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giovedì 16 dicembre 2010

Malanova – Anna Maria Scarfò con Cristina Zagaria (Sperling Kupfer 2010)


L'unico modo per continuare a vivere è stato dimenticare le emozioni. I fatti. I luoghi. Le parole le ricorda tutte. Ma ha cancellato le emozioni. Il terrore il dolore della prima volta. L'angoscia, i dubbi, lo schifo e ancora la paura di tutte le altre volte. E' diventata una creatura forte perchè vuota. Ha scelto di vivere morendo. Ha scelto di aspettare la notte, senza capire se è la fine di un giorno o di tutti.

13 anni è un età difficile. Le bambole sono state abbandonate da un pezzo e ci si affaccia timidamente nel mondo dei grandi. Vorremmo rimanere aggrappati alla mano di mamma e papà, sentirsi ancora al sicuro nel loro caldo abbraccio e nello stesso tempo, ostentando una falsa sicurezza, non vediamo l’ora di far vedere che siamo cresciuti. 13 anni. Si guarda fiduciosi al futuro si sogna il vero amore, gli occhi che brillano, le farfalle nello stomaco, le gambe che tremano. San Martino di Taurianova, Calabria, Anna Maria Scarfò ha 13 anni ed è felice, Domenico, più grande di lei la “vuole fidanzata”, lei, proprio lei la bambolina del paese. Sogna Anna Maria, vede già il suo abito da sposa, bianco, senza velo perchè e piccolina, ma con una coroncina di rose intorno alla testa. Lei neanche lo sa cosa significa fidanzarsi, non sa cosa deve fare. Lui la porta a fare un giro in macchina in campagna e qui la violenta con altri tre ragazzi. Fine dei sogni.
Una vita spezzata. Per tre anni è vittima del branco, facce nuove si susseguono, violenza fisica e psicologica, se dice qualcosa tutto il paese verrà a saperlo sarà la fine sua e della sua famiglia. Ha paura e loro lo sanno lo sentono perchè “quando sei felice, quando accarezzi una persona o le dai un bacio, quando sei arrabbiato, commosso o triste, il tuo corpo parla. Ma quando hai paura è diverso. Il tuo corpo emette solo un segnale. E la mia paura non la sente nessuno tranne loro”. Per tre anni nessuno si accorge di niente. Viene abusata, passata agli amici, usata per pagare debiti. Fino al momento in cui le chiedono di portare sua sorella più piccola. L'amore per la sorellina la fa reagire, va dai carabinieri denuncia tutti, nome per nome. E qui subisce la seconda violenza, tutto il paese le è contro; se l'è cercata, l'ha voluto lei, ha rotto il muro di omertà, come ha osato denunciare dei bravi mariti, dei padri di famiglia esemplari, come ha potuto!? La sua vita diventa un incubo, ancora peggiore, se possibile, minacce di morte, telefonate nel cuore della notte, insulti, diventa per tutti la Malanova, la cattiva notizia, la maledetta, la sventura ma lei ha continuato per la sua strada ottendendo la protezione dello stato grazie alla nuova legge sullo stalking. Da febbraio 2010 vive sotto scorta
Voglio imparare ad amarmi e a credere nelle stelle, quelle che guardi cadere esprimendo un desiderio. E per farlo c'è un solo modo. Partire da dove chi mi maledice si ferma. Partire dalla cattiva notizia. E così recito la formula della liberazione “Io sono la Malanova per chi ha abusato di me, perchè non mi fermerò se non davanti alla verità. Io sono la Malanova per chi non crede nella forza delle donne. Io sono la Malanova per quelle madri e quelle mogli che difendono i loro mariti e i loro figli, per timore, abitudine, ignoranza. Io sono la Malanova per chi nella mia terra ha paura di denunciare, di rompere il silenzio, di cambiare. Io sono la Malanova perchè cerco l'amore”.

