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venerdì 14 gennaio 2011

Il Diacono – Andrea G. Colombo (Gargoyles Book 2010)


" Ci sono più cose in cielo ed in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.." ( Amleto- William Shakespeare )

Più di 2000 anni fà un deserto a far da palco di prova per un Dio fattosi carne e sangue d'uomo, ora fà da seno e culla ad un essere che sembra sbucato dal nulla. Un'ombra divenuta muscoli ed ossa in un respiro di autentico, abissale dolore.
Colui che prenderà il nome di Diacono non ha ricordi antecedenti a quella visione di dune ininterrotte del deserto di Giuda dove si è risvegliato, non sà quale è il suo nome, ma sà esattamente, come se potesse "vedere" al di fuori di se stesso, tutto ciò che bisogna fare dinnanzi al male che tenta di farsi spazio tra anima e tessuti nei corpi degli uomini.
Per questo Padre Valdes, maestro e guida dei Celati, lo prenderà come il 33esimo. Perchè 33 e non meno e non più sono i monaci esorcisti "celati agli occhi del mondo ma nudi sotto lo sguardo di Dio " ed ora che il Male stà dando il suo più grande ( ed ultimo a quanto sembra ) attacco al mondo il monaco nero potrà essere l'ago della bilancia e favorire la vittoria della Grazia.
Qualcosa di antico e feroce è stato risvegliato alle pendici del Monte Elgon nel cuore dell'Africa Nera. N'Chili Tzuanij, la Mater Terribilis di evangelistiana memoria. Una dea crudele, ferale, un male antico di diciottomila anni addietro.
I guardiani sono stati eliminati. Gli esorcisti, pochissimi e nascosti quasi gli uni agli occhi degli altri stanno morendo in modi terribili in ogni parte del mondo. Gli stessi Celati vengono decimati, ed il Vaticano che dovrebbe proteggerli ed ausiliarli, non solo è oggetto di un attacco dinamitardo proprio nel palazzo Papale, ma è sconquassato e minato nel suo servizio apostolico proprio da un principe della Chiesa. Il Cardinale Deveraux, come Sua Eminenza Tettamanzi pochi anni fà, stà per annunciare al mondo la "scomunica" dell'esorcismo come atto non più necessario. Non facendo altro, così, che offrire al Nemico maggior campo di azione e far diventare i pochi esorcisti rimasti degli agnelli sacrificali.
Non solo, sospinto dalla voce e dall'immagine della Dea, che scambia per una apparizione mariana, il suo mal agire ha come risultato l'isolare sempre di più proprio il Vicario di Cristo. Giovanni Paolo è allo stremo delle forze, la malattia contamina e depaupera le sue già provate forze psichiche. Il mondo è costellato di atti inumani perpetrati da abomini dagli occhi cangianti e gialli come quelli dei felini. Erano uomini prima, ora sono solo vuoti gusci abitati da una fame di distruzione senza fine.
San Pietro è il Golgota e Giovanni Paolo la piccola fiaccola bianca che il male vuole spengere affinchè un buio interminabile, disperazione e desolazione abitino il Giardino della Creazione.
Questo è quanto "vede" ogni notte il Diacono, questo è quanto vedrà, ed anche di più, Padre Valdes quando l'uomo che era fratello Nathan gli imporrà le mani sul volto perchè sappia. Questo è quanto la Dea vuole fortissimamente che accada. Ha aspettato a lungo, ha pianificato con ferale determinazione , preparando al meglio il corpo della svampita ed egoista donna che la ospita.
I due antagonisti supremi hanno mosso ogni pedina in campo ed ora attendono. Ma nel buio più oscuro ci può essere lo sfarfallio di una luce, e ogni luce porta in sè piccoli coni d'ombra dove può generarsi uno scarto, uno strappo, un'azione che capovolge un esito che sembrava certo. E la carne che porta in sè la limitatezza al confronto dell'apparente vastità dell'incorporeo può essere sì prigione, porta, corona di spine, ma divenire, sospinta e visceralmente animata dal sentimento percepito tessutalmente, proprio la più potente delle difese. La piega d'ombra, il granello di sabbia nel meccanismo più preciso è proprio qui. La "tentazione" della carne, non parlo di quella oggetto di uno dei sette peccati capitali, è tutta qui racchiusa nell'enigma più grande, quello dove una corrispondenza che poteva essere, un candore d'innocenza, un bene che alimenta ogni più piccolo ormone trasmittente, può far sì che tutto non precipiti per sempre.
Ci sono stati momenti in cui questo libro mi ha catapultato in una vivida, spaurita, sensazione di desolazione. Momenti in cui mi sono sentita reduce da una lotta impari su di un terreno frantumato di speranze. Altri in cui subdolamente la ragione , oltre ad obbligarmi a rivelare a me stessa che era solo un libro, ha aperto vecchi cassetti nello scaffale più lontano della mia memoria, portandomi a rivivere sensazioni già consumate in precedenti letture. L'ambientazione iniziale, ad esempio, di un Jack delle Ombre, o il King dell' Ombra dello Scorpione. Il senso di oppressione dei respiri di un Eymerich alle prese con la Mater Terribilis. Credo che certe "paure" siano riconducibili ultimamente ad un senso di malessere generale nell'aprire anche solo i quotidiani del nostro tempo, se è vero che, a parte lo stormo di uccelli morti caduti sull'Arkansas, nel 2008 in Germania ci fù una strana ed inspiegabile invasione di grandi ragni onnivori, e che, accantonando le pellicole hollywoodiane, gli esorcisti stanno diminuendo sia come preparazione teologica dei nuovi, sia in numero per l'avanzare dell'età degli attuali.
Potrà sembrare una sorta di favola nera degli ultimi giorni, o qualcosa con cui fare i conti, o ancora solamente una buona lettura, sò per certo che quando l'ho finito di leggere ho pensato che la "G" puntata nel nome di Andrea Colombo era ben giustificata.


Nelle cave d'insondabile tristezza
dove il Destino già m'ha relegato,
dove mai entra raggio roseo e gaio,
dove solo con quell'ospite rude ch'è la Notte,
sto come un pittore condannato
da un beffardo Dio a dipingere sulle tenebre,
dove, cuoco di funebri appetiti,
faccio bollire e mangio questo cuore,
a tratti brilla, s'allunga e si distende
uno spettro fatto di grazia e di splendore.
Ma quando assume la sua massima estensione,
con qullìorientale sognante andatura,
allora si che riconosco chi mi viene incontro:
è Lei, la mia bella, nera ma sempre luminosa!
( Charles Baudelaire - Le tenebre ) 

Articolo di Daniela "eccozucca" Contini

Dettagli del libro
  • Formato: Brossura
  • Pagine: 488
  • Lingua: Italiano
  • Editore: Gargoyle
  • Codice EAN: 9788889541470
  • Prezzo di copertina: € 15,00

2 commenti:

Lofi ha detto...

Libro straordinario con l'unica pecca di essere stato stampato con un carattere che necessita un microscopio al posto degli occhi. Un numero di pagine eccessivo (nonostante il carattere piccolissimo) ma una tensione narrativa e una capacità visionaria superlative. Grandi personaggi e bellissima storia. Perfetta recensione di Daniela per un libro consigliatissimo
"Diavolo, vado bene di qui per l'inferno? Sì, sempre storto." (Ennio Flaiano)

Briciole di tempo ha detto...

Recensione molto suggestiva! Un libro che mi incuriosisce molto....