mo Hayder, John Sandford, Michael Connelly e Jeffery Deaver. È fantasico trovarsi insieme ad alcuni degli scrittori più talentuosi e di successo del mondo. Certo, sono tutti scrittori affermati... ma non sarebbe ora di un po' di carne fresca?

CF: Il thriller è un genere sempre più popolare. E’ però innegabile che il mercato sia oltremodo saturo (almeno qua in Italia), creando parecchia confusione al lettore e, magari, generando il rischio di lasciare nell’ombra prodotti davvero meritevoli. Dove ritieni si debba puntare maggiormente per emergere dalla massa e offrire quel necessario valore aggiunto capace di fare presa sul lettore?

BF: Se potessi predire che cosa venderà e cosa no sarei ricchissimo! Ci sono dei libri bellissimi là fuori, e, suppongo, anche dei libri non così belli, ma tutto dipende dai gusti del lettore. Io cerco di non preoccuparmi degli altri scrittori, e auguro loro di avere successo; per quanto mi riguarda, amo creare personaggi memorabili ed invogliare le persone a rimanere alzati fino alle prime ore del mattino a voltare le pagine dei miei romanzi! Se riesco a fare questo, allora mi auguro che i lettori continuino a consigliarmi ad altri lettori, e io continuerò a vendere libri. Pubblicare è tutta una questione di passaparola!

CF: Come si presenta, nel dettaglio, la situazione editoriale per la narrativa di genere nel tuo paese? Quali sono gli scrittori emergenti che ti hanno maggiormente impressionato in questi ultimi anni?

BF: Purtroppo questo è un periodo terribile per la narrativa negli Stati Uniti. La crisi economica mondiale ha colpito autori, case editrici e librai in modo particolarmente duro. Inoltre, l'affermarsi degli e-books ha messo l'economia editoriale sottosopra e ha portato numerose librerie al fallimento; gli autori alla loro opera prima sono particolarmente in difficoltà, ma anche quelli di noi con più libri all'attivo sul mercato stanno passando un brutto periodo! Con il mio settimo libro, che uscirà il prossimo anno, ho cambiato case editrici negli Stati Uniti e nel Regno Unito, e spero che questo ci dia nuove energie per poter attrarre un numero ancora maggiore di lettori. Fortunatamente, la passione dei lettori per le belle storie non viene mai meno! Ed è questo che continuerà a farci scrivere.
Non ho molto tempo per leggere dei thriller di questi tempi... Ho paura che, quando scrivi thriller tutto il tempo, sembri un po' di lavorare se alla fine della giornata leggi i thriller di qualcun'altro!

CF: E’ diverso tempo che insieme ci stiamo prodigando per una tua prossima calata in terra italiana. Noi corpi freddi saremo pronti ad organizzare una grande festa per renderti i doverosi tributi. Sei pronto a prenderti un impegno ufficiale e darci maggiori dettagli in questo senso?

BF: La crisi economica ha colpito così duramente nel 2009 che Marcia ed io abbiamo dovuto ridimensionare i nostri viaggi, come molte altre persone. Siamo tuttavia molto in ritardo con la nostra visita in Italia! Spesso, durante eventi nella mia zona, mi capita di dire quanto ami chiacchierare su Facebook con i miei lettori italiani... c'è così tanto entusiasmo ed energia fra i miei fans in Italia! Ho promesso a tutti i Corpi Freddi che il 2012 sarà l'anno giusto! Marcia ed io, con due dei nostri più cari amici, stiamo pianificando un viaggio in Italia l'estate prossima, si spera più o meno in corrispondenza dell'uscita del mio sesto libro. Non stiamo più nella pelle! Sono stato in Italia moltissimi anni fa (1979... ci credete?), e Marcia non ci è mai stata, quindi non vediamo davvero l'ora, per il buon cibo, il buon vino e il miglior gruppo di lettori.

CF: Nel 2010 sei stato consacrato il vincitore della seconda edizione del premio corpi freddi awards TM 2009 nella categoria “Migliore autore”. Quanto significato assumono per te questi riconoscimenti, e quanto ritieni importante alla causa della narrativa di genere il lavoro assiduo, appassionato e costante di blog come il nostro?