Questa è una storia vera raccontata in prima persona da Anna Maria Scarfò con Cristina Zagaria.
E ogni pagina è uno schiaffo in pieno volto, un pugno allo stomaco. Le parole finiscono come fendenti dritte dritte al cuore. Con le lacrime agli occhi sono arrivata all'ultima riga di questo libro che si legge in un attimo, ma rimane dentro come un macigno, l'ho chiuso e sono rimasta ferma immobile per non so quanto tempo in preda ad una rabbia indicibile ed una tenerezza infinita per questa ragazzina a cui è stata rubata l'innocenza e la vita stessa. Cristina Zagaria ha fatto in modo che questa storia non venisse dimenticata e vorrei che questo libro fosse letto nelle scuole perchè possa infondere coraggio a quelle ragazze che si ritrovano a vivere lo stesso inferno e subiscono in silenzio per paura. Anna Maria è stata coraggiosa ed ha vinto.

Ricordiamo inoltre che Marco "killer mantovano" Piva presenterà a Mantova, Cristina Zagaria, venerdì 21 Gennaio 2011 18.30.00, c/o La Libreria Coop Nautilus - P.zza 80° Fanteria - MANTOVA

Malanova Corpi Freddi di BodyCold by bodycold

Articolo di Cristina "cristing" Di Bonaventura
File Audio Edito e Montato da Enzo "BodyCold" Carcello

Dettagli del libro
  • Formato: Rilegato
  • Pagine: 193
  • Lingua: Italiano
  • Editore: Sperling & Kupfer
  • Anno di pubblicazione 2010
  • Codice EAN: 9788820049645 

    6 commenti:

    Scéf ha detto...

    uno dei libri + belli letti quest' anno. Fare i complimenti a Cristina, sarebbe quasi un delitto verso la Scarfò che ha subito ciò che nel libro viene raccontato. Vorrei tanto che questo libro non fosse mai stato scritto perchè in questo caso il "fatto" non sarebbe mai stato compiuto, ma tant'è che la cronaca riportata in Malanova è scritta con enorme rispetto verso Annamaria e questo è il più grande pregio di questo romanzo.
    Brava Cri e in bocca al lupo ad Annamaria

    IL KILLER MANTOVANO ha detto...

    Mi sono emozionato enormemente a leggere i pensieri di Cristina. E' un romanzo che ho deciso di leggere dopo le vacanze natalizie perchè ora non me la sento, è troppo forte e doloroso.
    Lo dico sinceramente: tengo in maniera particolare all'incontro mantovano con la scrittrice. Perchè qua si parla di agghiaccianti verità, quelle che la Zagaria, con grande coraggio, ha deciso di raccontare e denunciare.
    E ora sta anche a noi corpi freddi diffondere.

    Martina S. ha detto...

    Un libro davvero coraggioso: ascoltare il file audio fa accaponare la pelle e fa capire ancora meglio di che 'pasta' è fatto il libro. Ora dobbiamo aver noi il coraggio di prenderlo in mano e leggerlo per far sentire anche noi in qualche modo la nostra voce.

    Cristing ha detto...

    Posso solo dire che quando ho finito di leggerlo ho mandato una mail ad Enzo dicendogli che non ce la facevo a scrivere la recensione, ero profondamente scossa ed ho stentato ad addormentarmi. E' un libro coraggioso ed è da leggere, assolutamente e, ribadisco, dovrebbero farlo leggere agli studenti. Mi dispiace molto non aver conosciuto la Zagaria a Roma.

    Briciole di tempo ha detto...

    La presentazione che Cristina Zagaria ha fatto a Roma è stata, purtroppo per il tema affrontato, la più toccante e commovente del ciclo Incontri noir, tanto che ancora non sono riuscita a leggere il libro. Suscita tanta rabbia e sdegno, perchè Anna Maria Scarfò non è solo vittima di ripetuti abusi è soprattutto vittima dell'ignoranza e dell'arretratezza di un paese intero!

    Stefania ha detto...

    Brrr....non so se avrei la forza di leggerlo avendo una figlia adolescente, sicuramente vorrei leggerlo.