Convinto di passare una piacevole e rilassante serata, l'illustre ispettore capo di Scotland Yard, Allyen decide di accettare l'invito dell'amico giornalista Nigel Bathgate e di andare con lui ad assistere alla rappresentazione teatrale Il Topo e il Castoro. Viene rapito dalla sceneggiatura, dalla bravura degli attori, dalle luci, dai costumi, sembra un bambino in un negozio di caramelle. E tutto fila liscio, fino all'ultimo atto quando due attori di nota bravura come Gardner e Surbonadier si affrontano armi alla mano. Parte un colpo, come da copione, solo che questa volta la pallottola non è fasulla e sotto gli occhi di tutti gli astanti si consuma l'omicidio. Surbonadier muore, un unico colpo dritto al cuore. Allyen in un attimo veste i panni dell'ottimo investigatore qual'è, prende in mano la situazione e inzia ad indagare a modo suo, con l'estro, la bravura e le intuizioni che lo hanno reso famoso. E mette in fila tutti gli attori, li torchia, interrogandoli con abilità, li redarguisce, li offende, li maltratta dal primo all'ultimo sia che si tratti del signor Saint, proprietario del teatro e zio del defunto, che di Props il trovarobe, “C'è un accusa di omicidio in sospeso, che attende di trovare il colpevole e …. vogliamo dire, signor Saint, che qui si sta svolgendo un dramma su cui lei non ha nessuna autorità e nel quale il suo ruolo può essere importante o non esserlo affatto? Per spingere ancora oltre il mio volo di fantasia, aggiungo che direttore di scena, produttore e critico di questo dramma è quel vecchio piedipiatti che si chiama Legge. E io, signor Saint, per usare le parole di un successo di cassetta di molto tempo fa, “Io, Signori, rappresento la Legge”. Si sieda, se lo desidera, e voglia rimanere in silenzio”. Scava nel passato di tutti e scopre che Subonadier era un individuo spregevole e odiato da tutti. Siete tutti sospettati. E tutti mentite e recitate. Ma il nostro Allyen è troppo avanti e smaschererà il colpevole in un finale spettacolare degno della migliore tradizione inglese.
Che meravigliosa atmosfera old England ho respirato leggendo questo romanzo! L'ambientazione a teatro è veramente affascinante, i dialoghi frizzanti rapidi e incisivi, la vena ironica e il ritmo veloce e travolgente rendono la lettura molto piacevole e scorrevole. I personaggi sono eccezionali, tutti ben caratterizzati, e l'ispettore Allyen, bè lui l'ho già eletto a mito! Per gli amanti del giallo classico questo è un libro imperdibile, ma anche per tutti gli altri, direi, regalatevi qualche ora in compagnia di una lettura senza morti brutali, squartamenti, autopsie e serial killer, prendete in mano questo romanzo e lasciatevi conquistare da Ngaio Marsh.
Ngaio Marsh (1895-1982). E' internazionalmente conosciuta come autrice di trentadue detective novel, scritti tra il 1934 e il 1982. Insieme ad Agatha Christie, Dorothy L. Sayers e Margery Allingham fa parte dell'originale quartetto delle “Queens of Crime”, ovvero le scrittrici inglesi di gialli che dominarono la scena della crime fiction nell'epoca d'oro tra gli anni Venti e Trenta. Nel 1966 ottenne la nomina di Dame Commander, onoreficenza analoga a quella maschile di Cavaliere che dà il titolo di Sir. Nel 1978 è stat premiata dalla Mystery Writers of America.
Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura
Dettagli del libro
- Listino € 16,00
- Editore Elliot
- Data uscita 24/11/2010
- Pagine 192, brossura
- Lingua Italiano
- EAN 9788861921351
8 commenti:
Ho letto un paio di romanzi della Marsh e la mia povera prostata sta ancora gridando vendetta.
Forse avrò pescato pure le carte del mazzo meno valide, ma sentire alcuni critici che la paragonano alla Christie mi sembra un po' azzardato.
Come vedo ha sempre la fissa del teatro, anche i giallo che avevo letto io avevano questa location.
Mi fa piacere che a Cristina sia piaciuta. Io passo: e semmai posso leggerla a 4 euro nei gialli mondadori, non certamente a 16 euro da volume superlusso.
Sul libro ho scritto "un prodotto dignitoso senza eccedere" ma contagiato dalla gioia di Cristina quasi quasi lo rileggo!...:)
Fabio
Ho letto qualche libro della Marsh e come gialli classici son carini, ma non così entusiasmanti come quelli di Dame Agatha, che per me resta il top. Questo mi incuriosisce, ma per ora 16 euro son troppi anche per le mie finanze. ;-)
No non la paragonerei alla Christie.... però mi sono divertita molto leggendo questo libro e mi dispiace per Marco che invece a quanto sembra non ha gradito i suoi libri :))))
@Fabio rileggilo dai!!!!
@Martina in effetti il prezzo dovrebbe essere più contenuto, 16 euri sono davvero tanti.....
Ragazzi, per chi vuole venire a trovarmi sono qui http://blog.librimondadori.it/blogs/ilgiallomondadori/
E scusate l'intrusione.
Fabio
fabio cortesemente sarebbe possibile evitare lo spamming di altri blog? 1 o 2 volte va bene, ma poi...
Giusto. Mi è scappato. Non spammingherò più.
Fabio
Lo voglio!!!!
Chiaramente solo se lo troverò nell'usato e/o a un prezzo ragionevolmente scontato, però mi intriga...
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