BF: Il Corpi Freddi Award è stato particolarmente significativo per me, perché è la voce dei lettori! I premi sono sempre emozionanti, ma la maggior parte di essi vengono decisi da un piccolo gruppetto di giudici. Io scrivo i miei libri per chi li legge, e quindi il riconoscimento da parte dei miei lettori, come i membri dei Corpi Freddi, è un onore enorme.
Penso che blog come Corpi Freddi siano sempre più importanti per il futuro degli scrittori di thriller. I mass media convenzionali – giornali, radio, televisione – dedicano sempre minor tempo ai libri, mentre la vastità della copertura che il blog Corpi Freddi offre sul genere thriller fa una grande differenza per scrittori come me.

CF: Con il tuo prossimo romanzo, (il sesto “The bone house”) per la prima volta ti cimenti in una storia senza il tuo personaggio fisso. Come è nata questa esigenza? E’ forse una necessità di volere mettersi in gioco e cercare di scavalcare le barriere della serialità?

BF: Scrivo i miei libri con protagonista Stride con molta attenzione, in modo che il lettore possa iniziare da qualsiasi punto della serie e trarre comunque piena soddisfazione dai romanzi. Anche così, molti lettori preferiscono comunque iniziare una serie con il primo libro e, quando hai scritto diversi libri, diventa sempre più difficile per i lettori trovare il primo della serie, soprattutto se è stato pubblicato un certo numero di anni addietro. Questo è un grosso probema! Così volevo scrivere un paio di libri a sè stanti, per stimolare i lettori che ancora non hanno scoperto i miei libri ad apprezzare il mio stile di scrittura e il mio modo di fare thriller... con la speranza che poi vadano a cercare tutti i romanzi con protagonista Stride!
È stata una sfida interessante quella di scrivere un libro con personaggi nuovi di zecca; tuttavia, la reazione dei lettori statunitensi e britannici a “The Bone House”, il mio sesto libro, sono state straordinariamente positive, e questo mi fa un immenso piacere. Anche se ai lettori mancherà Stride, so che apprezzeranno la travolgente esperienza di lettura che propongo loro... e poi,, certo, in “The Bone House” c'è un altro personaggio che potrebbe essere il protagonista di una seconda serie di libri!
Guardando al futuro, sono sicuro che produrrò sia dei libri in serie sia dei libri a sè stanti da me, perché mi piacciono entrambe le cose!

CF: Te la senti comunque rassicurare i tuoi fans italiani sul ritorno prossimo di Jonathan Stride? Ci puoi dare qualche anticipazione in esclusiva?

BF: Oh sì, non vi preoccupate, Stride tornerà di nuovo!
Il mio settimo libro è di nuovo un libro a sè stante. Il mio editore dice che le ha tolto il fiato, e mia moglie Marcia (che è la mia critica più severa) dice che questo settimo libro è il suo preferito fra i libri che ho scritto finora. Non vedo l'ora che lo possiate stringere fra le mani. Ho anche una grande sorpresa per i lettori di Corpi Freddi in quel libro... ma non posso anticipare nulla fino al 2013! :P
Inizierò a lavorare sul nuovo romanzo con protagonista Stride quest'estate, e continuerà la strada iniziata da “Il Respiro del Ghiaccio” per quanto riguarda la relazione fra Stride, Serena e Maggie. Tutto ciò che posso dirvi è che Stide si troverà ad avere a che fare con un adolescente problematico che riporterà alla memoria i ricordi di un caso in cui Stride aveva cercato -fallendo- di proteggere una donna dal suo terribile destino.
C'è poi anche del materiale “bonus” disponibile per i lettori di Stride in Italia: dopo che avrete letto “Il Respiro del Ghiaccio”, potrete trovare sul sito web della Piemme un nuovo racconto con protagonista Stride da leggere gratuitamente. Il racconto, infatti, è ambientato in seguito agli avvenimenti del romanzo e dà qualche accenno su ciò che succederà dopo.
Inoltre, ho messo a disposizione del sito web della Piemme uno scioccante finale alternativo a “Il Respiro del Ghiaccio”! Questo finale alternativo cambia i destini di tutti i personaggi principali, in modo da farvi vedere che cosa sarebbe potuto succedere. Questo finale non è apparso in nessun'altra parte del mondo.... i miei lettori italiani sono i primi in assoluto a poterlo leggere.

CF: In Italia i tuoi romanzi sono stati tradotti dallo stimato scrittore e traduttore Alfredo Colitto. Essendo i tuoi romanzi tradotti in tutto il mondo quanto ritieni fondamentale l’opera di traduzione e in quali paesi sei particolarmente soddisfatto del lavoro svolto?

BF: Sono davvero onorato di avere uno scrittore esperto come Alfredo a curare la traduzione italiana dei miei libri! Il traduttore fa una enorme differenza sull'esito del libro, ed è davvero un'arte quella di conoscere due lingue così bene da cogliere le sfumature nella prosa di un altro autore. Io ho studiato il francese e il tedesco, ma non conosco così bene queste lingue da poter valutare la qualità della traduzione dei miei libri. Faccio quindi affidamento sui miei lettori, affinché mi dicano se il traduttore è riuscito a rendere appieno la storia! Se i lettori amano il mio libro, allora so che il traduttore o la traduttrice ha fatto bene il suo lavoro e Alfredo ne è un esempio ed una garanzia.

CF: Non tutti sanno ma hai pubblicato pure un romanzo con lo pseudonimo di Ally O’Brien dal titolo “The agency”. E’ un romanzo che si discosta dalla tua normale produzione? Sarà per caso pubblicato in Italia?

BF: Sì, sto incanalando il mio “animo femminile” scrivendo sotto lo pseudonimo di Ally O' Brien. “The Agency” è completamente diverso dai miei romanzi thriller: è praticamente “letteratura femminile”, una sorta di “Sex and the City” che incontra “Il diavolo veste Prada”. É stato divertente scriverlo, e spero che sia altrettanto divertente da leggere. Il libro ha avuto un'accoglienza positiva: lo abbiamo venduto in 10 lingue ma, per il momento, non in italiano. Ho quasi finito la bozza del secondo libro di Ally O' Brien, e quindi spero di vendere presto entrambi i libri ad una casa editrice italiana. Penso che vi piacerà scoprire l'“altro lato” di Brian Freeman!

CF: E’ il tempo dei saluti. Ti ringraziamo caro Brian per la solità gentilezza e grande disponibilità. Vuoi lasciare uno speciale saluto ai tuoi lettori “freddi”?

BF: Sono onorato del grande affetto e del sostegno che tutti i Corpi Freddi italiani mi hanno dimostrato! È ovvio che i Corpi Freddi lo siano solo di nome, mentre hanno chiaramente cuori caldissimi. Spero che questo mio nuovo libro vi piacerà, visto che arriva dopo un'attesa così lunga... e Marcia ed io non vediamo l'ora di incontrarvi tutti di persona il prossimo anno!

Intervista di Marco "Killer Mantovano" Piva
Traduzione di Giulia Robert

Dettaglio del libro
  • Formato: Brossura
  • Editore: Piemme
  • Anno di pubblicazione 2011
  • Collana: Piemme linea rossa
  • Lingua: Italiano
  • Titolo originale: The Burying Place
  • Lingua originale: Inglese
  • Pagine: 432
  • Traduttore: Alfredo Colitto
  • Codice EAN: 9788856611458
  • Prezzo: 18,50€

9 commenti:

Scéf ha detto...

c'homesso + io ad impaginare st'intervista che marco a farla, brian a risopndere e giulia a tradurre ahumhuaahumhuamamahuahuah. Complimenti comunque, davvero bella ^_^

Mottino **Massimo** ha detto...

Bravissimi tutti:)) bellissime anticipazioni, come smepre questo blog è avanti

Linda80 ha detto...

Complimenti a tutti! E un grandissimo GRAZIE a Brian per la sua disponibilità e simpatia. Mi sa che il suo libro è il prossimo che metto in lettura... non ressito!!! ;-)

Briciole di tempo ha detto...

Polvere e sangue non mi ha esaltato molto, spero che questo sia migliore e condivido la scelta di Piemme, come lettura estiva è perfetta! Bravi Marco, Giulia Robert e Enzo e grazie a Brian Freeman per la disponibilità e le anticipazioni!!!

stefano ha detto...

bella intervista. mi sa che dovrò decidere di leggere Freeman pure io.

Martina S. ha detto...

Freeman molto esauriente nelle sue risposte, sa suscitare la giusta curiosità verso i suoi libri. Libro questo che consiglio caldamente a tutti, di alto livello, con uno Stride inedito. Non vedo l'ora di conoscere Brian in Italia.

Carrfinder ha detto...

Come spesso acccade, il nostro blog riserva delle piacevolissime sorprese.
Un'intervista completa con delle risposte interessanti.
Complimenti a Marco, a Giulia, a Enzo e... grazie a Mr. Freeman!

Lofi ha detto...

Intervista spettacolare dell'amico Marco. Freeman un grandissimo scrittore.

Anonimo ha detto...

....bene bene...allora ne ho 3 da leggere e poi mi metto in pari!
gracy